"Violenze fisiche e psicologiche", la denuncia: Margherita Agnelli, l'ultima bomba nel figlio di Mario Giordano
- Postato il 12 marzo 2025
- Di Libero Quotidiano
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"Violenze fisiche e psicologiche", la denuncia: Margherita Agnelli, l'ultima bomba nel figlio di Mario Giordano
Per gentile concessione dell'editore e dell'autore pubblichiamo un estratto dal libro di Mario Giordano “Dynasty. Dagli Agnelli ai Del Vecchio, dai Benetton ai De Benedetti: il crollo delle dinastie dei potenti” (Rizzoli), in libreria da oggi, 11 marzo.
C'era una volta un re. Adesso ci sono solo miserie. E macerie. Laddove regnavano casa Agnelli e il sovrano Avvocato, principe dello charme e signore dell'eleganza, ora sono rimasti soltanto eredi che si rotolano nel fango. Madri contro figli, figli contro madri, violenze domestiche rinfacciate sulla pubblica piazza, meschinità assortite, oscenità esibite, evasioni fiscali, soldi nascosti, quadri e ville contesi a suon di menzogne, danze macabre attorno ad anziane signore malate di Parkinson. C'era una volta un re con l'orologio sopra il polsino e la cravatta fuori dal pullover, e tutti applaudivano entusiasti: guarda che classe, guarda che stile. È un maestro, dicevano. È un esempio, ripetevano. Invece, probabilmente, era solo un inganno. Perché se quel re avesse avuto davvero classe e stile, se davvero fosse stato maestro ed esempio, come raccontavano, ebbene allora non avrebbe lasciato dietro di sé questo infinito strascico di querele, rancori e bile in cui affonda ogni giorno di più la sua famiglia.
Il 31 maggio 2024 John Philip Jacob Elkann detto Jaki, nipote dell'Avvocato e suo successore alla guida dell'impero, rilascia un'intervista al quotidiano cattolico Avvenire. E nelle ultime righe lancia la bomba: «Insieme ai miei fratelli Lapo e Ginevra fin da piccoli abbiamo subito violenze fisiche e psicologiche da parte di nostra madre». Il 19 dicembre 2024, parlando al settimanale francese Le Point, ribadisce le accuse: «Mia madre è una persona naturalmente violenta» dice, e parla di sfuriate che sfociavano nella «violenza verbale e fisica». A febbraio 2024 si era saputo che il medesimo Jaki era stato iscritto nel registro degli indagati della procura di Torino per evasione fiscale. A denunciarlo, un esposto presentato proprio dalla mamma, Margherita, che dunque prima accusa il figlio di evasione fiscale e poi viene da lui accusata di maltrattamenti e violenze. «Io e Jaki teniamo molto all'unità della famiglia Agnelli» assicurava Margherita in un'intervista a Vanity Fair» del marzo 2004. E meno male. Altrimenti, se non avessero tenuto all'unità della famiglia, che cosa avrebbero fatto? Si sarebbero scannati davanti a tutti? Si sarebbero lanciati bombe a grappolo sulla capoccia?
In ogni caso, oggi l'unità della famiglia, cui tanto dicevano di tenere, è ridotta a questo: un figlio che denuncia la madre per maltrattamenti a mezzo giornale e una madre che denuncia il figlio per evasione a mezzo tribunale. Si può desiderare di meglio? Il 20 settembre 2024, per la prima volta nella storia, una procura della Repubblica si presenta a casa Agnelli con in mano un decreto penale. Toc toc, scusate, siete voi gli eredi della Real Casa? Vengono sequestrati 74,8 milioni di euro. Evasione fiscale. Il magistrato scrive che i tre nipotini dell'Avvocato hanno mostrato «indubbia pervicacia nel conseguire ulteriore profitto». Proprio così: ulteriore profitto. Ulteriore. Anche il giudice sembra stupirsi: come è possibile che i rampolli d'oro non s'accontentino della fortuna che hanno avuto, che già non è poca? Eppure è così. Vogliono di più. Sempre di più. Lo vogliono con «indubbia pervicacia». Lo vogliono a tutti i costi. Dalle carte dell'inchiesta, infatti, spuntano soldi nei paradisi fiscali di Nassau, tesoretti alle Bahamas, fondi in Lussemburgo, conti segreti a Hong Kong e Singapore, firme apocrife sui testamenti e un capolavoro: il «vademecum della frode», preciso manuale d'istruzioni che sarebbe stato usato dagli eredi Agnelli per aggirare il fisco.
In particolare, per far risultare nonna Marella residente in Svizzera, anche se in realtà passava la maggior parte del suo tempo in Italia. E non è tutto. I tre nipotini avrebbero elaborato anche un sistema per non pagare le tasse di successione sui gioielli e sui quadri della nonna, dopo la morte di quest'ultima. In pratica hanno stilato una lunga lista di feste comandate (Natale, Pasqua, battesimi, compleanni, eccetera) in cui ognuno di loro avrebbe ricevuto uno di quei preziosissimi oggetti in dono. Tutto falso, dicono i magistrati. L'unica cosa reale è il valore dei gioielli: 170 milioni di euro. Compreso un paio di orecchini Harry Winston in diamanti blu fantasia che da soli sono stati stimati 78 milioni di euro. Quelli se li è portati a casa Ginevra. Che avendo incassato quella piccola fortuna, più altri oggetti di valore per un totale di 111 milioni di euro, avrà pensato: come posso ringraziare il cielo per questo bendidio? Ovvio: cercando di non pagare le tasse...
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