Violenza sessuale su una collega a bordo di una nave da crociera: arrestato 25enne
- Postato il 7 novembre 2025
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- Di Genova24
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Genova. Un 25enne indiano, che lavora come cameriere sulle navi è stato arrestato su ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal gip Liborio Mazziotta perché identificato come l’autore della violenza sessuale avvenuta a bordo della Costa Favolosa, la notte tra il 4 e il 5 ottobre mentre la nave si trovava in navigazione tra Imperia ed Alassio.
A far scattare le indagini era stata la denuncia della vittima, una ragazza peruviana di 21 anni, anche lei impiegata sulla nave. Secondo quando raccontato dalla giovane, l’uomo sarebbe entrato nella cabina utilizzando una chiave elettronica mentre la ragazza dormiva per palpeggiarla pesantemente nelle parti intime fino a che lei non si era svegliata e si era messa a urlare. Lui era uscito di corsa dalla cabina ed era fuggito.
Costa Crociere, subito dopo il fatto, aveva fatto sapere in una nota di che “secondo le procedure aziendali, sono state immediatamente avviate tutte le azioni necessarie per approfondire i fatti segnalati. Attraverso il suo Care Team, la Compagnia ha subito fornito massima assistenza alla collega che ha denunciato la presunta molestia. Il Comando della nave sta offrendo piena collaborazione e supporto alle attività investigative delle autorità preposte”.
In base a quanto ricostruito dagli investigatori della squadra mobile, che avevano avviato le indagini non appena la nave era attraccata nel porto di Genova – il 9 ottobre – nella fuga l’indagato si era imbattuto in altri due lavoratori della nave, addetti alle camere, che lo avevano visto fuggire correndo e poi chiudersi nella sua cabina. E subito dopo – hanno raccontato i due testimoni – avevano visto la ragazza uscire dalla cabina sotto choc. Le avevano detto di tornare in cabina e chiudersi dentro.
Incrociando le testimonianze e le telecamere della nave, dove fra l’altro il volto del 25enne è stato ripreso in modo nitido, gli investigatori lo hanno identificato e la Procura ha chiesto e ottenuto la misura della custodia cautelare in carcere per il pericolo di reiterazione del reato. L’indagato nell’interrogatorio di garanzia ha negato di essere stato lui a entrare nella cabina della 21enne, ma per il gip sussistono i gravi indizi di colpevolezza. La ragazza, traumatizzata da quando avvenuto, ha preferito ritornare in Perù dalla famiglia e non è più voluta tornata sulla nave.
Il gip Mazziotta, dopo la convalida, ha tuttavia dichiarato l’incompetenza territoriale del tribunale di Genova e trasmesso gli atti, per le successive indagini, alla procura di Savona.