Violenza sessuale su un ex alunno di 15 anni: bidello genovese condannato a 4 anni e 2 mesi

  • Postato il 8 ottobre 2024
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Genova. E’ stato condannato a 4 anni e 2 mesi di reclusione con rito abbreviato il bidello genovese arrestato a marzo per violenza sessuale nei confronti di un ex alunno di 15 anni. Il pm Federico Panichi aveva chiesto 4 anni e 8 mesi.

L’episodio risale all’ottobre dello scorso anno. Il 15enne si era recato a casa del bidello per ringraziarlo, su suggerimento dei famigliari, perché in passato aveva soccorso il ragazzino che aveva accusato un malore. Una volta a casa invece il ragazzo si è trovato a subire prima molestie verbali con domande imbarazzanti sulla via vita sessuale, poi i primi palpeggiamenti intimi. Il 15enne prima aveva cercato di allontanarsi dall’uomo perché non capiva cosa gli fosse  preso, poi l’uomo l’aveva mezzo spogliato e il ragazzo era rimasto paralizzato dalla paura. Infine però aveva reagito e quando il bidello gli si era parato davanti alla porta chiedendogli di non andarsene gli aveva sferrato un calcio ed era fuggito.

Il bidello, 47 anni difeso dall’avvocato Matteo Carpi, aveva subito negato i fatti ma poi davanti al gip nell’interrogatorio di garanzia era crollato: “E’ vero quello che ha raccontato il ragazzo – ha detto l’uomo – non so cosa mi sia accaduto. Non ho mai avuto impulsi di quel genere e ora so di aver bisogno di aiuto”.

L’uomo, che si trova tutt’oggi ai domiciliari, ha in questi mesi intrapreso un percorso di cura con uno psicologo. Anche per questo il gip Alberto Lippini gli ha concesso le attenuanti generiche equivalenti alle aggravanti relative all’età della vittima della violenza. Nei confronti del 15enne, assistito dall’avvocata Ilaria Tulino, è stati disposta anche una provvisionale di 8mila euro di cui 5mila già versati.

Oggi alla lettura della sentenza l’ex bidello ha accusato un lieve malore: sono intervenuti i soccorsi in aula ma poi non è stato necessario il ricovero in ospedale. E’ probabile che contro la sentenza l’imputato faccia appello invocando il “fatto di lieve entità”.

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Genova24

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