Violenza sessuale su minori, Joel Chenal ammissione choc: “Ho fatto cose imperdonabili”. Che cosa rischia l’argento di Torino 2006

  • Postato il 12 agosto 2025
  • Di Virgilio.it
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Mondo dello sci travolto dalla valanga del caso Joël Chenal, l’ex vicecampione olimpico di slalom gigante e allenatore è, infatti, al centro di un’inchiesta per presunte violenze sessuali ai danni di minorenni. Accuse gravi, che si estendono su un arco temporale di oltre 15 anni (dal 2005 al 2021) e che, in queste ore, trovano una clamorosa conferma parziale nelle parole dello stesso ex atleta, oggi 51enne.

L’ammissione di Chenal

Accusato di violenza sessuale su minori da dodici donne, Joël Chenal, con le sue dichiarazioni più recenti torna a scuotere il mondo dello sci francese e non solo. Come riportato da La Gazzetta dello Sport, in un’intervista rilasciata lo scorso 10 agosto al Dauphiné Libéré, Chenal ha, infatti, rivelato di aver compiuto “cose imperdonabili”. Parole choc a cui si aggiunge l’ammissione di aver “fatto del male pur essendo consapevole di quello che facevo. Lo sapevo, ma ogni volta sono ricaduto nelle vecchie abitudini…”.

Prime denunce nel 2009

Le prime denunce nei confronti del campione del mondo e argento nello Slalom gigante alle Olimpiadi invernali di Torino 2006 erano emerse già nel 2009, con le indagini che si erano poi concluse senza conseguenze concrete. Altre segnalazioni erano arrivate nel 2015, portando dapprima a un ammonimento e poi, nel 2017, al suo allontanamento dalla Federsci francese. “In qualche modo, credo lo sapessero…”, ha sottolineato Chenal.

Il mea culpa della Federsci francese

Proprio sulle responsabilità delle istituzioni sportive transalpine, evidentemente al corrente dei fatti fin dal principio, è intervenuto Michel Vion, oggi segretario generale della FIS e all’epoca presidente della Federazione francese, che ha ammesso pubblicamente: “Avremmo dovuto essere più reattivi, più decisi. La colpa è collettiva anche se me ne assumo la piena responsabilità personale”.

Il modus operandi di Chenal

Secondo quanto evidenziato dall’inchiesta avviata a luglio da Le Monde, Chenal avrebbe continuato a entrare in contatto con giovani atlete fino al 2021. Il quotidiano francese ha raccolto le testimonianze di almeno dodici presunte vittime, alcune delle quali appena undicenni all’epoca dei fatti. Stando alle ricostruzioni, il modus operandi avrebbe visto Chenal offrire servizi di coaching o supporto sportivo per poi far degenerare gli incontri in comportamenti a sfondo sessuale.

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Foto in intimo a una tredicenne

In alcuni casi, le giovani sarebbero state contattate sui social, con richieste esplicite e invio di foto intime. Una delle testimoni, oggi adulta, ha raccontato di essere stata a casa di Chenal quando aveva solo 13 anni e di essere stata fotografata in biancheria intima. Proprio a Le Monde, pur ammettendo le conversazioni intime con le ragazze, l’ex gigantista a luglio aveva negato le accuse, ribadendo: “Non ho mai pensato di fare il minimo gesto inappropriato nei loro confronti”.

Che cosa rischia Chenal

Nel frattempo, Federsci transalpina ha aperto un’indagine amministrativa e inoltrato a Chenal una sospensione immediata della possibilità di allenare, dichiarato di “voler collaborare con le autorità giudiziarie per fare piena luce su questi fatti inaccettabili”. Come previsto dalla legislazione francese in materia di pedofilia, qualora dovesse risultare colpevole, Chenal potrebbe andare incontro a una condanna di oltre 30 anni di reclusione, pena per reati sessuali commessi verso minori da aggressori recidivi.

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