Violenza sessuale su detenuta cosentina: indagine nel carcere di Ferrara

  • Postato il 30 giugno 2025
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Violenza sessuale su detenuta cosentina: indagine nel carcere di Ferrara

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A Ferrara, detenuta transgender cosentina denuncia violenza sessuale in carcere. Indagini in corso, preoccupa gestione trans negli istituti di pena.


FERRARA – La Procura di Ferrara ha aperto un fascicolo contro ignoti per l’ipotesi di reato di violenza sessuale. L’indagine è scaturita a in seguito alla denuncia di una detenuta transgender di 43 anni, reclusa da aprile nel carcere cittadino. La donna, originaria di Cosenza, con fine pena prevista per il 2027, sarebbe stata vittima di un presunto stupro da parte di quattro persone. La violenza sarebbe avvenuta all’interno di una cella. Le indagini, coordinate dalla pm Ombretta Volta, sono affidate alla Polizia Penitenziaria. Intanto, la dirigenza del carcere ha avviato un accertamento interno per fare luce sull’accaduto. Al centro delle verifiche ci sono i video delle telecamere interne dell’istituto penitenziario. In particolare le immagini che riprendono i corridoi, per ricostruire i movimenti dei detenuti e la dinamica dell’aggressione.

Secondo quanto emerso, la detenuta sarebbe stata attirata in una cella con la scusa di un caffè, per poi essere aggredita e violentata. La denuncia è stata presentata dalla reclusa il 24 giugno scorso, quando si è presentata in infermeria raccontando il presunto abuso subito da quattro persone di nazionalità italiana. Dopo la segnalazione, è stata immediatamente trasportata al pronto soccorso e, successivamente, sono state avviate le indagini.

L’EPISODIO DELLA PRESENTA VIOLENZA SESSUALE A DANNO DELLA DETENUTA COSENTINA RIACCENTE I RIFLETTORI SULLA GESTIONE DELLE PERSONE TRANGENDER IN CARCERE

L’episodio riaccende i riflettori sulla gestione delle persone transgender nelle carceri italiane e sulle aggressione in carcere. Nel penitenziario di Ferrara, infatti, non è prevista una sezione dedicata ai detenuti trans, a differenza di quanto avviene a Reggio Emilia, carcere da cui proveniva la vittima. La situazione della detenuta era già motivo di preoccupazione. Qualche mese prima, infatti, aveva manifestato timori di subire violenze sessuali, segnalando anche di aver già subito molestie nei corridoi e chiedendo di essere spostata in un’altra sezione. Sull’episodio è intervenuta anche la Camera Penale di Ferrara, che ha annunciato un incontro con la direttrice del carcere la prossima settimana per discutere della vicenda e delle condizioni di sicurezza all’interno della struttura. La comunità e le associazioni per i diritti LGBTQ+ seguono con apprensione gli sviluppi dell’indagine, chiedendo giustizia e maggiori tutele per le persone transgender negli istituti di pena.

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