Violenza contro le donne, De Luca incontra gli studenti: “Ragazzi, domina chi ha il cervello, non la forza. Ragazze, siate come siete”
- Postato il 25 novembre 2024
- Politica
- Di Il Fatto Quotidiano
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Appassionato discorso del presidente della Regione, Vincenzo De Luca, alle scolaresche presenti nella manifestazione indetta oggi a Napoli in occasione della giornata della violenza contro le donne.
Il politico ha lanciato un lungo messaggio alle ragazze e ai ragazzi del pubblico, toccando diversi temi: la violenza degli uomini, l’insicurezza delle donne, i modelli effimeri della tv e dei social, ricordando nel finale gli stupri che avvengono nelle guerre.
De Luca premette: “Vorrei partire da due parole di cui siete schiavi: per i maschi è la forza, per le donne è la bellezza. Cominciamo dai maschi: la prima cosa che dovete imparare è che quelli che contano e che valgono non sono quelli più forti. La forza vale nel regno animale, dove è la bestia più forte a dominare. Fra gli esseri umani domina chi ha i sentimenti e chi ha il cervello, non la forza. Non è che siete migliori se avete il coltello in tasca, se andate a fare la movida, se la notte della movida andate a fare la sfida con le altre bande. Siete più imbecilli, siete idioti – continua – Se pensate di essere più forti bevendo più vodka e scolandovi una bottiglia, siete più bestie e più imbecilli. Ve lo dico perché il sabato sera spesso noi ricoveriamo al Cardarelli ragazzi di 13 anni in coma etilico perché hanno fatto la sfida a chi beveva più superalcolici. Bestie, dovete resistere a questa idiozia. Non è la forza che vi caratterizza, non è il superalcolico, non è il ferro, non è la sfida, non è la banda che organizzate contro un’altra banda, ma è la ragione, il sentimento. Siete più forti se siete più umani, non se avete più muscoli, più coltelli o più droga”.
Poi si rivolge alle studentesse presenti: “Voi siete schiave della parola ‘bellezza’. Io ormai, quando vedo la tv, faccio fatica a distinguere una ragazza da un’altra, sono tutte uguali, tutte plastificate, ma è mai possibile? Volete essere belle e adeguate a quel modello, e quindi comincia il calvario infinito del rossetto, del trucco, dell’iniezione, del vestito, del contro-vestito. Non siete belle se diventate di plastica. Siate come siete. Ma voi veramente pensate di essere più attraente se vi impiastrate la faccia? – prosegue – Questa volta ve lo dico da maschio. Non è questo che rende attraente una ragazza, ma la sua eleganza, la sua sensibilità umana, la sua capacità anche di essere tollerante, la sua ironia. Siate come siete, siete più belle. E fate un altro esercizio: imparate a non vergognarvi dei vostri genitori. Lo dico soprattutto a chi viene da famiglie di povera gente. Imparate a essere orgogliose anche della vostra povertà quando l’avete. Questo vi rende donne”.
E aggiunge: “Cercate di non stare sempre sui social, con queste pippe in mano. Imparate a non fare foto nude. Le foto, una volta fatte, non le cancellate più dai social. Siate intelligenti e resistete. Se trovate qualche ragazzo che vi chiede quel tipo di foto, mandatelo a quel paese perché vuol dire che non è buono ed è un imbecille. Se dovete cedere alla stupidità degli altri, rimanete anche da sole. Troverete sicuramente un’amica, una compagna nel giro di due settimane. Non abbiate paura di rimanere fuori dal gruppo. Alla fine ne troverete un altro”.
Infine, un pensiero di De Luca alle donne vittime delle guerre nel mondo: “In questo momento ci sono vostri coetanei che stanno morendo sotto le bombe. La guerra è una cosa atroce soprattutto per le donne: significa la bestialità umana, significa innanzitutto la violenza sulle donne e lo stupro di massa. Significa che una donna diventa prigioniera e come una bestia viene violentata da decine di uomini. Sta succedendo questo nel mondo – sottolinea – Non ve lo dicono ma significano soprattutto questo: la violenza sulle donne. E allora dobbiamo reagire perché ci sia il cessate il fuoco dappertutto, perché le prime vittime, oltre quelli che vanno a morire sotto le bombe, sono le donne trattate da animali. La guerra significa animalità, perdita del senso della ragione e della vita. Cercate di essere umani. Vogliatevi bene”.
Gran finale con il grido veemente del governatore in nome della meridionalità e con l’ovazione del giovanissimo pubblico: “Vi do un grande abbraccio. E agli uomini dico: siate orgogliosi di essere meridionali. Viva Napoli, viva il Sud!“
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