Vince in trasferta e per festeggiare calcia fuori dallo stadio tutti i palloni dei padroni di casa – Domeniche bestiali

  • Postato il 13 marzo 2025
  • Calcio
  • Di Il Fatto Quotidiano
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Elementi positivi da segnalare a Marzo 2025: le domeniche bestiali piacciono, travalicano i confini nazionali e comunitari e invadono anche gli altri sport, tra mazzate, scorrettezze nei confronti degli avversari, dispetti e solite millanterie di conoscenze qua e là. Elementi negativi da segnalare a Marzo 2025: restano elementi di rigetto per le domeniche bestiali, tipo quelle iniziative di marketing che inquinano terreni di gioco dove i protagonisti dovrebbero essere solo tacchetti e maleducazione.

TE LO DO IO IL PALLONE
Ecco, partiamo dal lato migliore della medaglia, ovvero da un atteggiamento degno delle domeniche bestiali. Perché, oltre a vincere in casa degli avversari, non fargli anche dei bei dispetti? È quello che ha pensato Matteo Nania dell’Am Aglianese, Prima Categoria Toscana, squalificato per due gare perché “a fine gara, per aver calciato fuori dal recinto di gioco i palloni appartenenti alla squadra ospitante e per essere venuto a diverbio con il dirigente accompagnatore avversario”. Andateveli a prendere, è il concetto: ed è molto in stile Domeniche Bestiali.

TE LO DO IO IL PALLONE 2
C’è poi il lato brutto della medaglia: se in Prima Categoria i palloni si lanciano fuori dal campo per far dispetto agli avversari, in Supercoppa Internazionale si fa ben altro. Già, perché in Paraguay, prima della finale tra River e Tallares, l’arbitro non poteva fischiare l’inizio della gara per la mancanza del fondamentale: il pallone. Una contingenza che già aveva fatto eccitare i fedeli di Domeniche Bestiali pensando a qualche prelibata stranezza, e invece no: è arrivato un rider, con tanto di borsa termica da cui ha estratto il pallone, con l’arbitro che pure dovuto recitare il Pin come si fa per le vere consegne. Fosse stata una birra o un panino ci sarebbe piaciuta molto, ma così no, non ci piace.

TE LO DO IO IL TESTIMONE
Nota lettrice e fan di domeniche bestiali è Alaila Everett, staffettista statunitense protagonista in un video in cui la si vede lottare con un’avversaria, prima sgomitando e poi utilizzando il testimone per picchiarla, facendola uscire di gara. Ha provato a giustificarsi spiegando di aver perso l’equilibrio e in quel modo, per non cadere a terra, ha sollevato la mano col tutore abbattendola poi in testa all’avversaria. Chissà.

LE CONOSCENZE
Eh già, il mare magnum del “tengo le conoscenze” è sempre abbondantissimo. Persino nelle partite dei ragazzini, come nell‘Under 17 del Trentino, col dirigente del Solandra Val Di Sole Loris Angeli squalificato fino a giugno perché, “entrato senza permesso all’interno del terreno di giuoco veniva richiamato dal Direttore di gara. Alla negazione del permesso di entrare in campo, violava tale divieto e ponendosi con aria minacciosa ad una distanza molto ravvicinata dall’arbitro pronunziava molteplici frasi irriguardose ed offensive nei confronti di quest’ultimo. Non contento millantava alcune conoscenze rilevanti presso le associazioni di categoria, minacciando verbalmente il direttore di gara di comprometterne l’attività arbitrale”.

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Il Fatto Quotidiano

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