Vince Genova contro Salis: “Ha disertato gli incontri con i sindacati per Amt e Carlo Felice”

  • Postato il 8 luglio 2025
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piciocchi conferenza stampa

Genova. Il gruppo in Comune di Vince Genova va all’attacco della sindaca Silvia Salis in merito alle questioni Amt e Carlo Felice e in particolare sul tema dei rapporti tra l’amministrazione e i sindacati. “La sindaca di Genova ha dichiarato la scorsa settimana che Amt è a rischio fallimento, un’affermazione non solo non corrispondente al vero, ma anche gravissima – si legge in una nota – un amministratore pubblico si dovrebbe ben guardare da annunci di questo tipo, perché possono danneggiare pesantemente la reputazione dell’azienda, con potenziali danni anche economici”.

Vince Genova chiede però “di spiegare questo paradosso, pur manifestando la sua preoccupazione, la sindaca ha ritenuto di disertare l’incontro di ieri con i sindacati, fondamentale per valutare la situazione, incontro affidato al vicesindaco Terrile, secondo un copione che parrebbe ormai la prassi”.

La stessa cosa è avvenuta con il Teatro Carlo Felice – proseguono da Vince Genova – a oggi ci consta che tutte le riunioni con i sindacati, nonostante gli stati di agitazione e le proclamazioni di scioperi che si sono succeduti in questo mese e mezzo, sono state delegate al solito Terrile. In questo caso, l’assenza diretta della prima cittadina è ancor più grave, visto che la sindaca è la presidente della Fondazione Teatro Carlo Felice e tale funzione non è delegabile agli assessori”.

“Come se non bastasse, in occasione della conferenza stampa di giovedì scorso, la prima cittadina ha approcciato il dialogo senza alcun rispetto per il sindacato, con modalità invero poco rispettose del ruolo dei rappresentanti dei lavoratori di questa città, in particolare del massimo teatro genovese – attaccano da Vince Genova – la sindaca parrebbe aver indetto la conferenza stampa non tanto per informare i cittadini, ma per proclamare, in riferimento all’indizione dello sciopero per la prima dei balletti di Nervi, la sua determinazione di esercitare il proprio potere, senza accettare ricatti. Una parola, quest’ultima, pesantemente offensiva per il sindacato, che, come noto, può esercitare il proprio diritto di sciopero. Tale diritto non può essere definito, specie da chi governa la città e rappresenta un’istituzione, un ricatto”.

“Ci domandiamo come sia possibile da un lato proclamarsi ripetutamente e insistentemente progressisti, e dall’altro fuggire ogni occasione di incontro con il mondo sindacale quando si tratta di scendere nel merito dei problemi, il dialogo, l’ascolto del territorio e delle cittadine e cittadini tanto proclamato in campagna elettorale viene di fatto negato con questi comportamenti. Per questo Vince Genova chiederà spiegazioni in consiglio comunale, è importante per i lavoratori della nostra città comprendere come la prima cittadina intenda impostare le relazioni con le organizzazioni sindacali che li rappresentano”, conclude la nota firmata dal capogruppo di Vince Genova Pietro Piciocchi e dai consiglieri Mauro Avvenente, Davide Falteri, Anna Orlando e Rosanna Stuppia.

Autore
Genova24

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