Vigilia di Sampdoria – Juve Stabia, Gregucci prova a fare la quadra: “Lucidi per uscire da questo momento”
- Postato il 23 novembre 2025
- Calcio
- Di Genova24
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Genova.Vigilia di Sampdoria – Juve Stabia. Le due settimane di sosta per i blucerchiati non hanno consentito a Gregucci e al suo team di lavorare come avrebbero voluto. Tantissimi gli infortuni che hanno flagellato la Samp in questi giorni, come ha ribadito il mister nella conferenza pre-gara: “L’ultima partita ufficiale è 8 novembre, ore 20:30 a Venezia. Da lì abbiamo avuto due settimane per preparare questa partita fino a ieri, dove c’è stato qualche giocatore che ha ripreso e sta cercando l’efficienza per far la gara, ma noi ci siamo allenati in dieci, undici, dodici, cercando di contare anche quelli che stanno fuori dalla lista campionato. Abbiamo fatto due settimane mediamente su undici, dodici, tredici. Nella giornata di ieri, cioè 22 novembre, abbiamo avuto qualche ragazzo che sta cercando di dare disponibilità per la partita di domani sera e ne valuteremo le condizioni oggi, perché abbiamo fatto un solo allenamento sulle due settimane con un rango di giocatori intorno ai 20. Per quanto riguarda il resto, tranne i due nazionali Cherubini e Hadžikadunić, che hanno fatto un percorso differente, sono tornati mercoledì, noi abbiamo lavorato su 12 giocatori. Però l’allenamento di ieri sta facendo tornare a disposizione o almeno rendersi disponibili qualche altro giocatore che verrà attentamente valutato nell’allenamento di oggi pomeriggio”.
Gregucci ha cercato di fare di necessità virtù: “Abbiamo svolto il lavoro in maniera certosina con attenzione, chi aveva la necessità di alzare un po’ i parametri atletici e secondo me è stato fatto un buon lavoro su quell’entità lì. Adesso bisogna valutare anche la disponibilità dei giocatori che arrivano e l’efficienza che avranno durante una partita, perché penso che nella partita ci saranno più letture. Una di queste letture è andare a vedere l’efficienza di questi giocatori che stanno pian pianino ritornando”.
Un momento, quello della Sampdoria, che è molto difficile e gli infortuni non aiutano: “Dovremmo fare i conti oggettivamente con il nostro momento che è un momento difficile, se tu guardi la classifica è un momento di difficoltà. Dovremmo tornare a certi valori prima che a fornire prestazioni, cioè il valore di una rappresentazione di una maglia che è importante, di un popolo che è caloroso, di una situazione dove arriva domani sera un avversario che sicuramente ci creerà delle difficoltà perché è un avversario competitivo, anzi hanno anche una partita da recuperare, quindi sono in zona altissima, viaggiano col vento in poppa, nel riconoscimento di una partita che sarà difficoltosa, noi dovremo avere un comportamento serio, un atteggiamento solido, un comportamento sul campo, mi viene da dire, bisogna anche raschiare il barile perché a un certo momento della partita bisogna essere anche lucidi nel riconoscere i comportamenti da adottare e tutti quanti vogliamo venir fuori da una situazione complicata, ma a volte devi usare anche molto la testa al di là dello sfogo del post conferenza che è più una situazione epidermica. Adesso sono passate due settimane, abbiam fatto secondo me un ottimo lavoro. Adesso vedremo chi recupera, anche perché stiamo parlando di ragazzi importanti alla causa di chi sta recuperando. L’allenamento di oggi sarà importante per vedere chi recupera, che minutaggio c’ha, qual è l’efficienza. Ci sono anche piccole defezioni perché c’è ad esempio qualcuno che ieri non si è allenato per l’influenza, bisogna fare veramente un lavoro certosino per cercare di rappresentare al meglio domani sera la Sampdoria”.
Mister Gregucci parla sempre con sincerità: “Dovremmo, secondo me, sapere cosa vogliamo essere. Quando tu hai due settimane che vuoi cercare di pianificare il lavoro in maniera differente e le indisponibilità ti obbligano ad andare con cautela. Bisogna essere in questo momento, a mio modo di vedere, lucidi nel sapere cosa vogliamo essere. C’è un un problema di natura atletica? Io conosco solo il lavoro per migliorare le condizioni atletiche. C’è un problema di natura tattica? Io conosco solo il campo per andare a provare e riprovare perché ho sempre sottolineato che siamo nel campionato di Serie B, si può dire che si può giocare contro tutti e quindi la partita più complicata del campionato di Serie B potrebbe diventare la più semplice e la più semplice ti diventa complicata. Quindi noi in questo momento dovremo essere lucidi, essere presenti, chiedere dei sacrifici mi sembra banale. Dovremo uscir fuori da questo momento, ho sempre usato il termine tutti insieme”.
Quella di Empoli era una rappresentazione competitiva nell’atteggiamento, nel comportamento, ma noi abbiamo lasciato un po’ di di gente e ci sono state delle defezioni importanti. Adesso siamo nel risolvere perché il campionato ti crea difficoltà numeriche, ambientali, di condizione atletica, arrivi e pensi sia più semplice, invece è più complicata di quanto sembra. Noi dovremmo secondo me affrontare la realtà con lucidità. Esistono difficoltà? Sì, perché nella pianificazione delle due settimane volevi portare tanta gente in alto in condizione e la disponibilità è stata limitata. E c’è un allenamento fondamentale, andare a leggere oggi le condizioni di quelli che stanno recuperando, a che punto sono oppure a che condizioni di rischio io le espongo. C’è qualcuno che rientra. Abbiamo una visione di proporre la squadra migliore, ma c’è da fare qualche valutazione: se qualcuno ti lascia a piedi un’altra volta tu sei di nuovo in enorme difficoltà. Quindi come si risolvono le difficoltà? Con la logica, con la lucidità, cercando di integrare i ragazzi che stan piano piano rientrando, ma che abbiamo ancora poca conoscenza di campo”.
Secondo Gregucci la Sampdoria è meglio di così: “Io penso che questa squadra quando è a pieno organico possa rappresentarsi al meglio con chiunque, però in questo momento la rappresentazione del migliore che c’è nell’organico la stiamo valutando in base a step giorno per giorno. Quando parlo di difficoltà parlo della situazione ambientale, della situazione di condizione atletica, di identità tattica. Se tu guardi la classifica noi siamo in fondo. Cosa dovremmo fare? Quadrato, disponibilità, mi sembra chiedere il sindacale e cercare di essere lucidi nei momenti dove le partite si determinano e ci vorrebbe un po’ di condizione atletica in più. Stiamo lavorando, stiamo facendo, ci stiamo attrezzando per fare quantomeno il possibile, non siamo attrezzati per fare l’impossibile nel dare un’identità e anche accompagnare questi ragazzi, perché quando arriva il braccino e tu hai paura… Alla fine noi nelle difficoltà dovremmo riconoscere la lucidità del momento, della partita, le difficoltà che ti pone l’avversario, ma anche la lucidità per risovere, perché se non hai lucidità ti impalli. Quindi è un momento delicato. Mi rendo anche conto che se recuperiamo tanti giocatori, io sono un inguaribile e ottimista, io penso che questa squadra si possa rappresentare molto meglio, ma ne son convinto”.
L’avversario, la Juve Stabia, ha sottolineato mister Gregucci, “è un avversario palla al centro e performante subito, penso nel primo tempo sia la squadra che ha segnato di più. Qui tutte le valutazioni che ci sono da fare saranno fatte con scrupolo e in maniera molto certosina”.
Il recupero di alcuni elementi sembra essere determinante: “Pafundi sa cercando di essere efficiente per far partita. Abbiamo avuto una seduta sola per integrarlo. La defezione di Cuni? Qualcosa guadagni, qualcosa perdi. In questo bailamme di perdere, di guadagnare, penso che l’identità e l’aiuto di tutti i compagni sia fondamentale al di là del reparto offensivo. I gol devono essere tutti predisposti in questo momento a farli e come attacchiamo con che determinazione andiamo a cercare la conclusione. Però quando saremo al completo, penso che il potenziale sia molto migliore di questo. potremmo fare molti più gol perché io da quella partita di Empoli ho avuto la sensazione che la squadra poteva creare e poteva anche realizzare, ma bypassiamo quel momento che è una luce, uno step che ti orienta, però in questo momento non siamo in quelle condizioni, dovremmo fare dell’altro.
Il mister poi si focalizza su Bellemo: “Ha lavorato. Si è veramente, secondo me, fatto il mazzo perché è un ragazzo che ha un vissuto, un’esperienza e io aggiungerei anche una buona esperienza di categoria. Quindi se Bellemo sarà chiamato, di sicuro a noi non ci lascia nelle stuoie perché l’abbiamo visto allenarsi per due settimane e da un professionista molto serio, perché è ragazzo molto serio che conosce, scrupoloso, serio, conosce se verrà chiamato, io penso sotto il profilo dell’efficienza dell’uomo. Non sbaglieremo. Poi la prestazione è un’altra cosa”.