Vigili del fuoco di Finale, il sindaco di Calice: “Necessario un fronte comune dei sindaci, la politica si impegni per salvare il distaccamento”
- Postato il 22 giugno 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Finale Ligure. Il sindaco di Calice Ligure, Alessandro Comi, interviene rispetto alla possibile chiusura del distaccamento dei vigili del fuoco di Finale Ligure.
“Ho letto con grande sconcerto la notizia che il distaccamento dei vigili del fuoco di Finale Ligure rischierebbe già a partire dal mese di luglio una chiusura a tempo indeterminato per carenza di organico – spiega il primo cittadino – Ho avuto la fortuna di conoscere alcuni vigili del fuoco che anni fa si batterono anima e corpo per vedere realizzata la presenza di un loro distaccamento nel territorio finalese. Avevano a cuore i nostri territori ed il servizio che ieri loro ed oggi altri loro colleghi con impegno e professionalità portano avanti. Con grande lungimiranza seppero prevedere l’importanza di un presidio in una zona che nel tempo ha visto crescere in modo esponenziale il numero di turisti presenti ormai continuativamente nel corso dell’anno”.
“Mi chiedo se davvero qualcuno possa pensare, vista anche l’intensa attività sportiva outdoor che interessa i nostri comuni, che gli interventi di soccorso possano partire da Albenga o da Savona soprattutto considerando le condizioni delle nostre strade ed il traffico ormai quasi sempre costante e rallentato. Torno ancora una volta e con forza a ribadire che non esiste promozione territoriale e turistica senza un analogo mantenimento se non addirittura una crescita dei servizi e dei presidi offerti dagli stessi territori”.
“Invito i miei colleghi sindaci, ciascuno a nome della propria amministrazione e del loro comune, ad un incontro nei primi giorni della prossima settimana utile a ribadire con forza una posizione comune in merito a questa problematica ed a sollecitare ad ogni piano della politica regionale e nazionale l’importanza del mantenimento del presidio in oggetto. Vediamo costantemente diminuire le risorse per servizi e manutenzioni essenziali ma sentiamo parlare di grandi opere, occorre necessariamente invertire questo poco sensato ragionamento al contrario”, conclude Comi.