Vienna, Zverev serve come in paradiso e respinge Musetti. Ma Lorenzo ormai "vede" Torino: il biglietto è quasi fatto
- Postato il 25 ottobre 2025
- Di Virgilio.it
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Sarebbe stato bello avere una finale tutta italiana a Vienna: Sinner contro Musetti, il confronto tra il meglio che il tennis tricolore ha oggi da offrire al mondo (ranking alla mano), ma la sfida per conquistare il trono d’Austria vedrà opposti due tennisti provenienti da due nazioni… confinanti. Una questione tutta italo-germanica: Sinner contro Zverev atto numero 8, con la possibilità per l’altoatesino di pareggiare il computo dei confronti diretti che al momento lo vede ancora sotto per 4-3, nonostante abbia vinto quelli disputati negli ultimi 24 mesi (la semifinale a Cincinnati nell’estate del 2024, la finale agli Australian Open lo scorso gennaio).
- Zverev come nei giorni migliori: ingiocabile con la prima
- Musetti "vede" Torino: Auger-Aliassime ora fa meno paura
- Musetti può fare la corsa anche su chi sta davanti
Zverev come nei giorni migliori: ingiocabile con la prima
C’ha provato Musetti, ma poco ha potuto contro una delle migliori versioni di Zverev da qualche tempo a questa parte. Tanto che dopo tre sfide che avevano visto uscire vincitore sempre il carrarino, stavolta è toccato proprio a Lorenzo uscire dal campo battuto. Il 6-4 7-5 finale fa masticare amaro, perché in certi frangenti Musetti avrebbe dovuto (e potuto) osare un po’ di più e portare gli episodi a proprio favore.
Zverev però ha concesso poco al servizio, servendo la prima nell’83% dei casi e cogliendo l’83% dei punti quando è successo (cioè 40 volte su 48). E se con la seconda le percentuali sono calate drasticamente al 40%, grazie a 9 ace ha tenuto alla larga il toscano da ogni possibilità di procurarsi palle break, rendendo di fatto avvincenti e determinanti soltanto i game nei quali a servire era l’allievo di Simone Tartarini.
Che ha annullato due delle 4 palle break concesse: Zverev se n’è fatta bastare una per set, e quella che più di tutte grida vendetta è certamente quella sfruttata nell’undicesimo gioco del secondo set, quando tutto lasciava presagire una coda al tiebreak con l’idea di provare a spingersi al terzo. Non è accaduto cioè quello che accadde un anno fa, sempre a Vienna, dove Musetti batté Zverev nei quarti di finale al terzo set (e il secondo lo vinse al tiebreak) prima di fermarsi in semifinale contro Jack Draper.
Musetti “vede” Torino: Auger-Aliassime ora fa meno paura
La corsa alle Nitto ATP Finals è comunque ormai lanciata e, salvo clamorosi ribaltoni, destinata ad essere coronata felicemente per Lorenzo. Che ha portato a 440 punti il vantaggio su Felix Auger-Aliassime quando restano in ballo soltanto i 1000 punti di Parigi-Nanterre.
In teoria ci sarebbe anche Casper Ruud ancora in ballo per un posto, ma dovrebbe vincere l’ultimo Masters 1000 e sperare che Musetti esca subito al debutto (avrà un bye al primo turno, poi sfiderà Sonego o un qualificato) e Auger-Aliassime non vada oltre gli ottavi), mentre le chance di Daniil Medvedev sono praticamente ridotte a percentuali infinitesimali e dipendono comunque da un eventuale forfait di chi s’è garantito il diritto di partecipare.
A Musetti sostanzialmente servirà replicare quanto farà il canadese per essere sicuro di essere dentro i primi 8 della Race, oppure avanzare fino alla finale e garantirsi 650 punti (a quel punto, anche vincendo Auger-Aliassime non potrebbe scavalcarlo).
Musetti può fare la corsa anche su chi sta davanti
A sua volta però Lorenzo potrebbe fare la corsa anche su chi sta davanti, perché se dovesse spingersi almeno ai quarti di finale (quindi conquistando 200 punti) avrebbe l’opportunità di scavalcare uno tra Shelton e de Minaur che oggi lo precedono rispettivamente di 95 e 60 punti (basterebbe arrivare anche agli ottavi se anche solo uno dei due dovesse uscire subito).
Insomma, tanti incastri, tutti apparentemente favorevoli. Senza dimenticare che Musetti potrebbe già essere dentro oggi, qualora anche uno dei tennisti che lo precedono (qualcuno ha detto Djokovic?) dovesse decidere di non prendere parte al torneo di fine stagione.
Vincere contro Zverev a Vienna avrebbe aiutato, ma forse è più il rimpianto per il derby mancato con Sinner che non per i punti persi in ottica Finals. Tanto magari il derby con Jannik lo giocherà proprio a Torino se finiranno nello stesso girone. O perché no, magari in semifinale o in finale…