Vienna si prepara a celebrare i 200 anni dalla nascita di Strauss 

  • Postato il 19 novembre 2024
  • Musica
  • Di Artribune
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Chi non conosce le note di An der schönen blauen Donau (Sul bel Danubio blu)? È uno dei valzer più famosi della storia, scelto anche da Stanley Kubrick nella colonna sonora del film 2001: Odissea nello Spazio, che viene eseguito ogni 1° gennaio dall’Orchestra Filarmonica di Vienna nella Sala Dorata del Musikverein (quest’anno diretta dal Maestro Riccardo Muti) per festeggiare musicalmente il nuovo anno.  

Il successo di Johann Strauss  

E pensare che Johann Strauss padre aveva cercato in ogni modo di dissuadere Schani (diminutivo austriaco per Johann) dal diventare musicista. Ma il ragazzo, nato il 25 ottobre del 1825, fece il suo debutto all’insaputa del genitore al Casino di Dommayer di Hietzing nel 1844, esibendosi con orchestra e composizioni proprie. Il successo fu immediato: dovette ripetere alcuni brani ben diciannove volte. Un critico descrisse l’evento come un’esplosione di scintille: “Raramente i padri trasmettono il loro talento ai figli, ma del figlio di Strauss si può davvero dire: è nato per il valzer!”.

Strauss e Vienna: il re e la regina 

Il 2025 sarà dunque l’anno di Strauss, seguendo il motto King of Waltz. Queen of Music. La città ha già messo a punto un ricchissimo programma che accontenta tutti i gusti musicali, dalle opere tradizionali alle sperimentazioni moderne, interpretate dalle più rinomate orchestre della città, da musicisti classici e contemporanei. Un buon punto di partenza per approfondire la conoscenza del compositore è il suo appartamento, in Praterstrasse, che custodisce un violino Amati con una custodia che da sola è un’opera di gioielleria, un pianoforte a coda che Ludwig Bösendorfer gli regalò per il 71° compleanno, un armonium, un organo domestico dal suono delicato usato da Strauss quando lavorava di notte. La sua storia viene raccontata dalla grande mostra Johann Strauss – Die Ausstellung, che si svolge al Museo del Teatro, nella House of Strauss ricavata negli spazi del Casinò Zögernitz, un tempo luogo di incontro della società viennese, che oggi ospita la sede dell’Istituto di Vienna per la ricerca su Strauss, e nella Casa della Musica, dove grazie al direttore d’orchestra virtuale si può dirigere la Wiener Philharmoniker. Un altro doveroso omaggio è al Giovannino Dorato, la statua a lui dedicata, che dal 1921 brilla tra gli alberi dello Stadtpark.    

Il calendario musicale e i grandi balli 

È impossibile elencare il numero di concerti e di giornate a tema in programma nelle maggiori istituzioni musicali (Musikverein, Wiener Konzerthaus, MusikTheater an der Wien, Opera di Stato, Volksoper) e in alcune location particolari, come il Cimitero Centrale e l’Isola del Danubio, l’area ricreativa più amata dagli abitanti. Ma anche il valzer incarna bene il carattere dei viennesi tanto che in città sono oltre 450 gli appuntamenti con la danza in grande stile e quest’anno molti di questi eventi sono dedicati alla musica di Strauss. Un’occasione unica per seguire un corso di ballo, magari con gli insegnanti di Hop on Waltz, o della Scuola di ballo Rueff, che li propongono anche in versione “lampo” pensati per chi è in visita alla città. Una volta imparati i passi basta solo noleggiare l’abito e lasciarsi andare, volteggiando sotto maestosi lampadari, in sale colme di stucchi e specchi.   

Luisa Taliento  
 
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Autore
Artribune

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