Viene fermato sul monopattino senza casco: multa da 5.400 euro

  • Postato il 30 agosto 2025
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  • Di Virgilio.it
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Certe storie sembrano uscite da una pagina di cronaca leggera, da visionare tra un caffè e una scrollata sul cellulare. A guardarle bene, però raccontano molto di più. La cittadina di Monfalcone, in un tranquillo giorno di fine agosto, è stata scossa da una vicenda a dir poco assurda e che pone l’attenzione sulla sicurezza stradale legata a mezzi non convenzionali. Infatti, il protagonista è un monopattino elettrico modificato, guidato da un cittadino di origine bengalese, che si è visto sventolare una multa dal peso molto gravoso: 5.400 euro.

Quando il monopattino si traveste da ciclomotore

Succede che gli agenti della Polizia Locale fermano un uomo mentre sfreccia per le strade cittadine con un mezzo che, a prima vista, sembra un normale monopattino. Qualcosa però stona: c’è un sellino, un piccolo dettaglio cambia tutto. La legge è chiara a tal proposito, un monopattino, per essere tale, non può avere la sella. Se la monta smette di essere un “veicolo leggero” e si trasforma, giuridicamente, in un ciclomotore.

E da quel momento, le regole cambiano. Servono targa, assicurazione, certificato di circolazione, casco e patente. Peccato che il mezzo in questione non avesse nulla di tutto ciò. Era un “ibrido illegale”, un incrocio tra scooter e giocattolo urbano, senza i documenti in regola né la protezione minima per chi lo guidava. La sanzione è di quelle che non si dimenticano: 5.400 euro. Una cifra che fa tremare i polsi, ma che è prevista dal Codice della Strada per chi guida un veicolo non omologato senza requisiti obbligatori. Insieme alla multa è scattato anche il sequestro del mezzo ai fini della confisca. In parole semplici: quel monopattino non tornerà mai più a solcare le strade di Monfalcone. Fine della corsa.

Il monito del sindaco: “La sicurezza prima di tutto”

Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco di Monfalcone, che non ha usato mezzi termini:

Per noi la sicurezza viene prima di tutto. I monopattini elettrici, se utilizzati in maniera impropria, possono diventare estremamente pericolosi, non solo per chi li guida, ma anche per gli altri utenti della strada”.

Parole che fotografano con precisione il problema: non è il mezzo in sé a essere pericoloso, ma l’uso distorto e disinvolto che molti fanno di questi veicoli nati per una mobilità più leggera e sostenibile. Perché un monopattino, nella mente di tanti, è ancora un giocattolo, un’alternativa simpatica all’auto, un modo per saltare il traffico con un tocco di modernità. Tuttavia, sulla strada, simpatia e leggerezza non bastano. Servono coscienza, rispetto delle regole, e soprattutto prudenza.

Mobilità urbana: libertà sì, anarchia no

L’episodio di Monfalcone è solo l’ultimo di una lunga serie. In tutta Italia le forze dell’ordine stanno aumentando i controlli sui monopattini elettrici, che negli ultimi anni sono passati da curiosità da città del Nord Europa a mezzo comune sulle strade italiane. Con la diffusione sono cresciuti anche incidenti, abusi, modifiche illegali, e una diffusa percezione sbagliata: quella di poter fare quello che si vuole perché “è solo un monopattino”. E invece non è così.

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