Vicenza, allontanato tunisino che terrorizzava commerciante. Il 35enne sarà rimpatriato
- Postato il 28 giugno 2025
- Cronaca
- Di Il Fatto Quotidiano
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Via da Vicenza. È stato portato in Sicilia il migrante tunisino senza fissa dimora di 35 anni che aveva terrorizzato una commerciante del centro storico, al punto da indurla a chiudere temporaneamente l’attività. Aveva affisso sulla porta della “Maison Marguerite 1992” di corso Fogazzaro un cartello: “Chiuso per paura. Non per ferie. Non per scelta. Ma perché lavorare così è diventato impossibile”. Adesso l’uomo si trova nel Centro per il rimpatrio (Cpr) di Pian del Lago, in provincia di Caltanissetta, in attesa di essere rispedito in patria.
Una prima volta si era fatto dimettere dal Cpr di Gradisca d’Isonzo (Gorizia) grazie a un certificato medico che ne attestava le condizioni di instabilità mentale e quindi ne faceva un soggetto incompatibile per quel luogo. Ne aveva approfittato per tornare a Vicenza e presentarsi più volte al giorno davanti al negozio, dove la titolare Margherita Parolin viveva da settimane in una specie di incubo.
L’allontanamento che a questo punto dovrebbe essere definivo è avvenuto grazie all’intervento del questore Francesco Zerilli il quale aveva spiegato che bisognava attendere sette giorni dal primo rilascio per dar corso a una nuova espulsione. Lo straniero è stato accompagnato a Milano e da lì imbarcato su un volo per la Sicilia. “È una notizia che attendevamo e che ci solleva – ha commentato il sindaco dem di Vicenza, Giacomo Possamai – Speriamo che grazie a questo nuovo, decisivo impulso della prefettura e della questura di Vicenza, si chiuda in modo definitivo una vicenda surreale che ha preoccupato l’intera città. Da parte nostra rimane massimo lo sforzo per garantire la serenità di chi vive e lavora in città e non deve in alcun modo essere destabilizzato dai soprusi di qualche balordo”.
L’uomo aveva rubato alcuni oggetti dal negozio, si era scagliato contro la donna, poi aveva continuato regolarmente a presentarsi di fronte alle vetrine, in modo provocatorio. Inutili un Daspo Willy e un’interdittiva a transitare per quella strada, in quando oggetto di denuncia per stalking. Neanche la strada del trasferimento a Gradisco d’Isonzo aveva avuto effetto. Adesso è stato eseguito il provvedimento che mette più di mille chilometri di distanza tra la Sicilia e Vicenza, dove Margherita Parolin ha potuto riaprire la sua attività di vendita di accessori per la casa.
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