Viaggio nel Penedès in Catalogna, tra vigneti e cantine, natura e modernismo

A soli 40 minuti da Barcellona e Tarragona, il Penedès è una delle sorprese più inaspettate della Catalunya: una regione che ha saputo preservare un’atmosfera rilassata e a ritmo lento, lontana dal turismo di massa e vero antidoto contro l’overtourism. Qui, tra le montagne dell’entroterra e la costa mediterranea di Sitges, lo sguardo si perde in un’infinita distesa di vigneti.

Seconda area vitivinicola più importante di Spagna, patria del celebre Cava, lo spumante catalano apprezzato in tutto il mondo, il Penedès  sul finire dell’estate, durante la vendemmia, vive il suo momento di massimo splendore.

Non è solo vino però: questa regione è anche sport e natura, itinerari panoramici, feste tradizionali, musei e borghi pittoreschi, perfetta per una giornata fuori porta da Barcellona o per qualche giorno di relax e degustazioni.

Alla scoperta del Penedès, gli itinerari

Gli itinerari per visitare il Penedès sono diversi e permettono di scoprire la regione da prospettive diverse a seconda del tempo a disposizione e degli interessi.

Miravinya, i punti panoramici del vino

Sicuramente un ottimo primo approccio per scoprire il Penedès sono i Miravinya: dieci punti panoramici sparsi nella regione; balconi affacciati su vigneti a perdita d’occhio. Ogni mirador è una vera e propria finestra sulla terra del Cava, con viste mozzafiato sui vigneti e sulle cantine, con resti di castelli e piccoli borghi, per un’esperienza lenta e immersiva. Oltre al sito web del turismo della regione, tutti gli uffici di informazione turistica hanno una mappa dei punti di osservazione Miravinya.

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Vista mozzafiato sui vigneti di Penedès

I percorsi in bici, a piedi o a cavallo

Il Penedès è una destinazione perfetta per chi ama la natura e lo sport, ed è possibile scegliere tra tante escursioni a piedi, in bicicletta o anche a cavallo. Nella parte bassa della regione si trovano percorsi adatti a tutti i livelli di preparazione e difficoltà: la ruta de les Perellades, di 12,9 km e difficoltà media, è percorribile a piedi o in bici; la ruta l’Aguilera, quasi 10 km di difficoltà media, è consigliata a camminatori e ciclisti; mentre la ruta Bergadanes (6,9 km) e la ruta Pujolet, di 7,2 km, sono più facili da seguire a piedi, bici e cavallo.

Per gli appassionati di bicicletta, Penedès 360 include tre itinerari ad anello da percorrere in bicicletta gravel, da strada e mountain bike, con tappe emblematiche e punti panoramici.

Gli amanti della montagna possono cimentarsi nella sfida dei 7 cims (7 cime): un percorso che tocca le vette della sierra prelitorale, alcune delle quali sfiorano i 1000 metri di altitudine. Tra le montagne più note ci sono il Puig de l’Àliga, il Montmell e il Puig de les Agulles, con sentieri che attraversano ben quattro comarche: Alt Penedès, Baix Penedès, Alt Camp e Anoia.

Itinerari bicicletta Penedès
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Itinerari per il cicloturismo nel Penedès

Il modernismo

Alla fine del XIX secolo, dopo la crisi causata dalla fillossera – la malattia della vite che devastò i vigneti europei e obbligò a reimpiantare gran parte delle coltivazioni – il Penedès avviò la produzione di Cava e visse un periodo di rinnovata prosperità. Proprietari agricoli, commercianti e borghesi commissionarono nuove costruzioni ispirate alle tendenze del modernismo catalano, un movimento che voleva rinnovare spazi e materiali e dare nuovo impulso alla cultura della zona. Architetti di rilievo come Puig i Cadafalch, Antoni Pons e Santiago Güell lasciarono il segno anche qui.

Vilafranca del Penedès, Sant Sadurní d’Anoia e Gelida propongono itinerari tra case e palazzi modernisti, visitabili anche con tour guidati. Il modernismo si ritrova nelle abitazioni private, negli edifici religiosi e persino nelle cantine, testimonianza del forte legame con la tradizione vitivinicola. Da non perdere anche il Museo del Cau Ferrat di Sitges, fondato dall’artista Santiago Rusiñol e divenuto un vero tempio del modernismo, e il Conjunto Monumental de Sa Roca, dove Puig i Cadafalch restaurò la chiesa romanica di Santa Maria del castillo.

I castelli

Non solo verde e vigne, perché il Penedès è costellato da castelli medievali o resti di fortificazioni che raccontano la storia di un territorio di confine, la cosiddetta Marca Hispanica, teatro di scontri e difese tra i secoli IX e XII.

La Ruta dels Castells de Marca  è un percorso circolare che tocca tre manieri che fungevano da difesa e da punto di controllo: il castello di Olèrdola, il castello di Penyafort  a Santa Margarida i els Monjos e il castello di Castellet a la Gornal. I castelli si trovano all’interno di due parchi naturali protetti – il Parco del Foix e quello di Olèrdola – per cui il percorso risulta ancora più piacevole.

La Ruta dels Castells de Marca può essere percorsa interamente in una sola giornata o divisa in tre tratti distinti: da Peñafort a Olèrdola (9,5 km), da Olèrdola a Castellet (10,4 km) e da Castellet a Peñafort (6,9 km).

Degustazioni e visite in cantina

L’enoturismo, però, rimane uno dei principali motivi per visitare il Penedès. La regione vanta oltre 50.000 ettari di vigneti che si estendono fino al mare ed è la prima denominazione al mondo a produrre il 100% di vino biologico certificato. Non solo Cava, lo spumante catalano più celebre, ma anche ottimi vini bianchi da varietà come Xarel·lo, Macabeu e Parellada, e rossi da uve Garnacha e Tempranillo.

cantina Penedès
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Sono tantissime le cantine visitabili nel Penedès

La Ruta del Vino del Penedès, attiva dal 2001 e coordinata dal Consorcio de Promoción Turística, raccoglie circa 200 realtà tra cantine, ristoranti, musei, negozi specializzati e strutture ricettive, con quasi 70 cantine visitabili durante tutto l’anno. L’obiettivo del progetto è offrire esperienze autentiche e di qualità, adatte a tutti i pubblici, nel rispetto dell’ambiente e della cultura locale. Le proposte sono davvero per tutti i gusti, come ad esempio la visita a Codorníu, la cantina più antica di Spagna (1551) e tra le più visitate al mondo per la sua architettura modernista e tradizione enologica; la cantina Eudald Massana a Sant Pau d’Ordal (Subirats) che offre degustazioni a colazione, pranzo e cena, abbinati a visita alla cantina o tour in bicicletta; o la cantina Parés Baltà, a Pacs del Penedès, che organizza tour in 4×4 in mezzo alle vigne alla scoperta delle produzioni e uve che si ritrovano nel calice per la degustazione finale.

cantina modernista Penedès
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Codorníu, la cantina modernista

Sempre a tema vino, la Carretera del Vi è un percorso di 35 km che collega il castello di Sant Martí Sarroca alle spiagge di Sitges, seguendo l’antico cammino che un tempo trasportava il vino dalle colline al mare. Lungo la strada si incontrano piccoli borghi e 13 cantine che aprono le porte a degustazioni e visite guidate.

Vilafranca, Sant Sadurnì d’Anoia e altri punti di interesse

Il cuore culturale ed enologico del Penedès batte soprattutto in due cittadine: Vilafranca del Penedès e Sant Sadurní d’Anoia. La prima è considerata la capitale del vino della regione e ospita il VINSEUM, il museo della cultura del vino di Catalogna, il primo aperto in Spagna e appena rinnovato. Vilafranca è una cittadina molto piacevole, con un centro quasi completamente pedonale, resti medievali, palazzi modernisti e un’identità forte legata alle feste popolari, come quella dei celebri castellers – vere e proprie torri umane – tra fine agosto e i primi di settembre, raccontata anche in una casa museo nel centro, o del gallo autoctono, che si tiene ogni anno a dicembre.

capitale del vino Penedès
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Vilafranca del Penedès, centro storico

Sant Sadurní d’Anoia è invece la capitale del Cava, con decine di cantine visitabili e l’imperdibile Cava Centre, museo interattivo che racconta la storia e il processo di produzione dello spumante catalano e la tradizionale Festa de la Fil·loxera di fuochi, danze e maschere. Anche qui esiste una Ruta Modernista, per visitare i principali edifici in stile; poi c’è il laboratorio di cioccolato di Simon Coll per visite e degustazioni e il mercato rionale del giovedì mattina.

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Il Cava Centre a Sant Sadurní d’Anoia racconta tutti i segreti del Cava

Altri punti di interesse sparsi nella regione, ma raggiungibili velocemente, sono Gelida e Sant Martí Sarroca, il Monastero di Sant Sebastià dels Gorgs o il castello di Subirats.

Per chi ama la natura

Il Penedès offre anche altre esperienze naturalistiche, al di là delle bellissime vigne.

Una passeggiata guidata al Parc dels Talls permette di scoprire il patrimonio naturale e geologico di Vilobí. L’attività inizia al Centre de Benvinguda, per proseguire tra le antiche cave di gesso, oggi diventate parco naturale con laghetti e percorsi segnalati (5-6 km, durata circa 3,5 ore, difficoltà media). Sono organizzate anche visite guidate alla foce del fiume Foix per osservare la fauna e la flora con guide naturalistiche. Le visite si tengono l’ultima domenica di ogni mese.

Come arrivare e quando andare

L’aeroporto più vicino al Penedès è quello di Barcellona El Prat, a circa 40 minuti. Da qui ci si può muovere in auto per avere la massima autonomia di spostamenti, oppure optare per il treno o il bus che collegano Barcellona a Vilafranca e Sant Sadurní d’Anoia. Una volta sul posto, è possibile noleggiare biciclette o partecipare ai tour organizzati dagli enti del turismo o dalle cantine.

Il periodo migliore per visitare il Penedès è senza dubbio quello della vendemmia, tra fine agosto e settembre (il cambiamento climatico sta anticipando sempre di più la stagione, quindi è bene verificare), quando i vigneti sono nel loro massimo splendore e si organizzano visite ed eventi dedicati. Durante l’anno non mancano feste tradizionali che meritano assolutamente di essere vissute: la Festa Major con le torri umane dei castellers (fine agosto), la Festa del Gall a dicembre a Vilafranca e la suggestiva Festa della Filloxera (i primi di settembre) a Sant Sadurní d’Anoia.

Autore
SiViaggia.it

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