Viaggio nel Nord della Spagna in 15 giorni
- Postato il 6 agosto 2025
- Idee Di Viaggio
- Di SiViaggia.it
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Il Nord della Spagna è una delle aree più variegate e sorprendenti della penisola iberica. In un unico viaggio si attraversano spiagge selvagge, montagne spettacolari, borghi marinari, città storiche. Questo itinerario percorre oltre mille chilometri; parte da Vigo, in Galizia, e arriva fino a San Sebastián, nei Paesi Baschi, attraversando anche le regioni di Asturie, Cantabria.
Un percorso completo ma flessibile; da adattare a seconda del tempo a disposizione e degli interessi. È pensato in auto o camper, perfetto in primavera, estate (non fa mai troppo caldo) o inizio autunno, quando il clima è mite e le giornate lunghe.
Giorno 1 – Vigo
Vigo, città galiziana affacciata sull’Atlantico, ha un centro storico, il Casco Vello, che si sviluppa attorno a piazze ombreggiate, facciate in pietra e locande tradizionali. Dalla collina del Monte do Castro si gode di una vista completa sulla ría e sulle isole Cíes. Il quartiere di Bouzas conserva ancora l’atmosfera di villaggio di pescatori, mentre il porto svela il lato più moderno della città. Per chi ama la cucina di mare, ostriche, polpo alla gallega e pesce fresco si trovano praticamente ovunque.

Giorno 2 – Isole Cíes
Dal porto di Vigo partono i traghetti per le Isole Cíes, accessibili solo con permesso da richiedere online (da chiedere con un po’ di anticipo perché i posti sono limitati). Inserite nel Parco Nazionale delle Isole Atlantiche, sono una delle mete naturalistiche più belle e più visitate di tutta la Spagna. Playa de Rodas è la spiaggia più conosciuta, collegamento naturale tra due isole. Chi ha tempo può salire verso i punti panoramici di Faro de Cíes o Alto do Príncipe. L’unico pernottamento possibile è nel campeggio autorizzato (da prenotare per tempo, con tenda propria o con tenda a noleggio).

Giorno 3 – Pontevedra e Santiago de Compostela
Rientrati a Vigo, ci si sposta verso nord, verso Pontevedra, con il suo centro storico pedonale, le piazze porticate e le facciate in pietra chiara. La città si visita a piedi, tra caffè, librerie e un’atmosfera senza tempo.

Nel pomeriggio si raggiunge Santiago de Compostela, capoluogo spirituale della Galizia. La cattedrale accoglie i pellegrini al termine del Cammino, ma anche chi arriva da turista rimane colpito dalla monumentalità del centro storico, dalla frenesia delle sue piazze e dalla qualità della cucina locale.

Giorno 4 – Capo Finisterre e A Coruña
Dal cuore della Galizia si raggiunge Capo Finisterre, promontorio battuto dal vento considerato per secoli la fine del mondo conosciuto. I romani lo chiamavano “Finis Terrae” e credevano che il sole si spegnesse ogni sera nelle sue acque. Ancora oggi è una meta di pellegrinaggio per molti che proseguono il Cammino di Santiago fino alla scogliera, dove si trova uno dei fari più celebri d’Europa. Nei pressi del faro si trovano anche il cimitero progettato da César Portela e i resti dell’eremo di San Guglielmo, legato a riti antichi legati alla fertilità.
Proseguendo lungo la costa si arriva ad A Coruña. La Torre di Hércules, faro di epoca romana e patrimonio UNESCO, è uno dei suoi simboli. La penisola su cui sorge la Città Vecchia ospita un interessante complesso romanico di strade, piazze e chiese medievali. L’Aquarium Finisterrae, il Domus e la Casa delle Scienze mostrano invece il volto più moderno della città. Le ampie spiagge urbane di Riazor e Orzán completano il quadro con una delle immagini più caratteristiche della costa galiziana.

Giorno 5 – Playa de las Catedrales e Luarca
Riprendendo la strada verso est si entra nella provincia di Lugo per visitare la spettacolare Playa de las Catedrales, famosa per le sue arcate naturali visibili solo durante la bassa marea. L’entrata è libera ma a posti limitati, e serve prenotare online in anticipo. Dopo la visita si prosegue per Luarca, già in territorio asturiano, un paesino piacevole arroccato su una baia a forma di “S”, dalle case bianche e dalla tradizione marinara. Un fiumiciattolo divide il borgo marinaro in due parti collegate da diversi ponti. Le costruzioni più interessanti sono il faro e la cappella di La Atalaya, senza dimenticare il cimitero, a picco sulla costa. Per scoprire le sue tradizioni si può entrare in uno dei tanti chigres, le antiche taverne asturiane, dove bere il sidro, versato dall’alto con un gesto deciso e rituale.

Giorno 6 – Cudillero e Oviedo
Da Luarca si raggiunge Cudillero, tra i borghi più fotogenici del Nord. Bastano poche ore per ammirare le case colorate che si arrampicano sulla collina, e osservare il via vai del porto ancora attivo.

Da qui si devia verso l’interno per visitare Oviedo, capitale delle Asturie. Il centro storico è ben conservato, con chiese preromaniche, piazze eleganti e, non meno importante, un’eccellente scena gastronomica. La città è conosciuta anche per le sue sidrerie, dove la bevanda viene versata secondo la tradizione asturiana.

Giorno 7 – Gijón e Lastres
Tornando verso la costa si arriva a Gijón, la seconda città delle Asturie, affacciata sulla Playa de San Lorenzo. Il centro storico si concentra nel quartiere di Cimadevilla, antica zona di pescatori tra la fortezza di Santa Catalina e il porto turistico. Qui si trovano tracce romane, piazze eleganti e l’opera “Elogio dell’Orizzonte” di Chillida, da cui si gode una delle vedute più suggestive sulla Costa Verde. Sull’altro lato della spiaggia sfocia il fiume Piles, che delimita con il suo corso il Parco Inglés e il Parco di Isabel la Católica.

Prima di arrivare a Ribadesella, vale la pena fare una sosta a Lastres, piccolo borgo marinaro arroccato sulla costa, con vista sull’oceano e un centro raccolto ma molto suggestivo.
Giorno 8 – Ribadesella e la Grotta Tito Bustillo
Ribadesella si sviluppa lungo l’estuario del fiume Sella, che divide in due il centro città e il porto peschereccio: a est si trova il centro storico cittadino, dichiarato Bene di Interesse Culturale; e a ovest la grotta di Tito Bustillo, un gruppo di grotte paleolitiche gioiello dell’arte rupestre europea (i biglietti per la visita vanno prenotati in anticipo, specialmente in estate). Il lungo ponte che collega le due rive ogni anno, il primo sabato di agosto, ospita la Discesa Internazionale del Sella, una delle feste più rappresentative delle Asturie.

Giorno 9 – Costa di Llanes e Potes
Tra Ribadesella e Llanes si percorre uno dei tratti costieri più spettacolari delle Asturie, un susseguirsi di spiagge nascoste, scogliere, e piccole baie. Qui ci si può fermare in base a quanto tempo si ha a disposizione, esplorando la costa in ogni suo angolo. Per una gita verso l’interno, Potes, nel cuore dei Picos de Europa, è un villaggio di montagna con atmosfera alpina, punto di partenza per escursioni in quota.
Giorno 10 – Monastero di Santo Toribio e Fuente Dé
Con un po’ di giorni a disposizione e per uscire dalle tratte più conosciute, ecco una deviazione possibile: Potes si trova lungo il Cammino Lebaniego, che conduce al Monastero di Santo Toribio, meta di pellegrinaggio. Da lì, una strada panoramica porta alla funivia di Fuente Dé, che in pochi minuti sale a oltre 1.800 metri, con una vista spettacolare sul massiccio dei Picos.
Giorno 11 – San Vicente de la Barquera, Oyambre e Comillas
Scendendo dai Picos si torna verso la costa cantabrica. A San Vicente de la Barquera, la città vecchia è stata dichiarata Bene di Interesse Culturale della Cantabria per l’interessante complesso monumentale che include la chiesa gotica di Santa María de los Ángeles, il castello e i resti della muraglia medievale. Tra i simboli del borgo spiccano anche i ponti: quello della Maza, con i suoi 28 archi, fu costruito nel XVI secolo per volere dei Re Cattolici; quello del Parral risale invece al XVIII secolo. La pausa al mare è nelle spiagge di Fuentes, El Rosal, El Tostadero e Merón, con sabbia dorata e viste sulla ría.

Il Parco Naturale di Oyambre circonda la zona con paesaggi estremamente vari: dalle scogliere alte fino a 50 metri alle spiagge aperte sull’oceano come Merón e Oyambre, fino alle spiagge interne che si aprono sugli estuari di San Vicente e La Rabia. Paludi, dune, estuari e colline erbose formano un mosaico di ambienti in cui trovano rifugio uccelli migratori, rapaci come il falco pellegrino e una vegetazione molto diversificata.

Poco oltre, vale la pena una sosta a Comillas con la sua architettura modernista, tra cui spicca il Capricho di Gaudí, del celebre architetto di cultura catalana.
Giorno 12 – Santillana del Mar e Santander
La tappa successiva è Santillana del Mar, borgo medievale perfettamente conservato, dove si trova anche la Neogrotta di Altamira, fedele ricostruzione del celebre sito preistorico.
Nel pomeriggio si raggiunge Santander, una città che sembra uscita da una fiaba, con la sua baia, considerata una delle più belle del mondo. Una passeggiata nel centro storico permette di scoprire palazzi signorili e angoli dal fascino aristocratico, eredità della nobiltà che a fine Ottocento la scelse come meta di villeggiatura. Il simbolo della città è il Palazzo della Magdalena, costruito su un promontorio da cui si gode una vista eccezionale sull’Atlantico.

Tra le spiagge più note ci sono El Sardinero, Camello, Mataleñas, La Concha e Los Peligros, tutte raggiungibili a piedi e ideali per una giornata di relax tra bagni e passeggiate sul lungomare. A tavola, da non perdere frutti di mare, i calamari fritti e vongole alla marinara.
Giorno 13 – Costa Quebrada e Castro Urdiales
Lasciando Santander, si percorre la costa di Liencres, detta Costa Quebrada, caratterizzata da scogliere scolpite dal vento e spiagge spettacolari. Qui si trova anche il Parco Naturale delle Dune di Liencres, uno dei più vasti sistemi dunali della costa settentrionale spagnola. Il parco ospita una ricca biodiversità e comprende anche isolotti, l’estuario del fiume Pas, parte del monte Tolío e la ría di Mogro. Dichiarata Geoparco UNESCO nel 2025, quest’area è un vero e proprio laboratorio naturale.

Si prosegue fino a Castro Urdiales, cittadina con porto storico, castello e chiesa gotica, che segna l’ingresso nei Paesi Baschi.
Giorno 14 – Getxo, Puente Colgante e Bilbao
Lungo la costa si incontra il ponte sospeso di Portugalete, patrimonio UNESCO, che collega le due sponde della ría del Nervión.
Si arriva quindi a Bilbao, città simbolo della trasformazione urbana contemporanea. L’iconico Museo Guggenheim, progettato da Frank Gehry, ha cambiato il volto della città, affiancato da opere di architetti come Calatrava, Foster e Starck. Bilbao è oggi un punto di riferimento internazionale per l’arte e l’architettura contemporanea, ma resta anche profondamente legata alla sua tradizione basca. Il centro storico, con le Siete Calles, è un concentrato di storia, taverne e pintxos; il mercato della Ribera e Plaza Nueva sono punti forti della cultura gastronomica locale. Ma Bilbao è anche una città verde e vivibile, con il Parco di Doña Casilda, la funicolare di Artxanda e la ría; mentre in pochi minuti si raggiungono le spiagge di Getxo, sull’oceano.

Giorno 15 – La costa basca e San Sebastián
Sulla costa tra Bilbao e San Sebastián si possono prevedere tappe a Mundaka, Lekeitio, le scogliere flysch di Zumaia e il borgo di Getaria, a seconda del tempo a disposizione.
Infine, San Sebastián è la meta perfetta per concludere il viaggio, che in estate ospita un fitto calendario di feste. Situata su una baia di sabbia bianca tra i monti Urgull e Igeldo, la città ospita il Museo San Telmo, il gruppo scultoreo del Pettine del Vento di Eduardo Chillida, il palazzo Miramar, il moderno edificio del Kursaal nel quartiere di Gros, solo per dare qualche spunto. Per il bagno, c’è la spiaggia di La Concha; mentre dalla cima del Monte Igeldo si gode una delle vedute più spettacolari della costa basca.