Viaggio di IVG nella casa del Presidente Sandro Pertini a Roma

  • Postato il 8 giugno 2025
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  • Di Il Vostro Giornale
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casa pertini roma

Roma. Carla saliva dove Roma la sfiori tutta, con un battito di ciglia, E lei, si inchina sotto ai tuoi occhi. Austera e molle allo stesso tempo. Svettano le architetture che la eleggono a Città Eterna, mentre l’arancio dei tetti si stempera dolcemente in questo giorno di tarda primavera. Carla su questo rettangolo che sovrasta la storia, guardava il Torrino del Quirinale. Se il Tricolore era ammainato, Sandro stava tornando da lei. La scorta. Le antiche scale. Poi la porta verde che si apriva. Quinto piano di Palazzo Castellani. Una casa, un legame, una vita. L’Italia e il suo amato Presidente. È così lontana, Stella.

Sandro Pertini e Carla Voltolina. Vi racconto gli anni belli. Quelli di una storia riservata. Come è giusto che sia stata e che sia: la loro. Una storia da raccontare a bassa voce, quasi da sussurrare, perché privata. Di una Fiat 500 rosso fiammante, del suono perpetuo di voci, zampilli, schizzi e gocce d’acqua nel turchese unico della Fontana di Trevi. Di giorni e notti tra il blu elettrico della moquette e il brunito delle travi, come soffitto. Di cristalli sfavillanti e mobili dove ti specchi ancora.

Oggi vi porto, per la prima volta, a casa Pertini Voltolina. Con rispetto e grande emozione. Entriamo dove il tempo si è fermato. Qui, dove il Presidente più amato dagli italiani abitò fino all’ultimo suo giorno, all’ultimo sospiro, scegliendo alle sale del Quirinale, quelle di questo centinaio di metri che guardano la Fontana di Trevi, sopra i tetti della Capitale. Gli ampi scalini. Ci apre la porta di questa storica dimora che diverrà la sede degli Stati Generali del Patrimonio Italiano, Ivan Drogo Inglese, che ne è l’autorevole e orgoglioso presidente. Associazione che tutela i tesori della nostra Patria perché continuino a brillare nel tempo.

Rispetto. Entriamo grazie a Drogo Inglese, a Roma Città Capitale, al Comune della Città Eterna, per un’opportunità unica, preziosa. Nelle stanze, la luce illumina gli arredi del Presidente. L’anima di Pertini guarda da vicino, forse siede sulla poltrona del salotto di velluto verde e ascolta mentre entriamo nella sua vita. Aneddoti. Soprammobili. Cornici e fotografie.

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Eccolo con la regina Elisabetta, poi con Giovanni Spadolini, Francesco Cossiga. Con Albertone: Sordi è sorridente. Chissà che battute si sono appena scambiati. Il tavolo di lavoro. Sulla scrivania il Presidente ha lasciato anche la sua lente di ingrandimento. Il campanello che tintinna. Le pipe sono in ordine. C’è un telefono. Gli occhiali.

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Venite in sala da pranzo. I cristalli. La radica. I vassoii. I vetri delle finestre sfiorano le geometrie dei tetti, che ad ogni tramonto infuocano la Capitale. Il vociare dei turisti dalla Fontana di Trevi sale fin qui.

Ivan Drogo Inglese ci racconta e ci incanta. Con sensibilità. Siamo i primi a entrare con le telecamere al quinto piano di palazzo Castellani. Questo appartamento mansardato sarà prossimamente inaugurato. Ospiterà l’Ente di tutela del nostro patrimonio e sarà aperto al pubblico che potrà prenotare visite. “Queste mura sono permeate dell’energia e del DNA del Presidente Pertini e della moglie, Carla Voltolina – spiega a IVG un orgoglioso e meritevole presidente dell’Ente – Sono in corso interventi di conservazione e restauro perché noi, come Stati Generali del Patrimonio Italiano, dobbiamo preservare quella che è l’identità di questa casa con tutti gli oggetti, i cimeli, le cravatte, i libri, le pipe e gli indumenti di Sandro e Carla. Tutto quello che è appartenuto a loro”.

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“Apriremo al pubblico prossimamente – sottolinea Ivan Drogo Inglese – renderemo questa casa fruibile non solo per le visite, ma anche per gli studi da parte di ricercatori e storici. Sarà la sede degli Stati Generali del Patrimonio Italiano perché un bene che ha subito una chiusura e l’abbandono diventi, come prescrive il nostro codice dei Beni Culturali, un luogo da rispettare e di grande importanza storica. Un obiettivo importante che portiamo avanti con le Città Presidenziali, iniziativa che il nostro Ente vuole realizzare con l’Anci celebrando e promuovendo tutti i luoghi dove sono nati e sono vissuti i presidenti della Repubblica Italiana”.

Una scala stretta ci porta al terrazzo. Il Terrazzo del Tricolore. Garrisce il drappo, oggi più che mai graffia e lascia un segno profondo in questo cielo.

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Sotto c’è Roma. Eterna e solenne che lo rispetta. Laggiù Trinità dei Monti, San Pietro, Palazzo Chigi, l’Altare della Patria, Il Quirinale. Ogni giorno Carla attendeva qui, Sandro. E questo vento aulente oggi ci porta indietro. Lontano fin dove il tempo trascorso, oggi, si è voluto fermare.

Autore
Il Vostro Giornale

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