Viaggiare in salute, soprattutto all’estero: ecco i consigli di Asl 2 savonese per vacanze tranquille

  • Postato il 27 luglio 2025
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  • Di Il Vostro Giornale
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medicinali in viaggio

Savona. L’estate in Liguria era partita nel migliore dei modi, con temperature alte e tasso di umidità alle stelle. Sembrava una stagione all’insegna del sole e c’era già chi si pregustava le vacanze ma poi diverse piogge e diverse allerte ne hanno contaminato l’andatura. Ma da sempre estate è sinonimo di viaggi, che sia mare o montagna non importa, quello che conta è staccare qualche giorno il cervello dallo stress quotidiano. E dunque c’è chi già da tempo ha prenotato le vacanze, specie se la meta non è in Italia.
E poi lo si sa che nelle settimane antecedenti la partenza si inizia a fare la lista della “spesa”, di cosa mettere o no nelle proprie valigie.

Dunque se nella valigia non possono mancare determinati oggetti e indumenti personali è bene ricordarsi anche di prendersi cura di sé stessi e di partire con tutto il necessario per quanto riguarda il benessere fisico.

Di fondamentale importanza, per i viaggiatori che intendono effettuare un viaggio presso un Paese extra Europa, è il fatto che devono recarsi in un ambulatorio della medicina dei viaggi: “È un consulto che deve essere fatto almeno 4 o 6 settimane prima della partenza in modo particolare se si tratta di un viaggio di lunga durata, anche per motivi di lavoro. Durante il colloquio il medico raccoglierà informazioni anamnestiche e riguardanti i più importanti fattori di rischio. Vi dirà quali sono le vaccinazioni consigliate e quelle obbligatorie. Eventualmente vi indicherà i farmaci antimalarici da assumere e altri farmaci da portare in viaggio o la strumentazione sanitaria che potrebbe rendersi necessaria”, spiega la dottoressa Virna Frumento, direttore della Struttura di Igiene di Asl2.

“Nel caso di viaggi in Paesi con una bassa qualità dei servizi sanitari, è sempre utile portare con sé una selezione di farmaci per far fronte a situazioni in cui l’accesso ai servizi sanitari può risultare difficile o per motivi logistici o per l’assenza degli stessi”, prosegue.

Ma c’è anche chi le vacanze le fa in Italia o in Europa, ma gli accorgimenti valgono lo stesso. Dunque che cosa mettere nella farmacia da viaggio?
Cerotti, disinfettanti, bende, guanti monouso, detergente per le mani o salviette antibatteriche per le mani, acqua ossigenata, repellenti trattamenti per punture di insetto protezione solare alcuni analgesici come, ad esempio, il paracetamolo.

“Inoltre portarsi il termometro, le pinzette, una zanzariera, le calze elastico compressive se presenti i fattori di rischio per la trombosi degli arti inferiori tra i farmaci, un antibiotico ad uso topico intestinale, un antibiotico largo spettro, polvere o creme antifungine, barra crema antibiotiche crema al cortisone antistaminico, una pomata antistaminica o cortisonica per le punture di insetto scottature, l’antidiarroico antiacido farmaci abitualmente assunti e un lassativo”, aggiunge.

Per quanto riguarda le norme per una alimentazione in viaggio dobbiamo ricordare che molte persone che viaggiano vanno incontro a disturbi gastroenterici spesso non gravi e di breve durata che si risolvono spontaneamente nell’arco di pochi giorni.

“È necessaria avere qualche attenzione in più per l’alimentazione dei bambini delle donne in stato di gravidanza e degli anziani – spiega – ad ogni modo soprattutto nei paesi caldi o con condizioni igieniche non ottimali è sempre necessario attenersi ad alcune semplici regole. Nelle regioni a clima caldo e in estate aumenta il rischio di tossinfezioni alimentari il rischio aumenta con il consumo di cibi crudi la cottura ad alta temperatura elimina o attenua questo rischio. Il primo consiglio è quello di acquisire informazioni sul paese meta del viaggio: il clima e lo sviluppo economico condizionano ovviamente il livello igienico generale ed indirettamente l’affidabilità e la qualità del cibo”.

I punti fondamentali per la prevenzione delle malattie trasmesse da alimenti sono: bere soltanto acqua e bevande imbottigliate e sigillate, non aggiungere ghiaccio alle bevande frutta e verdura crude vanno consumate solo dopo averle sbucciate e lavate con acqua sicura, in mancanza di acqua potabile consumarla solo dopo bollitura o con l’aggiunta di disinfettante, consumare solo cibi ben cotti e ancora caldi non consumare pesce o frutti di mare crudi o poco cotti, non mangiare carni crude non bere latte o mangiare latticini non pastorizzati, non acquistare generi alimentari da venditori ambulanti e infine curare l’igiene personale usare acqua potabile per lavarsi i denti lavarsi sempre le mani prima dei pasti e dopo l’uso dei servizi igienici.

“Per quanto riguarda i morsi di alcuni mammiferi come cani gatti scimmie roditori, possono essere ad elevato rischio di trasmissione di rabbia, tetano e di altre infezioni. La vaccinazione antirabbica pre esposizione va valutata caso per caso sulla base dell’itinerario di viaggio. In qualsiasi caso è assolutissimamente sconsigliato dar da mangiare ad animali sconosciuti. I viaggiatori che possono essere stati esposti al morso di un animale devono recarsi al centro medico più vicino per far sì che venga valutata la necessità o meno di somministrare una delle profilassi poste esposizione. Ebbene valutare anche la data dell’ultima vaccinazione antitetanica”, afferma la dottoressa.

È bene avere qualche delucidazione in più anche sugli insetti, sulle zanzare, sulle zecche, sui pappataci e su molti altri insetti che possono causare un semplice fastidio, o reazioni cutanee in seguito alla loro puntura o al loro morso: “Possono inoltre essere veicolo di malattie. Per questo è fondamentale cercare di evitare il più possibile il contatto con questi insetti. L’impiego di mezzi di difesa contro la zanzara riduce il rischio di acquisire la malaria del 90%, molte sostanze sono considerate efficaci nella prevenzione delle punture della zanzara anofele. L’efficacia del repellente e la durata della protezione varia a seconda del prodotto utilizzato. Inoltre il potere repellente è differente a seconda del tipo di di insetto (zanzare e zecche ad esempio) l’efficacia del prodotto e la durata della protezione sono influenzate anche dalla temperatura ambientale, del tipo di attività, dalla quantità di sudore e dall’esposizione all’acqua ed altri fattori. Altre precauzioni importanti sono utilizzare prodotti contenenti concentrazioni inferiori al 10%, mentre nei bambini è importante lavarsi le mani dopo l’applicazione per evitare una accidentale applicazioni su occhi e labbra”, afferma.

“Inoltre si consiglia di non applicare il prodotto su ferite o zone di cute ustionata ma di applicare il prodotto sulla pelle esposta e sui vestiti. I vestiti protettivi rivestono un ruolo importante soprattutto nelle ore in cui i vettori sono attivi (alcuni vettori come quelli della dengue sono maggiormente attivi durante il giorno, i vettori della malaria sono maggiormente attivi dal tramonto all’alba). I piedi devono essere protetti da calzature rimboccando i calzini con l’estremità dei pantaloni”, spiega.

Ma resta il fatto che l’alloggio con aria condizionata è sicuramente la misura più efficace per poter tenere lontano zanzare ed altri insetti.

Ricordiamo che non è così anomalo incontrate la malaria e la dengue che sono tipi di malattie che vengono trasmesse all’uomo attraverso la puntura di zanzare infette. “Si consiglia l’adozione di misure preventive da adottare durante la permanenza in paesi dove sono presenti questi tipi di malattie per evitarne il contagio: indossare abiti di colore chiaro con maniche lunghe e pantaloni lunghi, evitare l’uso di profumi che tirano gli insetti, applicare sulla pelle esposta di giorni di notte prodotti repellenti per gli insetti. Bisogna ripetere l’applicazione in caso di sudorazione intensa ogni due o tre ore, ricordiamo che i repellenti possono essere spruzzati direttamente sugli abiti. Inoltre consigliamo di alloggiare in stanze dotate di condizionamento d’aria o in mancanza di questo di zanzariera alle finestre, usare zanzariere sopra il letto, spruzzare insetticidi a base di Peritrina. In caso di stati febbrili non assumere aspirina o prodotti derivati senza aver prima consultato un medico”, conclude la dottoressa Frumento.

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Il Vostro Giornale

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