Viabilità, Traversi e Mesmaeker (M5s): “Chiarezza sui problemi strutturali dell’elicoidale”
- Postato il 5 novembre 2025
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- Di Genova24
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Genova. “A poco più di un anno dall’inaugurazione, un’infrastruttura costata milioni di euro e presentata come soluzione ai problemi del nodo di San Benigno sta già creando disagi, rallentamenti e rischi per la sicurezza. È inaccettabile che un’opera così recente presenti criticità tali da imporre la riduzione del traffico e il divieto ai mezzi pesanti. Serve un intervento urgente per garantire una piena funzionalità”.
Così Roberto Traversi, deputato M5S e già sottosegretario al MIT con il secondo Governo Conte, intervenendo sul caso del ponte elicoidale inaugurato a gennaio del 2024 e già oggetto di pesanti limitazioni al traffico a causa di criticità strutturali, e annunciando di aver presentato un’interrogazione a risposta scritta al Ministro competente per chiedere chiarimenti sulle anomalie riscontrate e sui tempi di ripristino dell’opera.
“Le ispezioni – informa il pentastellato – hanno evidenziato problemi strutturali che hanno portato alla riduzione delle corsie da tre a due, al limite di 30 km/h, al divieto di transito per i veicoli oltre le 3,5 tonnellate e alla chiusura di alcune rampe di collegamento da via di Francia e via Cantore. Le limitazioni, valide fino a fine aprile 2026, stanno causando gravi ripercussioni sul traffico cittadino e regionale, con code, ritardi e disagi per migliaia di pendolari. Chiediamo al Ministro di sollecitare ASPI e l’Autorità Portuale a intervenire rapidamente e in modo risolutivo, di verificare eventuali responsabilità tecniche e amministrative e di rendere pubblici i dati tecnici e i tempi di riapertura completa”.
Le criticità erano state anticipate la settimana scorsa dal capogruppo del M5S Genova Marco Mesmaeker, secondo cui ASPI non ha ancora comunicato ufficialmente le cause della chiusura. “Nel gennaio 2024 – ricorda – l’ex sindaco Bucci e l’ex presidente della Regione Toti inauguravano in pompa magna il nuovo, costosissimo snodo di San Benigno. Dopo un anno e mezzo ASPI, che ha in concessione questo importantissimo nodo viario, ha dovuto chiudere e limitare il traffico. È assurdo che a oggi non ci siano ancora dati ufficiali sulle criticità e sulle tempistiche di ripristino. Genova non può essere ancora una volta ostaggio di Autostrade per l’Italia”.
“Siamo di fronte – conclude Traversi – a un caso emblematico di mala gestione delle opere pubbliche. È necessario accertare se ci siano state carenze progettuali o errori realizzativi che configurino un possibile danno erariale”.