Via libera alle opere del fondo strategico, Bucci: “Disponibili 104 milioni”. Le opposizioni: “Poca trasparenza”

  • Postato il 1 luglio 2025
  • Politica
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Consiglio Regionale Aula

Genova. Via libera in Regione al programma triennale 2025-2027 degli interventi infrastrutturali finanziati attraverso il fondo strategico regionale. “In totale abbiamo circa 104 milioni che saranno distribuiti”, annuncia il presidente Marco Bucci. Polemiche da parte dell’opposizione che ha criticato le modalità di assegnazione dei fondi, l’assenza di visione complessiva e la mancanza di chiarezza sulle cifre. “Polemica assolutamente sterile”, replica il governatore.

Si tratta di una serie di opere gestite direttamente dalla giunta in diversi ambiti: risanamento idrogeologico, bonifiche e riqualificazione ambientale e paesaggistica, risanamento della qualità dell’aria, riqualificazione del territorio e dei centri urbani, interventi sulle infrastrutture ed opere pubbliche, turismo, innovazione, formazione, ricapitalizzazioni di società in house della Regione operanti nel settore delle opere pubbliche, difesa della costa, tutela, valorizzazione e promozione delle aree protette regionali, terrestri e marine, e delle zone speciali di conservazione (Zsc) e zone di protezione speciale (Zps), transizione ecologica, energie rinnovabili ed efficienza energetica.

Una quota pari almeno al 20% delle risorse totali sarà riservata ad interventi e progetti presentati dai Comuni con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti e ai Comuni nelle aree interne.

“Il piano presentato dalla giunta è poco trasparente – accusa il Pd -: non si capisce quanti milioni sono disponibili, quanti sono stati vincolati e quanti sono da allocare, soprattutto non è chiaro quali criteri siano stati utilizzati per stabilire la necessità di alcuni interventi e non altri. Ci siamo abituati, il fondo strategico regionale è diventato un bancomat nelle mani della giunta, che lo usa per finanziare interventi scelti con criteri poco trasparenti, spesso sulla base di rapporti diretti con alcuni Comuni e non con una visione regionale. La testimonianza sta nella distribuzione dei fondi, che premia enormemente il Ponente della regione a discapito soprattutto della città metropolitana di Genova e della provincia della Spezia”.

“Da strumento di coesione il fondo si trasforma in un elemento di disparità, almeno sulla carta perché mancando i cronoprogrammi e i dettagli finanziari delle opere non è nemmeno detto che si riesca ad attuare quanto previsto – proseguono i dem -. Noi da tempo avanziamo alcune proposte: bandi pubblici e selezione trasparente dei progetti, sulla base di criteri oggettivi, di qualità progettuale, impatto territoriale e capacità di fare rete tra Comuni; un’attenzione reale e vincolante all’entroterra e ai piccoli Comuni, dove almeno il 20% delle risorse, come previsto dalla normativa, deve essere destinato a Comuni sotto i 5mila abitanti e aree interne, non per gentile concessione della giunta ma come diritto garantito; un vero processo di programmazione triennale, in cui la giunta discuta in aula con il Consiglio le priorità strategiche per i prossimi tre anni e non un passaggio meramente ratificativo su un elenco già chiuso e cucinato altrove; un cronoprogramma allegato a ogni intervento, che indichi tempi, fasi, soggetti attuatori e coperture finanziarie. Bisogna smettere con gli annunci vuoti: la Liguria ha bisogno di una crescita che sia giusta, equilibrata, e ben governata. Non di liste marchette mascherate da piani triennali”.

“Ci chiediamo a cosa serva la Regione e siamo sconcertati dalla mancanza totale di visione, obiettivi e strategie complessive sul futuro della Liguria – continua Selena Candia, capogruppo di Avs -. Il presidente Bucci ha affermato che la lista dei progetti finanziati dalla Regione con il fondo strategico europeo dipende solo dalla cantierabilità dei progetti presentati dai comuni. Questo significa che la Regione non ha obiettivi e priorità, le va bene tutto basta che ci sia il progetto esecutivo. È previsto inoltre un impegno esiguo per la difesa del suolo, praticamente nullo per i giovani, per il welfare sociale, per il lavoro. Bucci preferisce il ruolo da commissario alle opere piuttosto che di guida politica della nostra Regione”.

“Difficile trovare parole adeguate a descrivere l’imbarazzo provato questa mattina in Consiglio regionale quando la maggioranza ha illustrato il suo indifendibile fondo strategico regionale per il triennio 2025-2027 – aggiunge Stefano Giordano del M5s -. Intanto, davvero curioso che la destra abbia sentito la necessità di difendersi e autoassolversi: secondo la maggioranza, infatti, l’assegnazione dei fondi non terrebbe conto dell’appartenenza politica di un’amministrazione. Excusatio non petita, avrebbero chiosato gli antichi. Al netto di quanto possiamo pensare noi di una politica miserabile che premia gli amici e lascia indietro gli altri, il documento portato in Consiglio regionale è poco più di una lista della spesa priva di visione. È sempre possibile fare di più e meglio, ma in questo caso sarebbe stato facilissimo se solo la destra, sentiti tutti i sindaci della Liguria, si fosse prima confrontata con i territori per una corretta pianificazione. Se ci fosse stato quel confronto, oggi avremmo discusso ad esempio di un capitolo importante che invece è stato del tutto ignorato: l’ambiente e la sicurezza del territorio. Purtroppo, leggendo le proposte pervenute dagli assessori competenti, la destra certifica quanto i cittadini sostengono da anni, tant’è che cresce il numero di chi diserta le urne: chi vince le elezioni favorisce una parte a discapito di un’altra. Morale: non è cambiato nulla. Chi comanda insiste con la strategia del non ascolto. Per queste ragioni, abbiamo espresso voto contrario”.

“La legge prevede che una certa percentuale sia per lo sviluppo economico, una certa percentuale per l’edilizia, una certa percentuale per i trasporti, quindi c’è la visione strategica a monte di queste cose – interviene Bucci -. Io pensavo che fossero già tutte quante ben conosciute. Il fatto importante è che ci sono tanti soldi e come al solito è importante il progetto esecutivo o un progetto integrato perché si possa andare in gara il giorno dopo. Le cifre? Ci sarà un allegato”.

Stride ancora il rumore delle unghie dei consiglieri di centrosinistra arrampicati sugli specchi per cercare di giustificare il loro no ad un provvedimento che prevede fondi anche a comuni di centrosinistra – controbatte Matteo Campora, capogruppo di Vince Liguria-Noi Moderati -. Ed è davvero un peccato che i consiglieri non abbiano sostenuto questo provvedimento, che porterà soldi in tutta la Liguria solo grazie al voto della maggioranza. Il fondo strategico regionale rappresenta il risultato di un ampio ascolto delle esigenze del territorio, mirato alla realizzazione di opere che interessano tutti i comuni liguri. I benefici derivanti da questo provvedimento sono numerosi: si tratta di investimenti concreti, destinati in modo trasversale a comuni di diverse parte politiche, da destra a sinistra indistintamente e frutto di un dialogo attento con i rappresentanti locali. Abbiamo l’intenzione di supportare quei sindaci che hanno progetti esecutivi e si adoperano per il bene del loro territorio, mettendo in campo progetti e opere significative per le loro comunità”.

“Oggi ritengo sia una giornata importante: con l’approvazione di questo documento saranno tanti i comuni, di centrodestra e centrosinistra, a beneficiare del piano strategico regionale – gli fa eco Giovanni Boitano, riferimento di Orgoglio Liguria -. Si tratta di uno strumento fondamentale che il territorio si aspettava da anni e che va, in particolare, ad intervenire su diversi settori sofferenti da anni. Con i finanziamenti, ad esempio, si potrà intervenire sull’edilizia residenziale pubblica, in Liguria, che necessita di ristrutturazioni. Di queste risorse potranno beneficiare anche i piccoli e medi comuni della costa e dell’entroterra che potranno dare, così, risposte alle loro necessità ad esempio su viabilità e dissesto idrogeologico. È importante sottolineare che i comuni che riceveranno finanziamenti, di cui tanti come già detto, sono di centrosinistra, lo faranno solo grazie al voto di maggioranza perché l’opposizione ha espresso voto contrario”.

Autore
Genova24

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