“Vi svelo una cosa che la Wada non ha detto: ha controllato i test fatti da Sinner in un anno”: così ha escluso il doping con microdosaggi
- Postato il 19 febbraio 2025
- Tennis
- Di Il Fatto Quotidiano
- 5 Visualizzazioni

“Wada ha condotto una significativa indagine dal punto di vista scientifico, non solo sui fatti. C’è stata una versione dei questi assolutamente comprovata dall’inizio alla fine. Quello che è successo è molto chiaro. Ma anche dal punto di vista scientifico c’è stata un’investigazione“. Il consigliere generale dell’Agenzia Mondiale Antidoping, Ross Wenzel, è tornato sul caso Clostebol in un’intervista concessa a Sky UK dopo quella di ieri alla Bbc in cui aveva definito la vicenda riguardante Jannik Sinner “lontana un milione di miglia dal doping“.
“Wada ha consultato diversi esperti con lo stesso risultato. Le due positività del marzo 2024 semplicemente non sono compatibili con il doping intenzionale, nemmeno attraverso micro dosaggi”, ha affermato Wenzel. È un dettaglio fondamentale, perché smonta anche l’ultima accusa rimasta in piedi contro Sinner: la remotissima possibilità che dietro la contaminazione involontaria si nascondesse una non meglio precisata pratica di doping attraverso micro dosaggi di sostanze proibite.
Wenzel svela un dettaglio cruciale e finora inedito: “Posso aggiungere una cosa, che non è stata ancora dichiarata ufficialmente dalla Wada, ma che credo sia importante dire per la prima volta. Sono stati controllati tutti i campioni dei test sostenuti da Sinner nei 12 mesi precedenti alle due positività del marzo dello scorso anno. Lo scopo era cercare ogni indizio simile, ogni possibile traccia della sostanza incriminata in tutti i campioni. La risposta da parte di tutti i laboratori su un numero così grande di campioni è stata che non è stato trovato nulla“, ha dichiarato il consigliere.
Il caso di Sinner è stato quindi scandagliato in profondità alla ricerca di qualsiasi possibile anomalia. Ma il tennista altoatesino ne è uscito pulito: “Qualsiasi cosa la gente possa pensare di questo fatto, è chiaro che questo non è un caso di doping o di comportamento scorretto. Penso che sia necessario capirlo bene”. Infine, sull’accordo raggiunto col tennista basato su una sospensione temporanea valida per 3 mesi: “Sono una sanzione giusta e corretta in questo caso. La possibilità di arrivare a un accordo in ogni fase del procedimento è qualcosa che è chiaramente stabilito dalle regole. Wada lo ha fatto in altri 67 casi da quando l’articolo che prevede i patteggiamenti è entrato in vigore quattro anni fa con il codice del 2021. Abbiamo pensato che fosse il modo giusto per risolvere questo caso. È stato, direi, un caso esemplare di accordo tra le parti”.
L'articolo “Vi svelo una cosa che la Wada non ha detto: ha controllato i test fatti da Sinner in un anno”: così ha escluso il doping con microdosaggi proviene da Il Fatto Quotidiano.