“Non toglieremo nemmeno un euro alle priorità del governo e dei cittadini italiani e non riteniamo necessario ricorrere alla clausola di salvaguardia”, ha affermato la premier italiana Giorgia Meloni, sottolineando che l’Alleanza è unita e determinata a rafforzarsi. “Il sostegno all’Ucraina è totale da parte di tutti i Paesi membri. La Spagna ha firmato lo stesso documento che abbiamo sottoscritto noi”. Riguardo alla proposta di un esercito europeo, Meloni ha precisato: “Siamo nella Nato, che è costituita da eserciti nazionali. Una duplicazione delle forze non avrebbe senso”. Inoltre, Meloni ha riferito di aver detto a Donald Trump e agli altri leader presenti che “la stessa determinazione mostrata nella gestione della crisi tra Israele e Iran dovrebbe essere applicata anche per ottenere cessate il fuoco in due altri conflitti cruciali: quello in Ucraina e quello a Gaza”.
Vertice Nato, 5% del Pil per la difesa entro il 2035: la Russia è una minaccia per l’Europa
- Postato il 25 giugno 2025
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- Di Forbes Italia
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I Paesi membri della Nato hanno votato a favore di un significativo aumento della spesa per la difesa, impegnandosi a portarla al 5% del proprio Prodotto interno lordo (Pil) entro il 2035. Questa decisione è arrivata in un contesto di crescenti pressioni da parte del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che da tempo sollecita gli alleati europei a contribuire in maniera più equa agli oneri della sicurezza collettiva. L’iniziativa riflette una rinnovata attenzione alle minacce globali e regionali, in particolare in seguito all’aggressione russa contro l’Ucraina e al deteriorarsi del contesto geopolitico internazionale.
La soglia del 5% rappresenta più del doppio dell’attuale target fissato al 2%. L’accordo è stato ufficialmente annunciato durante la riunione generale della Nato tenutasi all’Aia, nei Paesi Bassi.
Fatti chiave
- La Nato si è impegnata ad aumentare la spesa per la difesa durante un vertice tenutosi mercoledì nei Paesi Bassi e ha definito la Russia una “minaccia a lungo termine” per l’Europa.
- “Ho chiesto loro di salire al 5% per diversi anni, e stanno salendo al 5%”, ha detto Trump ai giornalisti. “Dal 2%, e molte persone non hanno nemmeno pagato il 2%. Quindi penso che sarà una notizia molto importante”.
- La formulazione della dichiarazione di mercoledì implica che non tutti i membri della Nato sono d’accordo con l’aumento della spesa del 5%. La Spagna ha rilasciato una dichiarazione indicando che “non tutti gli alleati” erano vincolati all’obiettivo, come riporta il New York Times.
- “Siamo con loro fino in fondo”, ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ai giornalisti presenti al vertice, poco prima di una conferenza stampa programmata.
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La Spagna
La Spagna è stata esentata dall’obbligo di aumentare la spesa militare al 5% del PIL, mantenendo quindi il proprio attuale livello di investimento in difesa, pari a circa il 2%. Il premier spagnolo Pedro Sánchez ha definito la proposta di innalzamento “irragionevole” e “controproducente”, sottolineando come essa risulti incompatibile con la situazione finanziaria e le priorità economiche del Paese.
Meloni: “Non toglieremo fondi alle priorità dei cittadini”
L’articolo Vertice Nato, 5% del Pil per la difesa entro il 2035: la Russia è una minaccia per l’Europa è tratto da Forbes Italia.