Verso Marte su un taxi-asteroide

  • Postato il 2 novembre 2024
  • Di Focus.it
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La Terra è circondata da oltre 35.000 asteroidi near-Earth (NEA), che spesso conquistano gli onori della cronaca perché costituiscono, in alcuni rari casi, una potenziale minaccia per il nostro pianeta. E se oltre a temere questi oggetti celesti, imparassimo a sfruttarne il potenziale?. In uno studio scientifico decisamente visionario, due scienziati hanno immaginato di usare gli asteroidi che regolarmente transitano vicino alla Terra, a Venere e a Marte come taxi celesti per farci trasportare su questi pianeti vicini del Sistema Solare. Gli astronauti del futuro potrebbero approfittare della velocità degli asteroidi near-Earth per farsi dare un passaggio nelle missioni interplanetarie, magari sfruttando le rocce di cui sono fatti come riparo dalle radiazioni cosmiche. La proposta è al centro di un articolo scientifico apparso in pre-print su arXiv.. I candidati ideali. Arsenii Kasianchuk e Volodymyr Reshetnyk della Taras Shevchenko National University di Kiev, Ucraina, hanno passato in rassegna circa 35.000 asteroidi vicini all'orbita terrestre, in cerca di quelli che potrebbero essere sfruttati per eventuali missioni spaziali da qui al 2120. Criteri fondamentali per la selezione erano una certa vicinanza a Terra, Marte o Venere per poter immaginare di atterrarvici sopra, e spazio sufficiente a ospitare una navicella spaziale. La lista finale comprendeva 120 asteroidi, alcuni dei quali visitatori regolari dei tre pianeti con flyby ogni 2 o 3 anni, altri con passaggi un po' meno frequenti.. Allontanarsi dalla linea gialla. I due scienziati si sono spinti a immaginare di usare gli asteroidi come treni, sui quali saltar su per prendere un passaggio fino a Marte o fino a Venere e poi atterrare a destinazione con la propria nave spaziale, dopo circa 180 giorni di viaggio. Al ritorno, bisognerebbe aspettare il flyby di un altro asteroide per compiere il viaggio a ritroso. I massi celesti potrebbero addirittura servire ad accorpare due missioni interplanetarie in un unico, epico viaggio. Per esempio, un asteroide passerà dalla Terra a Venere e poi a Marte nel 2079, e un altro compirà il percorso inverso nel 2080: un'opportunità per visitare due pianeti in un'unica missione. Facile, no?. Prova a prendermi. Solo sulla carta: come ha spiegato al New Scientist Colin Snodgrass, Professore di Astronomia Planetaria all'Università di Edimburgo (Scozia, Regno Unito), l'analisi sottovaluta alcuni problemi pratici. A partire dalla velocità: allinearsi a quella di asteroidi che sfrecciano a velocità di 30 km al secondo (circa 108.000 km orari) richiederebbe una quantità esorbitante di carburante. Anche scavare un tunnel (come quelli lunari) capace di alloggiare un veicolo spaziale nel mezzo di un asteroide sarebbe una sfida tecnologica ai limiti delle possibilità umane, compito che comunque andrebbe svolto in anticipo. Magari inviando una sonda sull'asteroide-target prima dello sbarco dell'equipaggio, in modo che possa perforare la roccia e ricavare un riparo sfruttabile in seguito.. Le ferrovie del Sistema. Dal canto loro, gli autori dello studio si augurano che la scoperta di sempre nuovi asteroidi near-Earth nei prossimi anni possa allungare la lista dei papabili candidati a traghettare i futuri coloni umani di altri pianeti da un punto all'altro del Sistema Solare..
Autore
Focus.it

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