Versace: Donatella firma l’ultima campagna come direttrice creativa

La campagna autunno-inverno 2025 di Versace, l’ultima firmata da Donatella Versace in veste di direttrice creativa, è un manifesto visivo potente che intreccia memoria, identità e visione. Scattata da Mert & Marcus, la campagna riunisce una costellazione di top model che incarnano l’essenza del brand: Claudia Schiffer, Kate Moss, Kristen McMenamy, Amber Valletta, Natasha Poly, Saskia de Brauw, Liu Wen, Mica Argañaraz, Anok Yai, Mila Van Eeten e Jacqui Hooper. 

A emergere è una coralità di volti, epoche e stili che si incontrano sotto la cifra della libertà espressiva e della fedeltà a se stessi. «Siate voi stessi. Abbiate fiducia in chi siete. Infrangete le regole», scrive Donatella, trasformando la campagna in una dichiarazione poetica e politica.

L’ultima campagna di Donatella Versace

Con questa campagna, Donatella Versace saluta ufficialmente il suo ruolo di direttore creativo, assumendo quello di chief brand ambassador della maison. Versace è ora parte del Gruppo Prada a seguito dell’acquisizione avvenuta nell’aprile 2025. È la fine di un’era iniziata nel 1997, quando Donatella raccolse l’eredità del fratello Gianni, trasformando Versace in un simbolo globale di femminilità audace e glamour viscerale. Il passaggio sotto l’egida di Prada promette di inaugurare una nuova fase creativa, ma questa campagna segna il passaggio di testimone in modo intimo e visionario, sottolineando la continuità emotiva del marchio.

Il ritorno delle muse, tra passato e presente

Già nel 2017, in occasione del ventesimo anniversario della morte di Gianni Versace, Donatella aveva voluto celebrare l’eredità del fratello riportando in passerella le muse iconiche degli anni d’oro: Naomi Campbell, Claudia Schiffer, Carla Bruni, Cindy Crawford e Helena Christensen. Una sfilata divenuta storica, simbolo della capacità della maison di fondere emozione e spettacolo, ricordo e celebrazione. Anche nella campagna 2025, il gesto di chiamare a raccolta le top model di ieri e di oggi evoca quell’omaggio e lo proietta nel futuro, trasformando ogni immagine in un atto di gratitudine e affermazione.