Venezia, attivisti pro Pal protestano e interrompono un incontro di Sinistra per Israele all’università. Fiano: “Scioccato”
- Postato il 27 ottobre 2025
- Cronaca
- Di Il Fatto Quotidiano
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Un gruppo di attivisti pro Pal ha interrotto per protesta un dibattito sulle prospettive di pace in Medioriente nell’Università di Ca’ Foscari a Venezia. All’evento iniziato poco dopo le 17, con ospiti il presidente di Sinistra per Israele – Due Popoli due Stati Emanuele Fiano e Antonio Calò presidente di Ve.Ri.Pa, alcuni studenti con uno striscione contro i sionisti nelle università si sono messi a intonare slogan critici verso le posizioni dell’incontro.
“Ho provato in tutti i modi a continuare ma hanno continuato a parlare e a dire su di me falsità“, ha riferito Fiano. Gli attivisti – un gruppo di studenti della Sinistra giovanile – gridavano “fuori i sionisti dall’università”. “Sono scioccato da quanto accaduto”, ha aggiunto l’ex parlamentare: “Impedire a una persona di parlare è fascismo. L’ultima volta che hanno espulso un Fiano da un luogo di studio è stato nel ’38, con mio padre. Noi eravamo lì a parlare di pace tra due popoli, di ingiustizie, di dolori, di violenza e di pace. Chi non vuol sentire parlare di queste cose la pace non la vuole”, ha concluso.
L’incontro era stato organizzato dall’associazione “Futura” in collaborazione con la Fondazione Venezia per la ricerca sulla pace. “Assieme ad alcuni studenti – ha detto Fiano – si doveva svolgere un dibattito sulle prospettive di pace in Medioriente nella logica dei ‘due popoli due stati‘. Nei giorni scorsi il ‘Fronte gioventù comunista’ aveva annunciato una manifestazione“. “Si tratta dell’ennesimo episodio di violenza politica su danni proprio di chi da sempre è impegnato per la pace e la risoluzione del conflitto in Medioriente”, si legge in una nota di Sinistra per Israele.
Un fatto che ha provato la reazione del mondo politico. Il presidente del Senato Ignazio La Russa esprime la sua solidarietà a Fiano. Ma la seconda carica dello Stato, in un post su Facebook, tiene a sottolineare “che almeno in questo caso citare il fascismo come principio guida per i pro Pal è un po’ azzardato. Forse – ha aggiunto La Russa – riservare al fascismo le indubbie colpe storiche verso gli ebrei italiani e chiamare invece col loro nome le idee che ispirano oggi i proPal sarebbe più onesto e opportuno”.
Di colpo “al cuore la democrazia” parla la ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini: “Zittire qualcuno significa spegnere una parte di quella libertà che appartiene a tutti”. Per il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei Deputati, Galeazzo Bignami: “Ciò che è accaduto oggi all’Università Cà Foscari rappresenta un fatto di inaudita gravità. Impedire a Emanuele Fiano di esprimere le proprie idee in un confronto dedicato alla pace significa colpire al cuore la libertà accademica e il principio stesso del dialogo democratico”. “Questi estremisti dimostrano ancora una volta di preferire metodi violenti e oscurantisti alle regole della democrazia e del confronto”, scrive su X il vicepresidente del Senato e senatore della Lega, Gian Marco Centinaio. Per il deputato Pd Piero Fassino quanto accaduto “è un atto intollerabile, figlio dei pregiudizi e del fanatismo di chi, invocando la democrazia, ricorre a metodi squadristi per imporre parole d’ordine e visioni del tutto opposte a valori di pace e giustizia”. “Solidarietà e un abbraccio a Lele Fiano da parte mia e di tutta la comunità di Azione, oggi bersaglio di intolleranza e di un’inaccettabile prevaricazione”, afferma il leader di Azione Carlo Calenda.
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