Vasseur svela la chiave del 2026: "Vincerà chi capirà come sviluppare la vettura. Leclerc e Hamilton sono carichi"

  • Postato il 19 dicembre 2025
  • Di Virgilio.it
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A chi insinua che il Natale della Ferrari sia “mesto e asettico” (il riferimento è alle poche parole e al brindisi mancato al pranzo di Natale della scuderia di Maranello), Frederic Vasseur non se la sente di rispondere per le rime. Attende che sia il cronometro a fare il suo corso, auspicando che il 2026 sia davvero l’anno della rinascita e della rivoluzione (in senso buono). “Non sappiamo davvero a che punto siano i nostri avversari, lo scopriremo solo nei primi test in Bahrain”. Eppure una volta tanto, seduti al tavolo aspettando tra una portata e l’altra, l’aria era quella di chi sente che qualcosa sta per succedere. Un qualcosa che i tifosi della Rossa attendono da 18 anni, dall’ultimo mondiale vinto da Raikkonen nel 2007.

Chi ben comincia… potrebbe non far festa alla fine

Vasseur nei mesi scorsi è stato il grande imputato. Perché prendere Hamilton e fargli fare la prima stagione in carriera senza podi (quando Leclerc c’è salito 7 volte) è una diabolica contraddizione. Ma il 2026 è un capitolo nuovo e Fred è pronto a fare la sua parte. “Intanto partiremo col budget cap, che in qualche modo rivoluzionerà anche gli sviluppi delle vetture a stagione in corso. Se un team inizia a introdurre 4-5 aggiornamenti nelle prime gare vuol dire che vedrà esaurito il suo budget di sviluppo per metà o forse più già agli albori del campionati. Sarà importante valutare bene i passi da fare e come farli, cercando di essere veloci da subito. Ma chi sarà davanti a tutti a Melbourne, non è detto che lo sarà ancora nell’ultima parte del mondiale”.

Fiducia cieca nel lavoro della squadra, con gli ingegneri da tempo al lavoro sulla nuova vettura dettata dai regolamenti 2026. Sappiamo dove dovevamo andare a migliorare e in quali aree cercare di fare uno step di crescita importante. Dobbiamo ripartire dalle cose che hanno funzionato: buoni pit stop, strategie di gara, affidabilità… certo, aver interrotto presto lo sviluppo della SF-25 ha prodotto un finale di stagione anonimo, ma l’avevamo messo in conto. E credo che esserci concentrati sulla vettura per l’anno prossimo alla lunga pagherà dividendi, anche se l’impatto psicologico sui piloti è stato rilevante. Nulla però che non avessimo messo in preventivo”.

La rivoluzione che piace a Fred: “Sarà tutto nuovo”

Vasseur ha concesso una lunga intervista a Carlo Vanzini, il commentatore di Sky Sport al quale ha regalato una maglia autografata da tutto il team (Lo aiuterà nella sua battaglia, gli siamo tutti vicini”), e ha ribadito un concetto che pure è comune a tutti i team: “Il 2026 è una grande opportunità, per tutti. Ma si riparte da zero, che è la cosa più importante. Nuovo telaio, nuovo motore, nuove batterie, nuove gomme, nuova benzina, nuovo regolamento.

È una rivoluzione epocale e dovremo farci trovare pronti, soprattutto nell’essere rapidi nel saper come sviluppare la vettura nel corso della stagione. Sarà questa la chiave di volta per riuscire a stare davanti a tutte. Quest’anno, quando eravamo dietro di parecchi decimi dalla McLaren e dopo la squalifica in Cina, abbiamo capito che non aveva senso concentrarsi su qualcosa che non ci avrebbe portato dove volevamo. Stavolta sarà diverso, perché gli sviluppi di riveleranno determinanti”.

Fiducia nei piloti: “Hamilton ha portato sempre positività”

La Ferrari ripartirà da Leclerc (che pure ha cominciato a guardarsi intorno) e Hamilton, reduce da un’annata che definire orribile è poco. “Lewis nei momenti più duri ha sempre cercato di trovare soluzioni, parlando molto con la squadra e cercando un confronto. Ha portato positività anche nelle difficoltà, e di questo gliene siamo grati. Il cambiamento per lui è stato enorme e forse lo abbiamo sottostimato, quindi sappiamo che c’è da migliorare nel nostro rapporto di collaborazione e crescita. Leclerc ha vissuto a sua volta una stagione complicata, ma lui è in Ferrari da 7 stagioni, quindi conoscere certi meccanismi lo ha aiutato”.

Proprio le parole del monegasco pronunciate dopo il GP di Abu Dhabi (dove ha definito il 2026 l’anno dell’ora o mai più) diventano il pretesto per provare ad alzare l’asticella. Dopo una gara si dicono tante cose a caldo, ma noi sappiamo cosa dobbiamo fare per tornare al vertice”. Poche vacanze da qui a marzo, e qualche spruzzata di più di champagne sotto al podio: migliore visione di questa, ad oggi, proprio non può esserci.

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Virgilio.it

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