Vannacci sul matriarcato e Feltri sulle donne in fuga ospitate a casa sua “se bone”, le parole sono macigni anche per i “politicamente scorretti”
- Postato il 27 maggio 2025
- Politica
- Di Blitz
- 1 Visualizzazioni

Ci sono due episodi avvenuti in queste ore che fanno discutere. Il primo è Vannacci che, nel commentare la donna uccisa a Napoli dalla sua ex compagna, ha scritto sui social: “Quando un uomo uccide una donna qualcuno lo vorrebbe chiamare femminicidio e si tira in ballo la mascolinità tossica. Ma quando una donna uccide una donna a causa di una relazione sentimentale (per così dire) come mai nessuno fa paragoni e promuove l’espressione di femminilità tossica e il matriarcato?“.
Il secondo episodio è Vittorio Feltri che, ospite della trasmissione di Chiambretti su Rai Tre, se n’è uscito dicendo: “Le donne vittime di violenza possono venire a casa mia. Se sono bone“.
Vannacci e Feltri sono due campioni del “politicamente scorretto”, due personaggi da sempre interessati a provocare. Qualcuno minimizzerà quindi che le loro parole non sono altro che un proseguo di quanto accaduto in passato. Qualcun altro dirà invece che sono state dette soltanto (specialmente quelle di Vannacci) per colpire l’ideologia woke, una delle ossessioni della destra attuale, che vede la società permeata da strutture di potere che in una certa maniera perpetuano l’oppressione e le disuguaglianze.
Le parole hanno tuttavia un peso. Minimizzare la violenza sulle donne e il peso del femminicidio, o sminuire le donne in base alla loro bellezza che conta anche quando sono in evidente difficoltà come chi fugge da un partner violento, appaiono essere dei veri e propri macigni.
Qualcuno, dopo aver ascoltato queste parole, potrebbe sentirsi legittimato a compiere atti violenti pensando che poi in fondo non sono così gravi. E un giornalista e un parlamentare europeo queste cose dovrebbero saperle.
L'articolo Vannacci sul matriarcato e Feltri sulle donne in fuga ospitate a casa sua “se bone”, le parole sono macigni anche per i “politicamente scorretti” proviene da Blitz quotidiano.