Val d’Orcia, mille abitanti e un bosco. Qui (a Radicofani) nasce uno dei più sorprendenti festival di libri d’Italia

  • Postato il 3 luglio 2025
  • Libri E Arte
  • Di Il Fatto Quotidiano
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In un borgo di neppure mille abitanti, senza librerie né università a portata di mano, è nato il più grande festival di libri fuori dalle grandi città. Siamo a Radicofani, Val d’Orcia, in provincia di Siena, dove da sette anni La Posta Letteraria porta nel Bosco Isabella le voci più autorevoli del giornalismo, della letteratura e della saggistica. Nel 2018 un gruppo di giovani del borgo fonda l’associazione Pyramid. Nessuna nostalgia, nessuna etichetta da animatori territoriali. Pyramid nasce per costruire una proposta solida, accessibile, libera. Fondata su qualità, responsabilità e il piacere dello stare insieme.

Nell’estate del 2019 arriva la prima edizione de La Posta Letteraria. Il nome richiama la storica stazione di posta medicea del luogo, voluta nel 1584 da Ferdinando I de’ Medici lungo la Via Francigena, che per secoli accolse viaggiatori illustri come Mozart, Casanova, Dickens, Goethe e Stendhal. Il festival si svolge solitamente il primo o il secondo fine settimana di luglio nel Bosco Isabella, un giardino romantico-esoterico di inizio Novecento ideato dalla famiglia Luchini. A progettarlo furono Odoardo Luchini, garibaldino nella terza guerra di indipendenza e poi deputato e senatore del Regno, e la figlia Matilde, figura colta e anticonvenzionale, legata alla corrente pittorica dei Macchiaioli e maestra del giovane Gino Severini, che proprio a Radicofani iniziò a dipingere prima di diventare uno dei padri del Futurismo.

Il Bosco Isabella si trova a pochi metri dal centro storico e si estende per circa 2,5 ettari. Una piccola Villa Borghese. Ma non è un parco qualsiasi. Fu concepito come luogo evocativo e simbolico, tra elementi botanici tipici dei giardini all’inglese, forme geometriche, una vastissima varietà di alberi provenienti da ogni parte del mondo, pietre squadrate, cerchi di siepi, percorsi e una grande piramide in pietra a base triangolare costruita a secco. Qui, in passato, passeggiarono Mino Maccari, Ardengo Soffici, Giorgio de Chirico, Ottone Rosai, Gabriele D’Annunzio, Curzio Malaparte, Piero Bargellini, Henry Furst.

Radicofani è un borgo vivo, con poco più di mille abitanti e una frazione, Contignano. È abitato tutto l’anno. C’è molto turismo ma la vita scorre lenta. Ogni pietra racconta secoli di storia. E, a proposito di pietra, qui si trova la celebre Fortezza di Ghino di Tacco, costruita su una rupe vulcanica di roccia basaltica a oltre 900 metri d’altitudine, che nel XIII secolo divenne la base operativa del bandito gentiluomo celebrato da Dante nel Purgatorio e da Boccaccio nel Decameron. Un personaggio realmente esistito che trasformò la rocca in simbolo di giustizia ribelle.

La Posta Letteraria non è un evento cartolina. È un festival che nasce da una visione, si nutre di ascolto e cresce con il tempo. Nessuna passerella. Ogni edizione è costruita con attenzione editoriale e rispetto del pubblico. Una comunità che ascolta, partecipa, cresce. Con gli ospiti, negli anni, si è creato un rapporto di simpatia e amicizia. Alcuni tornano. Altri restano legati al luogo e alle persone. Quest’estate il festival torna dal 5 al 6 luglio, come sempre a ingresso libero e gratuito. Il programma unisce sguardi diversi. Letteratura, giornalismo, geopolitica, arte, sport. Tra gli ospiti attesi: Gianni Barbacetto, Franco Bechis, Federico Chiara, Paolo Conti, Luigi Contu, Riccardo Cucchi, Antonio Di Bella, Lorenza Foschini, Alan Friedman, Anna Katharina Fröhlich, Carlo Genta, Maria Concetta Mattei, Enrico Mentana, Roberta Scorranese, Giuliano Turone e Marco Varvello.

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Il Fatto Quotidiano

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