Vagnozzi analizza Sinner-Alcaraz: “Dovrà impedire a Carlos di variare, quindi sarà cruciale un aspetto. Il tifo? Qui a Wimbledon è diverso”

  • Postato il 12 luglio 2025
  • Tennis
  • Di Il Fatto Quotidiano
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“Lafinale di Wimbledon è la partita che tutti sognano di giocare“. Mentre Simone Vagnozzi la vedrà dagli spalti, con meno fatica e molta sofferenza: il coach di Jannik Sinner ha parlato alla vigilia della sfida con Carlos Alcaraz che mette in palio lo Slam più prestigioso al mondo. Oggi il tecnico, affiancato da Darren Cahill, deve lavorare sul recupero fisico del numero 1 al mondo e sulla preparazione tattica della finale di domenica: “I miglioramenti ci sono stati, sta crescendo col servizio, nelle ultime due partite ha servito molto bene. Sarà cruciale domenica servire bene, prendere in mano il gioco e avere dei punti gratuiti col servizio”, ha spiegato ai microfoni di SuperTennis. Per impedire ad Alcaraz di sfruttare quel “tocco di palla” che lui stesso ammette di avere migliore rispetto a Sinner.

Un concetto, quello del servizio, che Vagnozzi ha ribadito anche in due distinte interviste con Repubblica e Corriere della Sera. Un aspetto su cui lui e Sinner hanno lavorato molto prima di Wimbledon, modificando anche l’impugnatura: “Sull’erba il servizio conta un po’ di più e si fa un po’ più fatica a difendersi”. “Solo nel match con Dimitrov è stato condizionato dalla caduta e serviva più piano, peggio. Se giochi piano, per il tuo avversario è più facile variare il gioco. Devi impedirglielo. Anche perché noi pensiamo che Alcaraz cercherà appunto di variare molto, e usare lo slice”. La velocità del servizio e dei primi colpi dello scambio da opporre alle variazioni dello spagnolo. È questa la chiave del match, secondo Vagnozzi: “Ci aspettiamo che lo spagnolo vari molto i colpi e i tagli della palla”. E ancora: “Io vedo una partita aperta, cinquanta e cinquanta, che ruoterà intorno alle percentuali del servizio, cruciali sull’erba”.

La spiegazione di coach Vagnozzi è chiara: Sinner non è uscito ridimensionato dalla sconfitta al Roland Garros. Il modo in cui è arrivata ha fatto male da un lato, ma dall’altro ha dimostrato che l’azzurro è ormai alla pari dello spagnolo anche sulla terra rossa, la superficie più congeniale al suo rivale. Sull’erba però le dinamiche cambiano ancora, la sfida nuovamente può ruotare e venire decisa da pochi punti. Su questi aspetti tattici si concentra ora l’attenzione di Sinner e del suo team. Il gomito è in continuo miglioramento, il meteo “non penso farà tanto la differenza”, dice Vagnozzi. Poi c’è l’incognita tifo, che a Parigi fu determinante per Alcaraz. “Sicuramente credo che qui a Wimbledon gli spettatori si comporteranno in maniera diversa“, risponde Vagnozzi. Che conclude: “Mi aspetto che sia meno schierato“.

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