Vaccini e Covid: le parole che mancano. Quello che l’Italia può fare per non seguire la strada pericolosa americana

  • Postato il 23 settembre 2025
  • Di Il Foglio
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Vaccini e Covid: le parole che mancano. Quello che l’Italia può fare per non seguire la strada pericolosa americana

Negli Stati Uniti, il Comitato Acip dei Cdc ha introdotto un cambiamento significativo nella strategia vaccinale anti‑Covid: la vaccinazione non è più raccomandata per tutti, né per categorie prioritarie, ma affidata unicamente alla “decisione clinica condivisa” tra cittadino e professionisti sanitari. Un approccio che, almeno sulla carta, considera il rapporto rischio-beneficio individuale, ma che di fatto rischia di abbassare pericolosamente l’attenzione pubblica su una malattia che, seppur meno aggressiva rispetto alle fasi iniziali della pandemia, continua a colpire duramente le persone più fragili. Spostare l’onere decisionale interamente sul paziente e sul medico, senza una raccomandazione pubblica chiara, potrebbe indebolire la percezione dell’importanza del vaccino e alimentare la disinformazione. Il rischio più grande è che questa scelta venga presa a modello anche in Italia, dove troppo spesso si importano tardi e male i modelli altrui, soprattutto se americani. E intanto, mentre si discute di strategie, manca l’essenziale: l’organizzazione.

A pochi giorni dall’avvio della campagna antinfluenzale (1° ottobre in molte regioni), non è ancora stata pubblicata una circolare ufficiale del ministero della Salute sulla campagna vaccinale contro il Covid. Le regioni non dispongono di informazioni né operative né logistiche: non si conoscono i tempi di consegna delle dosi aggiornate, né se saranno disponibili in tempo utile. Un paradosso: già ad agosto le regioni avevano comunicato i fabbisogni per settembre, ottobre e novembre, ma a quella richiesta non è seguita alcuna risposta concreta. L’Aifa non ha ancora autorizzato i nuovi vaccini, le dosi non sono distribuite e, di fatto, le campagne non possono partire. Eppure molte regioni sono pronte a iniziare la vaccinazione Covid in parallelo a quella antinfluenzale,  per agevolare i cittadini e aumentare l’adesione. Serve un intervento tempestivo e autorevole del ministero: la stagione influenzale è imminente, e ogni giorno di ritardo riduce la protezione per le fasce più vulnerabili.

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Autore
Il Foglio

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