Vaccinati e in “equilibrio psichico”: le regole per fare entrare al Senato i cani dei parlamentari
- Postato il 31 gennaio 2025
- Politica
- Di Il Fatto Quotidiano
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Devono appartenere a senatori in carica, a dipendenti del Senato o dei gruppi, ai collaboratori di un parlamentare e avere un “passaporto europeo” dal quale risulti che sono in regola con le vaccinazioni. In più, ci dovrà essere una “certificazione veterinaria” che attesti la salute dell’esemplare e valuti il suo comportamento relativamente anche “al suo equilibrio psichico”. Sono queste alcune delle norme attuative, in arrivo nelle prossime settimane, del regolamento approvato dai Questori il 28 dicembre scorso per consentire ai cani di senatori e dipendenti di entrare a Palazzo Madama. Si tratta di un testo di 7 articoli che autorizza l’ingresso al Senato ai cani, “restando soggetta l’ammissione di altri animali d’affezione ad una specifica autorizzazione del Collegio dei Senatori Questori“. Il proprietario dovrà anche sollevare l’Amministrazione da ogni responsabilità per i danni eventualmente causati dall’animale specificando anche se sia stata o meno stipulata una polizza assicurativa.
Nel caso in cui si abbiano più cani, si precisa che se ne potrà portare uno solo per volta, attraverso percorsi ben precisi. Sono interdetti, infatti, “l’accesso e l’uscita dal portone principale di Palazzo Madama” e “salva diversa indicazione”, anche il portone di Piazza San Luigi dei Francesi. Una volta dentro il Senato, potranno essere tenuti solo negli uffici dei proprietari “restando esclusi tutti gli altri spazi e le sale di comune frequentazione”. E se la persona che condivide la stanza con il proprietario del cane non abbia espresso la propria contrarietà. Se di piccola taglia potranno accedere al Palazzo solo in apposito “trasportino” e se grandi, invece, al guinzaglio. Non potranno essere mai lasciati incustoditi e si dovrà evitare che esplichino “i propri bisogni biologici all’interno degli uffici del Senato e negli ambienti dove è consentito il transito”. In caso contrario i proprietari dovranno provvedere “all’immediata rimozione e igienizzazione“. Se richiesto, dovranno indossare la museruola. In caso di violazione di uno di questi obblighi, il Collegio dei Questori “può disporre la sanzione della sospensione dell’autorizzazione a far accedere l’animale d’affezione, per un periodo da trenta giorni a un anno”.
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