Va in pensione l’unico medico di base ora a San Giorgio è vietato curarsi
- Postato il 26 giugno 2025
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Il Quotidiano del Sud
Va in pensione l’unico medico di base ora a San Giorgio è vietato curarsi
Va in pensione Salvatore Valerioti, unico medico di base (nonché sindaco) di San Giorgio Morgeto: in paese adesso è vietato curarsi
SAN GIORGIO MORGETO (REGGIO CALABRIA) – «È incomprensibile questa ostilità alle proroghe difronte alla grande carenza di medici che attanaglia la provincia. Proroghe che, peraltro, cesserebbero all’atto delle nomine dei nuovi incaricati».
Amarezza, rabbia e delusione sono il mix di sentimenti espressi dal primo cittadino di San Giorgio Morgeto Salvatore Valerioti che veste anche i panni dell’unico medico di famiglia di una cittadina di 3mila anime e circa 2500 assistiti, aggrappati all’unico lembo di sanità territoriale rimasto a presidiare il diritto alla salute di una comunità che, come tante nella Piana – Melicucco, Rosarno, Cinquefrondi, San Ferdinando solo per citarne alcune – sono interessate al bando per le zone carenti che ricerca ben 190 medici di medicina generale per tutta la Regione, 41 nella sola provincia di Reggio e 23 nel comprensorio che interessa la fascia tirrenica.
Un caso molto particolare quello di San Giorgio, dove le figure di sindaco e medico si fondono in un’unica persona con doppio compito di guidare i cittadini e tutelarne la salute messa a repentaglio dalla mancata concessione di una ulteriore proroga all’esercizio ambulatoriale dopo quella, a termine, del prossimo 30 giugno.
SAN GIORGIO MORGETO, IN PENSIONE L’UNICO MEDICO DI BASE DEL PAESE
Valerioti, 70 anni e medico da ben 37, avrebbe, in realtà, la possibilità di tamponare la falla dell’Asp ancora per altri 3 anni, secondo i dettami di legge, «ma, evidentemente, l’ostilità di funzionari e burocrazia non mi consentono di farlo» ha spiegato con il rammarico di chi intende combattere una battaglia per consentire «che i miei concittadini non rimangano senza medico di famiglia. Penso soprattutto ai malati anziani, oncologici e quelli fragili» ha proseguito chiedendo alla dg Lucia Di Furia, con cui ha sempre proficuamente collaborato, di considerare anche la geografia del territorio e la densità abitativa del suo Comune, borgo storico della provincia reggina.
«In verità il bando è stato attivato il 22 maggio ma, ad oggi, non ci sono evidenze di graduatorie, senza considerare i tempi tecnici per l’attivazione delle procedure e l’eventuale assegnazione dei posti» è stato il suo ragionamento chiarendo di essere assolutamente disponibile a proseguire il suo servizio fino alla nomina del successore. Per San Giorgio sarebbero previsti ben tre medici di medicina generale ma anche solo due sopperirebbero alle necessità della domanda tenendo conto che oggi ad affiancare Valerioti, dopo la cessazione del collega Oliva, è rimasto, con un secondo studio, il dottore Carpentieri che però è conteggiato tra i medici in servizio nella vicina Polistena.
LA RICHIESTA DI AIUTO AL PRESIDENTE DELLA REGIONE OCCHIUTO
Valerioti, tuttavia, non è rimasto con le mani in mano dinanzi alla comunicazione ufficiale della collocazione in quiescenza dello scorso 11 giugno chiedendo direttamente aiuto al Presidente Occhiuto, con una accorata missiva, nella quale ha evidenziato «lo stato di tensione della popolazione e tutte le situazioni di disagio e pericolo che una brusca interruzione di un pubblico servizio potrà apportare». Stessi toni usati anche nella seconda missiva trasmessa appena qualche giorno addietro al Prefetto Clara Vaccaro a cui ha chiesto – assieme al parroco, don Antonio Sorrentino che ne ha scritta una di suo pugno – «di voler mettere in atto quanto nel suo potere per supportare, col suo autorevole interessamento, la soluzione del problema».
Il rischio oggettivo è che dal primo luglio gli assistiti di San Giorgio Morgeto si ritrovino senza l’unico medico di base a cui fare riferimento per le incombenze quotidiane anche se lo stesso Valerioti ha assicurato che «non abbandonerò certo la mia comunità. Terrò aperto il mio studio e anche se non potrò più prescrivere cercherò di dare assistenza medica e consigli alla mia gente che, in questi giorni arriva disperata da me a piangere e, mi creda, non in maniera figurata».
Il Quotidiano del Sud.
Va in pensione l’unico medico di base ora a San Giorgio è vietato curarsi