Usa-Russia, in Alaska si è parlato (anche) di affari

  • Postato il 26 agosto 2025
  • Di Panorama
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Fra Stati Uniti e Russia in Alaska non si è parlato solo di Ucraina, ma anche di affari. Lo afferma l’agenzia stampa Reuters, citando fonti informate sui colloqui.

Nell’incontro di ferragosto andato in scena ad Anchorage fra Vladimir Putin e Donald Trump, le due delegazioni avrebbero infatti discusso diversi accordi energetici, presentati come incentivi da una parte per incoraggiare il Cremlino ad accettare la pace in Ucraina e dall’altra per fornire una via d’uscita a Washington per l’allentamento delle sanzioni contro la Russia.

Fra le proposte che sarebbero state messe sul tavolo, la possibilità che il gigante americano degli idrocarburi Exxon Mobil rientri nel progetto Sakhalin-1 per lo sviluppo dei giacimenti di petrolio e gas presenti nell’omonima isola.

Non a caso, con un decreto presidenziale risalente al 15 agosto (il giorno del summit con Trump), Vladimir Putin ha nuovamente permesso a investitori stranieri di prendere parte al progetto.

Nell’incontro di Anchorage sarebbe anche stata sollevata la possibilità che la Russia acquisti attrezzature statunitensi per i suoi progetti relativi all’esportazione di gas naturale liquefatto, come Arctic LNG 2, l’hub siberiano per l’estrazione e l’esportazione di gas naturale liquefatto soggetto alle sanzioni occidentali.

Trump all’attacco di Zelensky

La notizia arriva all’indomani delle dichiarazioni di Trump, che in una conferenza stampa alla Casa Bianca ha definito con ironia il Presidente ucraino come «il più grande venditore del mondo», «ogni volta che (Zelensky) se ne andava dalla Casa Bianca si portava via milioni di dollari».

Ora la musica è cambiata a detta del tycoon, adesso «gli Stati Uniti non spendono più un soldo per l’Ucraina», visto che sono gli alleati europei a comprare dagli Usa i rifornimenti da girare a Kiev.

Dichiarazioni non proprio idilliache quelle pronunciate dal Presidente americano, specie nella settimana in cui è previsto un nuovo incontro fra la delegazione americana e quella ucraina per portare avanti le negoziazioni sull’accordo di pace con la Russia.

Trump rimane in contatto anche col Presidente Putin, come detto anche ieri alla stampa americana, affermando che la conversazione «è andata bene, come sempre», senza tuttavia aggiungere altri dettagli.

Continua il lavoro per le garanzie di sicurezza

Nel frattempo, il Presidente ucraino ha pubblicato oggi su X un messaggio in cui, nell’ambito di una riunione con i vertici militari «È stata inoltre presentata una relazione sul lavoro svolto con tutti i partner della Coalizione dei volenterosi: Europa, Stati Uniti e altri partner».

Zelensky ha rimarcato come «nel corso della settimana si terranno riunioni e contatti di lavoro pertinenti. Abbiamo osservato che è necessario accelerare il ritmo dei lavori. La componente di difesa delle garanzie di sicurezza dovrà essere definita nei dettagli nel prossimo futuro».

Sulle garanzie di sicurezza, il cui peso sostanziale verrà portato dai Paesi europei, la portavoce della Commissione Europea Anita Hipper ha dichiarato: «Dovremmo conoscere a breve il risultato del lavoro dei consiglieri per la sicurezza nazionale per le garanzie di sicurezza all’Ucraina. Non ci deve essere nessuna limitazione alla cooperazione fra dell’Occidente con le forze armate di Kiev». Una posizione che la Russia ha già più volte ribadito di rifiutare categoricamente.

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Panorama

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