Usa in rosso con Ue sui beni (156 mld), ma surplus servizi (104 mld)

  • Postato il 10 febbraio 2025
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Usa in rosso con Ue sui beni (156 mld), ma surplus servizi (104 mld)

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Roma, 10 feb. (askanews) – Se con i Paesi dell’Unione europea gli Stati Uniti hanno effettivamente un consistente deficit commerciale, pari a circa 156,3 miliardi di euro in base ai dati 2023, i più recenti (verranno aggiornati a breve sul 2024), sugli scambi di servizi all’opposto gli Usa godono di un surplus quasi altrettanto rilevante: oltre 104 miliardi di euro. Lo ha sottolineato un portavoce della Commissione europea, Olof Gill, interpellato al briefing stampa di Mezzogiorno, in merito in merito alla comunicazione inviata sui dazi del 25% annunciati dall’amministrazione Trump sulle importazioni di acciaio e alluminio.

“Stiamo ancora parlando di minacce di dazi – ha rilevato – non ci è stato notificato nulla” a livello formale. Secondo Bruxelles si tratterebbe di misure prive di giustificazione, alle quali l’Ue reagirebbe “per proteggere gli interessi di imprese, lavoratori e consumatori europei rispetto a misure ingiustificate”. Il tutto mentre con i partner commerciali “questo è il tempo per la collaborazione, non per gli scontri”.

Specialmente tra Ue e Usa: “dal punto di vista della Commissione europea, come alleati di lungo termine Unione europea e Stati Uniti hanno costruito una forte partnership basata su valori condivisi e cooperazione reciproca – ha proseguito il portavoce -. I dazi metterebbero in dubbio lo spirito di cooperazione che ha definito a lungo le relazioni transatlantiche”.

Per parte sua l’Ue “beneficia del fatto di essere una delle economie più aperte del mondo, il dazio medio applicato ai beni importati nell’Unione europea è molto basso. Oltre il 70% delle importazioni entrano nell’Unione europea con dazi a zero. Tenendo presente questo, lasciatemi ribadire alcuni principi chiave: siamo contro barriere ingiustificate al libero commercio – ha detto -. Siamo pienamente a favore di un un terreno di concorrenza paritetico. E assumeremo sempre i passi necessari per proteggere i nostri interessi economici, così come per tutelare imprese, lavoratori e consumatori europei da misure ingiustificate”.

“Restiamo impegnati su un dialogo costruttivo con gli Stati Uniti e i nostri partner commerciali”. Sempre rispondendo a domande della stampa, il portavoce ha elencato le cifre chiave degli scambi Ue-Usa: “Nel 2023 gli Stati Uniti hanno esportato beni per 346 miliardi di euro all’Unione europea, mentre ne hanno importati per 502,3 miliardi. Al tempo stesso gli Stati Uniti hanno esportato servizi per 396,4 miliardi alla Ue e importato servizi dalla Ue per 292,4 miliardi. Come potete vedere – ha rimarcato – le nostre economie si completano reciprocamente piuttosto bene”.

Il portavoce non ha voluto rispondere alle varie domande ipotetiche sul come verrebbero approntate eventuali rappresaglie Ue a nuovi dazi Usa. Né, nel fornire le cifre chiave degli scambi, ha ventilato ipotesi sul fatto che queste rappresaglie possano prendere di mira gli scambi di servizi, dove gli Usa risultano marcatamente in surplus rispetto alla Ue.

“Riteniamo che nessuna delle misure potenziali delineate dall’amministrazione Usa sia giustifica”, ha invece ribadito. Precedentemente, in una comunicazione su questi temi la Commissione Ue ha avvertito che in generale, “l’imposizione di dazi sarebbe illegale e economicamente controproducente, specialmente data la profonda integrazione delle catene di approvvigionamenti tra Unione europea e Stati Uniti.
Fondamentalmente i dazi sono tasse. Imponendo dazi, gli Stati Uniti tasserebbero i propri cittadini, aumentando i costi per le imprese e alimentando l’inflazione. In più – ha avvertito Bruxelles – i dazi aumentano l’incertezza economica e minano l’efficienza e l’integrazione dei mercati globali”.

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