Usa, il “One Big Beautiful Bill” di Trump è approvato dal Congresso

  • Postato il 3 luglio 2025
  • Di Panorama
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Dopo un’estenuante maratona nella Camera dei Rappresentanti americana, iniziata mercoledì sera e terminata poco fa, il “One Big Beautiful Bill”, la legge fiscale proposta dal Presidente americano Donald Trump, è stata finalmente approvata; 218 i favorevoli e 214 contrari, fra cui 2 repubblicani. Dopo estenuanti trattative all’interno del partito Repubblicano, durate ore, il leader dei democratici alla camera bassa del Congresso, Hakeem Jeffries, ha tenuto un discorso di quasi 9 ore per rallentare ulteriormente i lavori, ottenendo tra l’altro il record di “discorso più lungo dell’era moderna”, detenuto in precedenza dal repubblicano Mike McCarthy. Ora non serve altro che la firma di Trump per rendere esecutivo il One Big Beautiful Bill

I contenuti del One Big Beautiful Bill

Il One Big Beautiful Bill rappresenta un poderoso pacchetto di leggi che fonde tagli fiscali strutturali e grandi investimenti nei settori hi-tech, finanziate in parte con riduzioni di spesa in programmi sociali. Dal punto di vista fiscale, il disegno di legge stabilizza in modo permanente le aliquote del 2017, elimina le tasse su mance e straordinari e permette la deducibilità degli interessi sui prestiti auto.

Viene inoltre estesa la “State and Local Tax deduction”, ovvero la detrazione delle tasse statali e locali dallo scaglione imponibile federale, con un nuovo tetto massimo di 40.000 dollari. Questa misura va a beneficio soprattutto dei contribuenti in Stati ad alta tassazione, come California, New York o New Jersey. Vengono inoltre introdotti incentivi per conti di risparmio familiari per ogni neonato e stanziamenti per ricerca e sviluppo.

Sul fronte della spesa, la legge prevede un aumento di 150 miliardi per la difesa, fondi per droni, cybersecurity e intelligenza artificiale. Sul tema dell’immigrazione, il provvedimento stanzia 170 miliardi di dollari, di cui oltre 46,5 miliardi destinati alla costruzione di nuovi tratti di muro lungo il confine con il Messico, inclusi muri fluviali, doppie recinzioni secondarie e barriere per i veicoli. A questa imponente opera si aggiunge un finanziamento di circa 45 miliardi per aumentare la capacità di detenzione, con l’obiettivo di ospitare fino a 100.000 persone al giorno nelle strutture della Immigration and Customs Enforcement.

I tagli alle tasse e le spese in difesa e hi-tech vengono in parte finanziati da alcuni tagli drastici: si riduce il budget di Medicaid (programma pubblico sanitario statale-federale) e SNAP (il più ampio programma federale di assistenza alimentare negli Stati Uniti) con nuove condizioni lavorative. Vengono inoltre abbattuti gli incentivi per le energie pulite derivanti dall’Inflation Reduction Act e imposti tagli al sostegno universitario.

Il lungo processo di approvazione

Il processo di approvazione è stato lungo e travagliato. Si è dovuto infatti superare le divisioni all’interno del partito Repubblicano. Il motivo principale è che la legge eleva nuovamente il tetto del debito pubblico americano (ora al 124% del Pil e in costante aumento), aggiungendo stime di deficit tra i 3 e i 3,3 trilioni nei prossimi dieci anni secondo le stime del Congressional Budget Office.

La proposta aveva superato due voti risicati, in giugno alla Camera per 215–214 e il primo luglio al Senato con 51–50 grazie al voto decisivo del Vicepresidente J.D. Vance. Dopo essere stata emendata, la legge è tornata al Congresso per ricevere l’approvazione finale. All’apertura delle votazioni procedurali per l’approvazione finale, mercoledì sera, ben 5 repubblicani avevano votato contro il Big Beautiful Bill, 2 in più dei 3 necessari per far arenare la legge, lo speaker del Congresso, Mike Johnson, ha quindi tenuto le procedure di votazioni aperte per più di 7 ore, battendo il precedente record dell’era Biden.

Mossa che però si è rivelata vincente, visto che durante la notte si sono svolti incontri a porte chiuse a Capitol Hill e alla Casa Bianca, al seguito dei quali i legislatori repubblicani hanno superato l’ultimo ostacolo procedurale necessario per iniziare il dibattito sul disegno di legge con un voto 219-213, intorno alle 3:30 del mattino.

Sono stati attimi intensi per Trump, che dai social ha tuonato: «PER I REPUBBLICANI, QUESTO DOVREBBE ESSERE UN VOTO FACILE PER IL SÌ. RIDICOLO!». Dopo il voto positivo, tuttavia il Presidente ha dichiarato: «Che grande serata è stata. Una delle leggi più importanti di sempre. Gli Stati Uniti sono di gran lunga il Paese più “caldo” del mondo!».

Ma se Donald Trump esulta per l’approvazione del One Big Beautiful Bill, non sarà invece contento il miliardario nonché ex capo del Doge, Elon Musk, i cui screzi con il Presidente sono iniziati proprio a causa della legge oggi approvata.

Autore
Panorama

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