US Open, Sinner e Alcaraz è un rischiatutto: chi vince la finale sarà numero uno al mondo | L’analisi

  • Postato il 7 settembre 2025
  • Tennis
  • Di Il Fatto Quotidiano
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Jannik Sinner contro Carlos Alcaraz, atto quindici. Questa volta in finale agli US Open. Sarà di nuovo la sfida tra i due giocatori più forti al mondo a decretare il vincitore dell’ultimo Major stagionale. È la quinta finale dell’anno tra i due, la terza consecutiva a livello Slam dopo il Roland Garros vinto dallo spagnolo e il trionfo dell’azzurro a Wimbledon. Questa volta, però, in palio c’è anche la vetta del ranking ATP, oltre al titolo americano, con il tennista iberico che in caso di vittoria può interrompere il primato in classifica dell’italiano dopo 65 settimane. “The winner takes all”, il vincitore si prende tutto, direbbero gli americani.

La finale degli US Open conferma dunque il dominio incontrastato di Sinner e Alcaraz nel circuito. Per la prima volta nell’era Open, infatti, due giocatori si affrontano in tre finali Slam nello stesso anno, ed è la prima coppia di avversari a riuscirci consecutivamente da Rafa Nadal e Novak Djokovic tra 2011 e 2012. Con la sofferta vittoria sul canadese Auger-Aliassime, poi, Sinner è diventato il quarto giocatore dal 1969 a disputare 4 finali Major in un anno solare dopo Rod Laver, Roger Federer e Novak Djokovic, ma l’azzurro è il più giovane a riuscire nell’impresa a 24 anni e 8 giorni. In stagione, infine, il numero uno al mondo raggiunge la sua sesta finale su sette tornei giocati, la seconda consecutiva a New York dopo il trionfo nel 2024. Al contrario, Alcaraz torna a contendersi il titolo degli US Open per la prima volta dal 2022, quando vinse il suo primo Slam. Pressoché inarrestabile lo spagnolo in questo 2025: sono 8 le finali consecutive per lui, che da aprile ha perso solo a Barcellona e a Wimbledon. La quindicesima sfida tra Sinner e Alcaraz, la prima in finale agli US Open, si giocherà domenica 7 settembre, non prima delle 20 ora italiana.

Chi vince è numero uno al mondo: la posta in palio agli US Open

Era la partita che tutti aspettavano. E Sinner e Alcaraz non hanno deluso le attese. Non sarà una finale qualunque, ma la “finalissima” che sancirà chi dei due fenomeni del tennis saluterà gli Stati Uniti da numero uno al mondo. Non è la prima volta che l’ultimo atto di un Major vale anche il primo posto in classifica. Era già successo nel 2022, proprio con Alcaraz, che sconfiggendo il norvegese Ruud in quattro set si prese anche la vetta del ranking ATP. Dopo 65 settimane dall’inizio del suo regno, Sinner è quindi costretto a difendere il primato raggiunto nel giugno 2024, oltre al titolo vinto a Flushing Meadows lo scorso anno.

L’italiano è certo di conservare il numero uno al mondo solo in caso di successo, con Alcaraz che è già virtualmente avanti nella classifica live. Lo spagnolo, che lo scorso anno era uscito sorprendentemente al secondo turno, guadagna circa 1200 punti, salendo quindi a 10840; l’altoatesino, invece, è campione in carica e con la finale quest’anno, al momento, scarta 700 punti, scendendo così a 10780. Con una vittoria, Sinner tornerebbe al punteggio con cui è arrivato a New York, 11480, e lascerebbe indietro Alcaraz, rimandando il discorso classifica alla tournée asiatica prevista per fine settembre.

Sinner contro Alcaraz, chi è il favorito: statistiche e precedenti

La finale degli US Open sarà la quindicesima sfida tra Sinner e Alcaraz. Il bilancio al momento sorride al talento murciano, che si è aggiudicato un totale di 9 vittorie, di cui 6 delle ultime 7. A livello Slam, la prima battaglia risale al 2022, proprio agli US Open: “È cominciato tutto a New York”, ha raccontato infatti Sinner dopo la vittoria su Auger-Aliassime. Una sorta di manifesto della loro rivalità, con il match che è durato oltre 5 ore e si è concluso al quinto set. In stagione invece è la quinta volta che i due si incontrano, sempre in finale, dopo Roma, Roland Garros, Wimbledon e Cincinnati, con tre vittorie dello spagnolo e una dell’italiano. Proprio in Ohio l’unico precedente dell’anno su cemento, che però è stato condizionato dal malessere accusato da Sinner, costretto al ritiro dopo soli 5 game.

La terza finale Slam consecutiva tra i due segnerà un altro momento chiave della carriera di entrambi, con l’azzurro che può eguagliare lo spagnolo a 5 Slam in bacheca o lasciarlo andare in fuga con il primo posto e lo scettro di campione del titolo americano. Al contrario, il classe 2003 può pareggiare il bilancio dei Major vinti nelle ultime due stagioni: Sinner è a quota 4 trofei dall’inizio del 2024, mentre Alcaraz è fermo a tre. Difficile stabilire chi sia il favorito, forse è l’unico scontro davvero alla pari per entrambi, che quest’anno hanno lasciato le briciole al resto del circuito. Vincerà probabilmente il migliore, come accaduto in tutti gli altri precedenti. Ma questa volta si prenderà anche il numero uno al mondo, dando inizio a un nuovo capitolo della rivalità che dominerà il tennis per gli anni a venire.

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Il Fatto Quotidiano

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