US Open, Alcaraz per scalzare Sinner: Djokovic l’alleato di Jannik, Draper l’ostacolo. Sfida Sabalenka-Swiatek
- Postato il 24 agosto 2025
- Di Virgilio.it
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Dopo aver analizzato i possibili protagonisti azzurri allo US Open, tocca ora agli giocatori, a partire da Carlos Alcaraz che si presenta con l’ambizione di detronizzare Jannik Sinner, passando per Novak Djokovic e Jack Draper, forse le due alternative più plausibili al dominio dei primi due al mondo, fino al torneo femminile, dove pure sembra essere una questione a due tra Aryna Sabalenka e Iga Swiatek.
- Alcaraz vuole tornare numero 1
- Draper, l’ostacolo principale per gli azzurri
- Djokovic per il record assoluto
- Zverev, Shelton, Fritz le possibili sorprese
- Sabalenka-Swiatek le favorite
- Gauff parte più indietro
Alcaraz vuole tornare numero 1
Dopo aver parlato di Jannik Sinner questa volta partiamo con il suo rivale Carlos Alcaraz, l’unico veramente in grado di poter mettere i bastoni tra le ruote all’azzurro. I due sono i principali favoriti al trionfo finale allo US Open, con l’altoatesino che parte forse leggermente più avanti nelle gerarchie visto il suo incredibile rendimento sul cemento nelle ultime due stagioni.
Dalla sua Alcaraz si è però distinto sempre come giocatore in grado di mettere in difficoltà – e non poco – Sinner su qualunque superficie, anche sul cemento, dove lo spagnolo – che tra l’altro ai tempi non stava nemmeno attraversando uno dei suoi migliori momenti al contrario del rivale – ha già battuto una volta l’altoatesino in finale a Pechino (quella di Cincinnati non la contiamo per ovvi motivi). Per di più Carlitos questa volta avrà una bella motivazione in più per cercare il colpaccio. Trionfando allo US Open infatti Alcaraz sarebbe sicuro di scavalcare Sinner e tornare n°1 ATP, suo obiettivo stagionale dichiarato.
Draper, l’ostacolo principale per gli azzurri
Già avversario di Sinner l’anno scorso in semifinale, anche in questa edizione dello US Open Jack Draper si presenta come il principale ostacolo per i giocatori azzurri. Tra Jannik e Lorenzo Musetti e il loro eventuale derby in un quarto da sogno per i tifosi italiani c’è infatti il britannico, teorico avversario del carrarino agli ottavi.
Nell’ultimo anno Draper è uno dei giocatori cresciuto più di tutti, tanto da essere giustamente considerato una delle principali alternative ai soliti Sinner e Alcaraz, soprattutto sul cemento, sua superficie preferita. Se per Musetti Jack rappresenterà un ostacolo quasi insormontabile lo stesso certamente non si può dire di Jannik. Il britannico appare però il giocatore più temibile – anche più di Zverev – nella metà di tabellone del n°1 e in caso di vittoria contro l’altoatesino diventerebbe immediatamente il favorito principale ad approdare in finale.
Djokovic per il record assoluto
Le presenze di Novak Djokovic al di fuori dei tornei dello slam sono ormai ridotte all’osso infatti da Wimbledon non lo si è più visto in campo. Ciò ovviamente alimenta i dubbi sulle sue possibilità di trionfo, ma mai dare per sconfitto Nole, ce lo ha insegnato più volte lui stesso. Nonostante l’età e l’assenza di partite sul cemento prima dello US Open, il serbo – alla caccia del 25° titolo slam in singolare per un record assoluto tra uomini e donne – rimane il terzo favorito alla vittoria finale dietro a Sinner e Alcaraz, che alla fine sono stati gli unici a batterlo con continuità negli slam.
Contrariamente a quanto successo al Roland Garros e a Wimbledon, questa volta Djokovic è stato estratto nella metà di tabellone di Alcaraz. Una buona notizie per Nole, che sembra non essere riuscito a trovare le contromisure a Sinner, mentre è stato più volte in grado di sorprendere lo spagnolo, come successo in occasione dei quarti di finale dello scorso Australian Open, altro slam che si disputa sul cemento. Insomma, Novak si presenta come un possibile alleato di Jannik, ma anche come colui che più di tutti può interrompere l’egemonia dei primi due al mondo.
Zverev, Shelton, Fritz le possibili sorprese
Oltre a Djokovic e Draper ci sono altri tre giocatori che potrebbero sorprendere allo US Open. Il primo è Alexander Zverev, finalista qui nel 2020 e ancora a caccia del suo primo titolo slam, ma soprattutto favorito da quello che appare come lo spicchio di tabellone più agevole, motivo per cui è difficile immaginarlo perdere prima della semifinale.
Gli altri due sono le speranze di casa Taylor Fritz e Ben Shelton. Il primo aveva raggiunto la finale qui la passata edizione e già solo per questo va preso in considerazione, se in più ci aggiungiamo il suo ottimo rapporto con le superfici veloci, anzi, velocissime è impossibile non contarlo tra i papabili vincitori.
L’altro è il giovane in rampa di lancio Ben Shelton, che dopo aver conquistato il suo primo masters 1000 meno di un mese fa si candida a terzo incomodo tra Sinner e Alcaraz e a diventarlo proprio nello slam di casa. Per entrambi l’ostacolo più grande è però il tabellone, con il primo che dovrà superare Djokovic e il secondo Alcaraz, entrambi ai quarti.
Sabalenka-Swiatek le favorite
Per quanto riguarda il tabellone torneo femminile la vittoria finale sembra essere un affare a due tra Aryna Sabalenka e Iga Swiatek. Fino a qualche tempo la bielorussa sarebbe partita nettamente favorita al via dello US Open, dove aveva trionfato l’anno scorso, ma le sconfitte nelle finali slam in questa stagione e una convinzione di superiorità che sembra essere venuta un po’ meno alla n°1 WTA ne hanno abbassato un po’ le quotazioni, nonostante il suo feeling speciale col cemento.
Swiatek al contrario dopo mesi bui si è improvvisamente ritrovata sulle superfici veloci, quelle che normalmente le si addicono meno. Da Wimbledon in poi Iga è infatti tornata a mostrare la sua versione più dominante, quella capace di liquidare le avversarie nel tempo necessario a preparare un caffè, e una Swiatek convinta dei propri mezzi è forse la peggior notizia possibile per le altre giocatrici del circuito. Se in più ci aggiungiamo che vincendo potrebbe tornare numero 1 (molto difficile) e certamente salirebbe al n°1 della Race WTA, diventando così la favorita a chiudere l’anno in vetta al ranking, si capisce perché sia considerata da molti la più probabile vincitrice di questa edizione dello slam newyorkese.
Gauff parte più indietro
Più indietro nelle gerarchie Coco Gauff. Dopo la vittoria al Roland Garros la vincitrice dell’edizione 2023 dello US Open ha infatti abbassato il proprio rendimento, faticando a ripetere quanto messo in mostra a Parigi ottenendo 4 sconfitte nelle ultime 8 uscite, confermando le sue difficoltà – che potrebbero benissimo risolversi con il passare anche di una sola stagione dato che ha comunque solamente 21 anni ancora – nell’essere continua come le sue rivali Sabalenka e Swiatek. Coco sarà però sostenuta dal pubblico di New York come una vera e propria regina, aspetto che potrebbe fare la differenza.