Urne chiuse nelle Marche. Acquaroli in leggero vantaggio secondo gli exit poll

  • Postato il 29 settembre 2025
  • Di Il Foglio
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Urne chiuse nelle Marche. Acquaroli in leggero vantaggio secondo gli exit poll

Il candidato della coalizione di centrodestra e governatore uscente Francesco Acquaroli è al 49-53 per cento mentre l'ex sindaco di Pesaro Matteo Ricci, sostenuto dal centrosinistra insieme al M5s, è al 45-49 per cento. Affuenza intorno al 50 per cento, dieci punti in meno rispetto alle regionali del 2020 (59,75 per cento). Questi sono i primi exit poll del Consorzio Opinio Italia per Rai, con una copertura del campione dell'82 per cento. Nel quartier generale di Acquaroli si registra prudenza, con i monitor costantemente puntati sui dati in arrivo dalle sezioni dopo la chiusura dei seggi. Alla spicciolata stanno arrivando parlamentari di Fratelli d'Italia: tra i primi a fare ingresso il sottosegretario all'Economia Lucia Albano e il deputato Luca Sbardella.

 

Secondo i primi instant poll, il Partito democratico si aggirebbe tra il 26,5 e il 28,5 per cento e sarebbe il primo partito, Alleanza Verdi-Sinistra tra il 5,5 e il 7,5 per cento, il Movimento 5 Stelle tra il 4 e il 6 per cento, mentre le altre liste a sostegno di Ricci sono date tra l'8,5 e il 10,5 per cento. Fratelli d'Italia invece tra il 24 e il 26 per cento, Forza Italia tra il 6 e l'8 per cento, la Lega tra il 4,5 e il 6,5 per cento. Le altre liste che appoggiano Acquaroli sono date tra l'8,5 e il 10,5 per cento. Le altre liste si aggirano tra il 3,5 e il 5,5 per cento.

 

Alle 15 si sono chiusi i seggi delle elezioni regionali nelle Marche. I cittadini erano chiamati alle urne per il rinnovo del Consiglio regionale. Sei erano i candidati per guidare la regione: il governatore uscente Francesco Acquaroli (per il centrodestra), Matteo Ricci (per il centrosinistra), Beatrice Marinelli (Evoluzione della Rivoluzione), Claudio Bolletta (Democrazia Sovrana Popolare), Lidia Mangani (Partito comunista italiano) e Francesco Gerardi (Forza del Popolo).

 

Alle 23 di domenica, l'affluenza era stata del 37,71 per cento, in calo di 5 punti percentuali rispetto alla stessa rilevazione alle precedenti elezioni regionali del 2020 (42,72 per cento).

 

La guida al voto

    

Il sistema elettorale

Nella regione Marche il sistema elettorale prevede 30 seggi attribuiti con sistema proporzionale in liste circoscrizionali corrispondenti ai territori delle province di Ancona, Ascoli Piceno, Fermo, Macerata, Pesaro e Urbino (lo stabilisce la già citata legge del 2004). Il premio di maggioranza dà alla coalizione vincente almeno il 55 per cento dei seggi. Se chi vince ottiene almeno il 43 per cento dei voti validi però i seggi garantiti diventano 19 su 30 (e scendono a 18 se si ottiene fra il 40 e il 43 per cento dei voti). La soglia di sbarramento è fissata al 5 per cento per le coalizioni, escluso il caso in cui una lista contenuta nella coalizione abbia ottenuto il 3 per cento dei voti validi. Viene stabilita l’incompatibilità tra le funzioni di assessore e quelle di consigliere regionale.

 

Le analisi prima del voto

      

Come è andata la campagna elettorale nelle Marche

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Autore
Il Foglio

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