Urla “Palestina libera”, prende in giro Donald Trump, celebra la comunità LGBTQIA+ e bacia una drag queen: Elodie senza freni per il concerto a San Siro
- Postato il 9 giugno 2025
- Musica
- Di Il Fatto Quotidiano
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Sensuale, sfrontata, performer. Soprattutto con le idee chiare: Elodie vuole essere (ed è) una popstar. Ieri, domenica 8 giugno a San Siro, ha esordito con la prima data evento del suo show negli stadi. Oltre due ore di live, in quattro atti (“Audace”, “Galattica”, “Erotica”, “Magnetica”) introdotti da monologhi registrati, attraverso il quale l’artista ha mostrato ai fan presenti – secondo il dato fornito dagli organizzatori di “45mila presenze” – tutti i diversi aspetti della sua personalità e della sua discografia.
Uno spettacolo di larghe vedute, curato nei dettagli e a tratti provocante, che ha celebrato la femminilità, l’emancipazione e l’amore in tutte le sue forme. Diverso per scaletta e struttura dallo show del Forum del 2023. Sono stati aggiunti i brani del nuovo disco “Mi Ami Mi Odi” e le scenografie e i visual sono cambiati, pur mantenendo intatto il messaggio finale di libertà espressiva. In apertura il pubblico si è scatenato con “Tribale” e Black Nirvana” e “Guaranà” e in un attimo San Siro si è trasformato in una pista da ballo.
Le citazioni di Madonna (“Hung Up”) e Donna Summer (“I feel love”) hanno subito confermato la volontà vista fin dall’inizio di voler costruire uno show dal respiro internazionale. Nel corso del live, di cui Laccio ha curato la direzione artistica, sono arrivate anche le luci rosse e le allusioni erotiche del clubtape “Red Light”, l’atmosfera si è caricata di intensità con le ballad come “Vertigine” e con “Margarita” e “Bagno a Mezzanotte”, tra le altre, è esplosa la festa.
Ospiti della serata sono stati Achille Lauro (“Folle città” e “Rolls Royce”), Gaia (“Ciclone” e “Chiamo io chiami tu”) e Gianna Nannini, con cui Elodie ha cantato una versione molto sensuale di “America”, in uno dei momenti più carichi di energia del concerto. Tra il secondo e terzo atto spazio anche al dj set della produttrice russa Nina Kraviz. L’artista romana ha lasciato poco spazio alle parole. Quasi zero, solo ringraziamenti. A parlare sono stati i visual proiettati su tre grandi ledwall dietro il palco e i video di alcune testimonianze, come quelle di alcune persone transgender che hanno affrontato il cambiamento di genere. Su “Andromeda”, con il bel colpo d’occhio delle torce dei cellulari del pubblico accese e lo stadio illuminato, è arrivato anche il bacio con la drag queen Ambrosia.
Nel corso del concerto, diversi cambi d’abito e non solo musica. Sul palco sono apparse anche la croce della copertina del nuovo disco “Mi Ami Mi Odi”, come parte della scenografia, una frusta che Elodie ha battuto terra prima di intonare l’omonimo singolo e una gabbia utilizzata durante lo spezzone del clubtape. Una lunga passerella, alcune pedane elevatrici e un secondo palco hanno dato dinamicità al concerto e spazio per muoversi alla cantante romana. Accompagnata quasi sempre da almeno quattro ballerine, l’artista si è infatti concentrata anche sulla parte coreografica dello show. Ha ballato dentro vasche d’acqua, in una “stanza” aperta dietro il grande ledwall centrale e sul palco senza risparmiarsi. I decibel del pubblico sono triplicati per le canzoni del quarto atto, con i 45mila di San Siro che hanno cantato fortissimo la sanremese “Due” e il ritornello di “Tutta colpa mia”.
Proprio durante questo brano, c’è stato un problema tecnico. “Ho cantato senza cuffie, spero di non essere andata male. Sono andata a tempo?”, ha chiesto Elodie ai fan. Prima dell’ultima sequenza, un monologo della drag queen Sypario. “Make Equality Great Again” è stato un inno alla comunità LGBTQIA+, ma anche un modo per canzonare lo slogan del presidente statunitense Donald Trump, “Make America Great Again”. Poi “Dimenticarsi alle 7”, con altri cori scroscianti e l’artista, in bianco, sul palco insieme ad altre quattro drag queen.
Il blocco finale è stato quello della festa. Quando è partito il sax di “Pazza Musica” (Marco Mengoni era assente perché impegnato per le prove del suo prossimo tour negli stadi) sul prato e sugli spalti si è tornati a ballare. L’ingresso di Gaia, che con la padrona di casa ha mostrato una bella chimica e cantato “Ciclone” e “Chiamo io Chiami tu” (con tanto di coreografia), ha ulteriormente elettrizzato il pubblico. Gran finale affidato poi a “Margarita” e “Bagno a Mezzanotte”, seguite da un’esplosione di coriandoli. Prima di abbandonare il palco, Elodie ha sventolato alta una bandiera della Palestina, mandando un chiaro messaggio sulla sua posizione riguardo il conflitto a Gaza.
Nelle settimane che hanno preceduto lo spettacolo, è anche scoppiata una polemica. Molti fan hanno scritto sui social di aver acquistato i biglietti per i due eventi “Elodie The Stadium Show” a 10 euro attraverso dei link promo circolati in Rete. Alcuni utenti, sui social, hanno denunciato il fatto che gli stadi fossero stati riempiti con tagliandi svenduti. Secondo alcune ipotesi si è trattato di una “fuga di link” non autorizzato, dato che su TicketOne i prezzi partono da 50 euro. Alla fine, comunque, il pienone c’è stato.
Archiviato il concerto di San Siro, che andrà anche in onda prossimamente su Canale 5, il prossimo 12 giugno Elodie sarà la prima donna a esibirsi allo stadio Maradona di Napoli.





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