UNRAE, a marzo il mercato dei veicoli commerciali al -14,1%
- Postato il 16 aprile 2025
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UNRAE, a marzo il mercato dei veicoli commerciali al -14,1%
ROMA (ITALPRESS) – Nel mese di marzo 2025 il mercato dei veicoli commerciali (fino a 3,5 tonnellate) registra una nuova flessione, segnando l’ottavo calo consecutivo a doppia cifra: -14,1% con 17.415 immatricolazioni rispetto alle 20.280 unità dello stesso mese del 2024, perdendo quasi 2.900 veicoli.
Il primo trimestre dell’anno consuntiva quindi un totale di 47.724 unità, con una flessione del 15,2% rispetto alle 56.295 dell’anno precedente. Le immatricolazioni di veicoli elettrici puri si attestano su una quota del 3,2%, in linea con il risultato di febbraio e in crescita rispetto all’1,6% di marzo 2024, che fu penalizzato dall’attesa per l’avvio degli incentivi. Lo rende noto l’Unrae.
“Preoccupa inoltre il clima di incertezza generato dalle tensioni geopolitiche e, in particolare, dagli effetti delle tensioni commerciali con gli Stati Uniti. In questo contesto, desta particolare attenzione l’esclusione del comparto automotive dal rinvio di 90 giorni dell’applicazione dei dazi americani, con potenziali impatti negativi sul mercato europeo – spiega l’associazione di categoria in una nota -. Sul piano normativo, UNRAE accoglie con favore la presentazione, lo scorso 1° aprile, della proposta di Regolamento riguardante i veicoli leggeri, con cui la Commissione Europea intende introdurre una maggiore flessibilità nel raggiungimento degli obiettivi di emissione di CO2 fissati per il 2025. La nuova impostazione consentirebbe di calcolare la media delle prestazioni su un arco temporale di tre anni (2025-2027), permettendo di compensare eventuali scostamenti in uno o due anni con risultati in eccesso negli altri, senza modificare i target prefissati”.
“Accogliamo positivamente la proposta della Commissione Europea di introdurre un meccanismo di maggiore flessibilità per gli obiettivi emissivi, ma continuiamo a denunciare con forza la mancanza di interventi concreti di sostegno alla transizione energetica, sia in ambito europeo sia, soprattutto, nel nostro Paese”, dichiara Michele Crisci, Presidente dell’UNRAE.
“In Italia è urgente prevedere un piano strutturale che includa fondi dedicati alla revisione della fiscalità, in linea con quanto indicato nel Piano di Azione Automotive europeo, che fornisce raccomandazioni e individua le azioni che le Autorità nazionali, regionali e comunali possono adottare per accelerare l’adozione di veicoli a zero emissioni nelle flotte aziendali”, prosegue Crisci.
“Inoltre – conclude il Presidente – è necessario colmare il gap infrastrutturale che oggi rappresenta uno dei principali ostacoli alla transizione. Riteniamo fondamentale che anche i Light Duty Vehicles siano inclusi nei programmi europei di incentivazione per lo sviluppo delle infrastrutture di ricarica, al pari dei veicoli pesanti”.
Allo scopo, UNRAE chiede che anche per il nostro Paese venga introdotto un credito d’imposta al 50% per gli investimenti privati in infrastrutture di ricarica fast (sopra i 70 kW di potenza) per il triennio 2025-2027. Si tratta di misure indispensabili per accompagnare in modo concreto e strutturale la decarbonizzazione del trasporto commerciale leggero.
La struttura del mercato di marzo 2025, con dati quasi definitivi, confrontata con lo stesso periodo 2024, conferma un andamento di flessione generalizzato fra i canali di vendita, fatta eccezione per le autoimmatricolazioni che rimangono sostanzialmente stabili in volume e salgono al 10% di quota (+1,4 p.p., all’8,5% nel 1° trimestre).
I privati perdono meno del mercato complessivo e guadagnano 0,7 punti, al 15,1% di share (16,1% nel cumulato). Il noleggio a lungo termine perde quasi 1/4 delle immatricolazioni, scendendo al 32,0% del totale mercato (-3,6 p.p., al 30,8% nel cumulato, -4,1 p.p.), per la pesante flessione delle società Top, a fronte di un ottimo incremento delle Captive.
Il noleggio a breve termine con una pesante flessione a doppia cifra, scende al 3,9% di quota (-1,3 p.p., 3,8% nel 1° trimestre, -1,7 p.p.), enti e società mantengono la prima posizione e, con una flessione più contenuta del mercato, guadagnano 2,7 punti di share, al 38,9%. Sul fronte delle motorizzazioni, in marzo il diesel perde mezzo punto, all’81,1% di quota (82,6% a gennaio-marzo, +0,7 p.p.).
Il motore a benzina cede 1 decimale, al 4,1% del totale (3,9% nel 1° trimestre). Il Gpl perde mezzo punto e si ferma al 2,0% (2,3% nel cumulato), il metano immatricola 1 unità, i mezzi plug-in si portano allo 0,4% di share nel mese e nel trimestre. Come anticipato, recuperano i veicoli BEV, che passano dall’1,6% di un anno fa al 3,2% attuale (3,0% nel trimestre), mentre i veicoli ibridi cedono 0,8 punti e coprono il 9,2% del totale (7,7% nel cumulato). La CO2 media ponderata in marzo scende dello 0,5% a 190,5 g/Km (rispetto ai 191,4 g/Km dello stesso periodo 2024).
– Foto Ufficio stampa UNRAE –
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UNRAE, a marzo il mercato dei veicoli commerciali al -14,1%