Uno speciale della RAI sulla situazione carceraria: la proposta di Ludovica Cioria, vice presidente del Consiglio Comunale di Torino

  • Postato il 26 settembre 2024
  • Cronaca
  • Di Quotidiano Piemontese
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TORINO – “Vogliamo che la televisione di stato accenda i riflettori sulle carceri italiane perche se non lo fa il servizio pubblico, chi deve farlo?” così Ludovica Cioria, vice presidente del Consiglio Comunale di Torino, propone di accedere il faro della tv pubblica (la RAI) sulla situazione carceraria italiana.

La provocazione

La provocazione di Cioria è espressa in un post Facebook: “Le carceri di questo paese sono vergognosamente sovraffollate e infernali: ce lo dicono i dati sui suicidi, sulle rivolte e sulle recidive. Ma non si tratta di numeri, si tratta di persone. Ed è così che vogliamo farle tornare alla società? Dopo anni di torture e isolamento?”.

Tanti i temi messi sul piatto, tra cui l’ultimo Decreto “Carceri”: “il Governo Meloni ha modificato le norme del codice penale che prevedevano l’obbligo di rinvio della pena per le donne in gravidanza o con figli di età inferiore ad 1 anno, rendendo facoltativa la tutela finora vigente, che ora viene affidata alla discrezionalità del giudice. Le 57 donne detenute nel carcere Lorusso e Cutugno in sciopero della fame dal 5 settembre sono totalmente invisibili ai più”.

É vero? Sì. Allo stato attuale il codice penale (articolo 146) prevede che se una donna ha commesso un reato ed è stata condannata, la pena deve essere positicipata. Questo può essere annullato se la madre è decaduta dalla responsabilità genitoriale sul figlio. Il nuovo Ddl aggiunge che la pena sia inflitta lo stesso alla donna incinta qualora abbia “comportamenti che causano un grave pregiudizio alla crescita del minore”. Di fatto, il rinvio diventerebbe facoltativo, a discrezione del giudice.

Cioria e la proposta del nuovo carcere

Cioria non è nuova a proposte sul carcere. Il 22 aprile scorso in una mozione presentata in Consiglio Comunale aveva proposto al sindaco e alla giunta di “chiedere al Ministro Nordio la realizzazione di una nuova struttura carceraria, meglio integrata con il resto della città”.

É vero che le carceri italiane sono sovraffollate?

Nel post, Cioria dice che “Le carceri di questo paese sono vergognosamente sovraffollate”. Secondo i dati del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria ci sono 61.758 detenuti, su una capienza di 50.911; l’indice di sovraffollamento è del 120%.

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Quotidiano Piemontese

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