UNICAL VOICE – Un racconto di lettura sotto la pioggia d’agosto
- Postato il 30 agosto 2025
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- Di Quotidiano del Sud
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Il Quotidiano del Sud
UNICAL VOICE – Un racconto di lettura sotto la pioggia d’agosto
Un pomeriggio afoso, una pioggia improvvisa, un libro tra le mani: forse non era che un breve saluto dell’autunno prima del suo arrivo.
Era uno di quei pomeriggi d’estate che sembrano fatti appositamente per mettere alla prova la pazienza di chi, come lei, dell’estate non sa che farsene. Il caldo sembrava colare dai muri, scivolare lento lungo l’asfalto, insinuarsi persino tra le pagine dei libri che teneva sul comodino. Si era ripromessa di leggerne almeno uno, “Outlander: La libellula nell’ambra”, il preferito della sua amica. Aveva sorriso quando le aveva detto che lo avrebbe iniziato di lì a poco, con la raccomandazione di immergersi nella Scozia come fosse un rifugio, ma il caldo non le permetteva di concentrarsi. Le righe diventavano miraggi, le parole ondeggiavano come l’asfalto bollente visto da lontano.
Stava per rinunciare, quando accadde. Prima un refolo di vento, inaspettato, leggero come una carezza. Poi un brontolio sommesso in lontananza, quasi un richiamo. E infine le prime gocce, grosse e lente, che schiacciarono la polvere a terra liberando un odore che non sentiva da mesi: quello della pioggia, della terra scura, dell’autunno che le apparteneva. Si affacciò alla finestra e vide il cielo farsi grigio in pochi minuti, come se qualcuno avesse abbassato la saturazione di un’estate troppo accesa. Le venne naturale accendere una candela alla cannella, allungare la mano verso il libro e lasciarsi finalmente andare.
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UN SOGNO DI PIOGGIA
Ogni parola adesso sembrava viva, ogni pagina si nutriva del ritmo della pioggia che picchiettava sui vetri. Le pagine si mescolavano con quella pioggia improvvisa, e l’autunno tanto atteso non era più una promessa lontana, ma una realtà sospesa, regalata per un’ora appena. Lei sorrise, si sentì al sicuro. Non c’era più l’afa, non c’era più la città accaldata, c’erano solo il libro, il profumo di pioggia e quella pace che sembrava poter durare in eterno.
Ma il cielo, come un attore capriccioso, decise presto di cambiare copione. La pioggia si affievolì, i tuoni si spensero, le nuvole si sciolsero lasciando il posto a un sole feroce che tornò ad abbagliare i tetti. L’aria si fece subito pesante, come se quella breve parentesi fosse stata solo un sogno. Posò il libro, tenne il segno con i suoi post-it colorati e si fermò un attimo, sospirando.
Era di nuovo estate. Lo era sempre stata. O forse era solo un breve saluto da parte dell’autunno, prima del suo arrivo.
Il Quotidiano del Sud.
UNICAL VOICE – Un racconto di lettura sotto la pioggia d’agosto