Under 21, Baldini: "Non sottovalutiamo il Montenegro". Pafundi: "Voglio mostrare le mie qualità"
- Postato il 4 settembre 2025
- Di Virgilio.it
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Silvio Baldini e Simone Pafundi hanno parlato alla vigilia di Italia-Montenegro Under 21. Il commissario tecnico azzurro alza la guardia e dice: “Se pensiamo di essere superiori al Montenegro, sbagliamo”. L’attaccante, neo-acquisto della Sampdoria, aggiunge: “Genova è il posto giusto per me. Mancini? L’ho sentito il giorno dopo il mio arrivo”.
- Baldini non si fida del Montenegro
- Le scelte di Baldini per l'esordio col Montenegro
- Pafundi, la promessa ha voglia di crescere
Baldini non si fida del Montenegro
La distanza tra Tirrenia, sede del ritiro, e La Spezia, dove l’Italia Under 21 comincerà il nuovo corso firmato Silvio Baldini, è di circa 90 chilometri. Da qui gli azzurrini muoveranno i primi passi verso i prossimi campionati europei. L’esordio domani pomeriggio, alle 18.15, contro il Montenegro.
Baldini, che da queste parti è nato e cresciuto (a Massa), riparte alla guida dei giovanotti più forti del panorama italiano, dopo aver conquistato tre promozioni in Serie B negli ultimi 5 anni, a Palermo, a Carrara e la scorsa stagione a Pescara. Un uomo di tante parole – celebri i suoi sfoghi, anche nei confronti del calcio italiano – ma anche di tantissimi fatti.
Prima di tutto guai a sottovalutare l’avversario: “Il Montenegro è una squadra fisica, non va presa sotto gamba, anche se tecnicamente siamo superiori a loro. Ma se lo pensiamo rischiamo solo brutte figure. Ricordo a tutti che col Pescara ho perso 3-1 contro il Sestri Levante, quindi non sottovalutiamo nessuno. Ho avvisato i ragazzi: loro giocheranno col 4-2-3-1, ma se dovessero cambiare sapremo come aggiustare le cose”, spiega Baldini.
Le scelte di Baldini per l’esordio col Montenegro
Ventiquattro convocati, “ma solo in 20 potranno partecipare alle partite”, ci tiene a precisare, per Baldini non c’è nessuna distinzione tra titolari e comprimari: “Per me sono tutti titolari, poi dovrò fare delle scelte sulla base di piccole sfumature e delle mie sensazioni. La cosa più difficile sarà escludere quei 4 da mandare in tribuna. In generale sono stati tre giorni di lavoro molto positivi, ho visto i ragazzi prendere parte agli allenamenti col piglio giusto. Molti di loro erano già stati convocati, poteva diventare routine, ma hanno voglia di imparare cose nuove”.
Pafundi, la promessa ha voglia di crescere
Primi apprezzamenti, dunque, per gli azzurrini da parte del loro nuovo allenatore. Tra i 24 figura anche Simone Pafundi, sceso in Serie B, alla Sampdoria, per crescere e maturare. A 16 anni era già nel giro della nazionale maggiore, poi qualcosa è andato storto. Pochissimo spazio in Serie A, l’esperienza tutt’altro che fortunata in Svizzera, il ritorno in Italia e la chiamata dei blucerchiati: “Quando ho saputo dell’interesse della Samp ho subito pensato potesse essere il posto giusto per me, per la mia carriera”, ha dichiarato il giovane attaccante.
Da promessa a realtà, questo l’obiettivo di Pafundi, che passa anche attraverso l’Under 21 azzurra: “Di errori ne ho fatti anche io, però nonostante mi sia successo tutto così preso non ho mai mollato e continuerò a lavorare per raggiungere i miei traguardi. Avendo avuto poche opportunità mi sono un po’ buttato giù, ho perso fiducia, ma a Genova mi hanno fatto subito sentire importante e non vedo l’ora di mostrare le mie qualità”.
Roberto Mancini lo volle con i grandi a due anni dalla maggiore età, ora Pafundi va a giocare dove il figlio dell’ex commissario tecnico è il direttore sportivo: “Non ho sentito Mancini prima di firmare, l’ho sentito il giorno dopo quando sono arrivato lì – prosegue Pafundi, che con l’Under 21, un anno fa, debuttò proprio a La Spezia -. Fare l’esordio in maglia azzurra, in qualsiasi categoria, è sempre bello”, conclude.