Un’auto lo tampona, chiama i carabinieri ma si vede ritirare la patente perché aveva fumato uno spinello tre giorni prima
- Postato il 16 aprile 2025
- Cronaca
- Di Blitz
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Era un tranquillo pomeriggio di febbraio lungo la Pontebbana, nel comune di Villorba (Treviso), quando un piccolo incidente ha cambiato radicalmente la vita di un 40enne. L’uomo stava guidando regolarmente, quando un’auto, proveniente da una laterale, si è immessa sulla strada principale senza rispettare la precedenza. L’impatto, seppur lieve, ha generato una discussione tra i due conducenti sull’attribuzione della colpa. Non riuscendo a trovare un accordo, i guidatori hanno preferito chiamare i carabinieri, evitando di firmare la constatazione amichevole.
Una volta intervenute, le forze dell’ordine hanno invitato entrambi a sottoporsi ai test per alcol e sostanze stupefacenti in ospedale. Il 40enne è risultato positivo alla marijuana, che ha dichiarato di aver fumato tre giorni prima. Nonostante non fosse in stato di alterazione, la sua patente è stata ritirata in base alla nuova formulazione dell’articolo 187 del codice della strada, recentemente modificato.
Dubbi sulla costituzionalità della norma
L’avvocato del conducente ha subito annunciato l’intenzione di presentare un’eccezione di incostituzionalità. Secondo il legale, la nuova norma voluta dal ministro Salvini introduce una sanzione senza un rapporto diretto tra consumo e alterazione psicofisica. “Non ha alcuna logica – ha spiegato –: si può risultare positivi anche giorni dopo l’assunzione, senza essere sotto effetto. E, a differenza dell’alcol, non esiste alcun limite tabellare a cui fare riferimento”.
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