“Una volta David Beckham mi disse: ‘stare in Italia è come vivere in paradiso’. È bello stupirsi ancora”: la rivelazione dello chef Massimo Bottura
- Postato il 14 marzo 2025
- Trending News
- Di Il Fatto Quotidiano
- 1 Visualizzazioni

“Una volta David Beckham mi disse: ‘Stare in Italia è come vivere in paradiso’”. È un aneddoto gustoso quello che Massimo Bottura, lo chef italiano più famoso al mondo – una vera rockstar della cucina tricolore – ha raccontato a Siena, durante le celebrazioni per i venticinque anni di Qualivita, la fondazione che si occupa della tutela dei prodotti agroalimentari e vinicoli certificati DOP e IGP.
Con lui sul palco c’era anche il ministro dell’agricoltura Francesco Lollobrigida, che ha colto l’occasione dell’incontro per rilanciare la candidatura della cucina italiana a patrimonio dell’Unesco. Uno dei volti simbolo della campagna è proprio Bottura, l’altra testimonial è invece Antonella Clerici, che incarna la “sponda pop”, e assieme hanno lanciato lo scorso dicembre durante lo show evento di Rai1 “Cena di Natale” il conto alla rovescia che porterà alla decisione dell’Unesco.
“Dobbiamo recuperare il senso di orgoglio per quello che siamo e da dove veniamo”, ha spiegato lo chef star dell’Osteria Francescana, parlando di quanto nel mondo tutti amino l’Italia per i suoi prodotti alimentari e per lo stile di vita, anche grazie allo straordinario lavoro che fanno contadini, allevatori, casari, pescatori. “Giro per il mondo tanti giorni all’anno e la gente dichiara sempre il suo amore per l’Italia”, ha spiegato Bottura.
Tra questi c’è anche David Beckham, che Bottura ha conosciuto bene durante la realizzazione dello spot di un’auto. Durante una pausa delle riprese, i due protagonisti si sono stesi in un campo di grano e Beckham si è girato vero Bottura dicendogli che vivere in Italia era come stare in paradiso.
“Per era semplicemente stare nel bel mezzo della campagna modenese: davo per scontato la quotidianità, non capivo quello che mi stavo perdendo. È bello continuare a stupirsi della bellezza”, ha spiegato Bottura. Poi, discutendo di vari temi col ministro Lollobrigida e con gli allievi dell’istituto Ricasoli di Colle Val d’Elsa, Bottura ha insistito sull’importanza dell’errore. E lo ha fatto ricordando com’è nato uno dei piatti iconici del suo menù, “I drop the lemon tart”, la crostatina al limone: durante uno dei congressi mondiali dei cuochi che si svolgeva a San Sebastian, ad uno dei suoi chef, Takahiko Kondo, il dolce cadde e si spezzò poco prima di servirlo.
Bottura intuì che quell’incidente nascondeva del potenziale e decise di servire la crostatina per quanto “destrutturata”: “Da quell’errore è nato l’elogio all’imperfezione, la vera poesia del cibo sta nel sapore e non nell’aspetto estetico”.
Nel corso del dialogo tra i due, Lollobrigida ha poi ricordato la candidatura della cucina italiana a patrimonio immateriale dell’umanità: “Dopo quella francese, cinese, messicana e coreana mi sembra il minimo che sia riconosciuta l’unicità della nostra, la più varia e con prodotti alimentari che fanno la differenza”, ha detto. Poi ha svelato che i personaggi scelti per rappresentarla sono Giuseppe Verdi, Dante Alighieri, Leonardo Da Vinci e Rita Levi Montalcini, “per dimostrare come la cucina sia possibile farla e tramandarla grazie ad una solida base culturale”.
L'articolo “Una volta David Beckham mi disse: ‘stare in Italia è come vivere in paradiso’. È bello stupirsi ancora”: la rivelazione dello chef Massimo Bottura proviene da Il Fatto Quotidiano.