‘Una talpa avvertì Cuffaro dell’inchiesta’: tenente colonnello del carabinieri indagato per violazione di segreto
- Postato il 5 novembre 2025
- Giustizia
- Di Il Fatto Quotidiano
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C’è anche un carabiniere sotto inchiesta nell’indagine per corruzione su Salvatore Cuffaro. Si chiama Stefano Palminteri, tenente colonnello a capo dell’Ufficio Ordinamento Addestramento Informazioni Operazioni della Legione Sicilia. I magistrati della procura di Palermo lo indagano per violazione di segreto: è accusato di aver rivelato a Cuffaro e a Carmelo Pace, deputato regionale e braccio destro dell’ex governatore, di indagini che avrebbero potuto riguardarli. Vent’anni dopo l’inchiesta che lo ha poi portato alla condanna per favoreggiamento alla mafia, dunque, l’ex presidente può contare ancora una volta su esponenti delle forze dell’ordine pronti a tradire la divisa pur di tutelarlo. Almeno secondo quello che emerge dall’inchiesta coordinata dal procuratore Maurizio de Lucia: per Cuffaro, Pace e altri 16 indagati sono stati richiesti gli arresti domiciliari. Gli interrogatori preventivi davanti alla gip sono fissati per la prossima settimana.
L’inchiesta ricostruisce un presunto “sistema occulto” che si spartiva gli appalti nel mondo della Sanità regionale. “Seppur non afferenti ad alcun settore della pubblica amministrazione regionale, analoghe ragioni conducono questo Ufficio a indicare, tra i capi di incolpazione, altre rivelazioni di segreto di ufficio emerse dalle intercettazioni condotte sulle utenze degli indagati e, in particolare, del Cuffaro, allertato, in più occasioni, di essere oggetto di indagine”, scrivono i sostituti Giulia Falchi e Andrea Zoppi nella richiesta di custodia cautelare, inoltrata al gip di Palermo. In pratica Cuffaro era stato allertato da un suo amico, un avvocato penalista, che un colonnello voleva “renderlo edotto di argomenti delicati”. “Ha visto qualcosa perché?”, chiedeva l’ex governatore. Il legale rispondeva che, per chiedere un incontro immediato, si trattava evidentemente di qualcosa d’importante. Cuffaroa vrebbe poi incontrato il militare, nello studio dell’avvocato amico, il 15 marzo del 2024. Analizzando i tabulati, gli investigatori avevano scoperto che il “colonnello” era appunto Palminteri, ripreso dalle telecamere di sorveglianza presenti in zona.
Qualche giorno dopo, gli inquirenti avevano intercettato una conversazione tra Cuffaro e Pace: secondo l’ex governatore, Palminteri aveva cercato di “barattare” le notizie fornite chiedendo “di mettere sua moglie in questa cosa del microcredito…”. E che, tra le altre cose, il carabiniere lo avrebbe invitato a dire a Pace di “attenzione all’uso del telefono e che eventuali problematiche nei suoi confronti sarebbero potute sorgere a causa delle persone
di cui si circondava”.
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