Una piccola abitudine può salvare il tuo cervello dall’invecchiamento: la conosci?

  • Postato il 10 maggio 2025
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  • Di Blitz
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Bastano 5 minuti di attività fisica al giorno per mantenere giovane il cervello: ecco cosa dice la ricerca

L’attività fisica è da sempre considerata un pilastro fondamentale per la salute generale. Ma oggi, grazie a una nuova ricerca scientifica, emerge un dato sorprendente: bastano appena 5 minuti al giorno di esercizio fisico moderato o intenso per proteggere le funzioni cognitive e mantenere il cervello in forma anche con l’avanzare dell’età.

Una notizia che può cambiare la vita a chi pensa di non avere abbastanza tempo per prendersi cura di sé. E che aggiunge un tassello importante alla comprensione di come il movimento influenzi direttamente il nostro cervello.

L’invecchiamento cerebrale: un processo naturale, ma non inevitabile

Con il passare degli anni, il nostro cervello va incontro a cambiamenti strutturali e funzionali. Si riduce leggermente di volume, soprattutto nella corteccia cerebrale, l’area esterna responsabile di funzioni complesse come la memoria, l’attenzione e la pianificazione.

In parallelo, diminuisce anche la produzione di neurotrasmettitori come la dopamina, essenziali per la comunicazione tra le cellule nervose. Questo può portare a difficoltà nella memoria, nella concentrazione e in altre abilità cognitive.

Tuttavia, l’invecchiamento non è una condanna. Numerosi studi dimostrano che alcune scelte di vita possono rallentare o contrastare il declino cognitivo, come:

  • seguire una dieta equilibrata

  • dormire bene e regolarmente

  • stimolare la mente con lettura, giochi e relazioni sociali

  • smettere di fumare

  • fare attività fisica con costanza

Ed è proprio quest’ultimo punto ad aver attirato l’attenzione dei ricercatori.

5 minuti di movimento al giorno possono fare la differenza

Una recente ricerca pubblicata sulla rivista Age and Ageing ha analizzato il comportamento e la salute cognitiva di 585 adulti tra i 65 e gli 80 anni, partecipanti allo studio IGNITE condotto negli Stati Uniti.

L’obiettivo? Capire come l’uso del tempo nelle 24 ore (tra sonno, sedentarietà, attività leggere e attività moderate/intense) influisca sulle prestazioni cognitive.

I risultati sono stati sorprendenti: chi dedicava anche solo 5 minuti al giorno a un’attività fisica moderata o vigorosa presentava migliori capacità cognitive, soprattutto in tre ambiti fondamentali:

  • Velocità di elaborazione (quanto rapidamente il cervello risponde agli stimoli)

  • Memoria di lavoro (la memoria a breve termine che usiamo per ragionare e prendere decisioni)

  • Funzioni esecutive (pianificazione, attenzione e capacità di concentrazione)

Un cambiamento minimo nella routine quotidiana ha quindi mostrato benefici misurabili, soprattutto nei partecipanti che passavano da uno stile completamente sedentario a uno minimamente attivo.

Che tipo di esercizi contano davvero?

due ragazzi vanno in bicicletta
Che tipo di esercizi contano davvero? (blitzquotidiano.it)

Quando si parla di attività fisica moderata o vigorosa, si intende qualcosa di più intenso del semplice camminare lentamente.

Ecco alcuni esempi di attività efficaci anche in piccole dosi:

  • camminata veloce

  • ballare con ritmo sostenuto

  • andare in bicicletta

  • nuotare

  • salire le scale

  • fare esercizi a corpo libero

  • giocare a tennis o padel

  • brevi sessioni di jogging

Questi movimenti aumentano la frequenza cardiaca, migliorano la circolazione e stimolano l’ossigenazione del cervello — fattori chiave per la salute neurologica.

Perché il movimento fa bene al cervello?

I benefici cognitivi dell’attività fisica sono stati dimostrati da numerose ricerche precedenti. Ecco i principali meccanismi coinvolti:

1. Aumento della neuroplasticità

L’esercizio fisico stimola la neuroplasticità, cioè la capacità del cervello di creare nuove connessioni e adattarsi. Questo è cruciale per mantenere la memoria e l’apprendimento attivi anche in età avanzata.

2. Incremento del BDNF

Il movimento regolare aumenta i livelli di BDNF (Brain-Derived Neurotrophic Factor), una proteina che migliora la comunicazione tra neuroni e favorisce la crescita di nuove cellule cerebrali, in particolare nell’ippocampo — l’area legata alla memoria.

3. Miglioramento della circolazione cerebrale

Quando il cuore lavora di più, anche il cervello riceve più ossigeno e nutrienti. Questo migliora la funzione cerebrale nel breve e lungo termine.

4. Riduzione dello stress e infiammazione

L’attività fisica regolare riduce il cortisolo, l’ormone dello stress, e combatte l’infiammazione cronica, entrambe condizioni legate al declino cognitivo.


Un beneficio per tutti, ma servono alternative per chi ha limitazioni fisiche

Come sottolinea anche il dott. Raphael Wald, neuropsicologo presso il Marcus Neuroscience Institute in Florida, non tutti gli anziani sono in grado di praticare attività fisica vigorosa. Artrosi, dolori cronici o limitazioni motorie possono rappresentare ostacoli reali.

Ecco perché la ricerca futura dovrà concentrarsi anche su strategie accessibili per tutti, magari adattando l’intensità degli esercizi o combinando attività fisiche dolci (come il Tai Chi o lo stretching attivo) a stimoli cognitivi e mentali.

L’importante, secondo gli esperti, è fare qualcosa ogni giorno, adattandosi alle proprie capacità senza rinunciare al movimento.

La chiave è la costanza, non la durata

Molti pensano che servano ore in palestra per ottenere risultati. Ma questo studio cambia la prospettiva: anche 5 minuti contano, se fatti bene e ogni giorno.

Il dott. Gary Small, autore di numerosi testi sulla salute cerebrale, lo conferma: “Non serve diventare maratoneti per proteggere il cervello. L’importante è stimolarlo costantemente, anche solo con una passeggiata a passo sostenuto o qualche esercizio a corpo libero.”

I 5 minuti che possono cambiarti la vita:

  • Appena sveglio: 5 minuti di stretching dinamico e squat

  • Dopo pranzo: camminata veloce intorno al quartiere

  • Alla sera: balla la tua canzone preferita

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Blitz

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