Una modella 32enne di Torino spende 6 mila euro per una vacanza da sogno, ma si rivela un incubo: il caso finisce in tribunale
- Postato il 30 settembre 2025
- Cronaca
- Di Quotidiano Piemontese
- 1 Visualizzazioni


TORINO – Una vacanza estiva da sogno che si rivela un incubo. È quanto accaduto a una donna di 32 anni, modella di Torino, il cui caso ora finirà in tribunale.
La vacanza in Turchia costata 6 mila euro
La 32enne lo scorso agosto voleva trascorrere una vacanza dei sogni a 5 stelle in Turchia, ma si è ritrovata a fare i conti con disservizi di ogni tipo: da strutture ricettive fatiscenti a guide turistiche incompetenti fino alla mancanza di assistenza da parte del tour operator locale, al punto da subire un vero e proprio danno esistenziale da vacanza rovinata.
E, come se non bastasse, oltre al danno la beffa denunciata dalla diretta interessata e dal Codacons: il tour operator organizzatore del viaggio, nonostante la documentazione prodotta dalla ragazza attestante tutte le disavventure subite, ha rifiutato qualsiasi rimborso, proponendo solo un misero voucher da 100 euro a titolo di risarcimento.
I fatti iniziano quando C. S. – queste le iniziali della modella protagonista della disavventura – si rivolge all’agenzia Monitor Viaggi di Torino specificando le sue richieste: strutture a 5 stelle adatte a single e giovani, servizi di elevato livello, escursioni e visite guidate per conoscere il Paese e soprattutto mare cristallino. Qui gli viene venduto il pacchetto del tour operator Allegro Tour “Tour Turchia Fantastica + Mare” alla modica cifra di 6.218 euro totali.
Disservizi e vacanza rovinata
Non appena atterrate ad Istanbul in data 8 agosto 2025 iniziano i problemi: come racconta C.S. in una dettagliata comunicazione con foto e video inviata all’agenzia di viaggi e al tour operator, a causa di problemi organizzativi in loco non è possibile trasportare i viaggiatori direttamente in hotel, e le due ragazze sono costrette a rimanere in aeroporto diverse ore in attesa dell’arrivo degli altri partecipanti al gruppo organizzato.
Arrivate in hotel, scoprono che la struttura non è quella prevista dal contratto di viaggio: al posto di un albergo a 5 stelle – segnalano – vengono portate in una struttura a 4 stelle, di categoria quindi inferiore rispetto a quella pattuita e pagata.
Il giorno successivo un altro disservizio: la guida che avrebbe dovuto condurre i viaggiatori alla scoperta di Istanbul si sarebbe rivelata una signora anziana con evidenti patologie sanitarie, claudicante e con gravi problematiche di linguaggio, al punto da non riuscire ad affiancare i partecipanti in modo adeguato né di rispettare le visite programmate, e solo dopo le proteste dell’intero gruppo la guida viene sostituita dal tour operator.
Terminata la prima settimana di tour, è iniziata la seconda settimana di mare con il trasferimento il 14 agosto a Bodrum in un villaggio a 5 stelle che avrebbe dovuto essere la base di appoggio per la settimana di relax tanto sognata durante un anno di lavoro e di sacrifici, settimana che purtroppo si è rivelata un “inferno” di disservizi.
Come segnalano le due ragazze attraverso una documentazione fotografica inviata all’agenzia di viaggi e ad Allegro Tour, presso l’hotel si riscontrava “assenza totale di manutenzione, scarsissima igiene e pulizia non solo delle parti comuni ma anche e soprattutto all’interno delle stanze; lenzuola bucate e sporche, cuscini unti, mura con macchie, pavimenti sporchi, scheggiati e macchiati, tende rotte e macchiate. Il bagno in stanza era piccolo, cieco, angusto e claustrofobico, doccia rotta, tavoletta del gabinetto rotta (nonostante le ripetute richieste di riparazione), scarico intasato.
Le parti comuni della struttura erano totalmente abbandonate a sé stesse con tanto di odore di urina nelle varie stradine del villaggio, e il wi-fi non risultava funzionante. C’erano poi asciugamani buttati a terra che assorbivano perdite d’acqua provenienti da tubazioni non riparate e da frigoriferi datati e fatiscenti. La spiaggia dell’hotel era sporca e mal organizzata, ubicata in un punto mare pessimo – al punto da costringere le due ragazze a sostenere spese aggiuntive per affittare un quad con cui raggiungere spiagge alternative.
Dei tre contatti forniti per l’assistenza in loco, cui le ragazze si sono rivolte per ottenere aiuto, uno non ha mai risposto, un altro ha affermato di non lavorare più da mesi per l’operatore, il terzo si è recato in hotel, ha raccolto la segnalazione, e se ne è andato, senza trovare alcuna soluzione ai problemi segnalati.
E per finire, la struttura ricettiva, secondo il racconto delle protagoniste, era prettamente per famiglie con bambini, nonostante la richiesta delle due ragazze di pernottare in un hotel adatto a single e giovani.
Il tour operator, messo a conoscenza della situazione, ha tuttavia rifiutato qualsiasi rimborso in favore delle viaggiatrici.
“Una offerta vergognosa rispedita al mittente, con la vicenda che ora si sposterà nelle aule di tribunale”: il Codacons infatti fornirà assistenza legale alla modella torinese, e intenterà una causa risarcitoria contro l’agenzia di viaggi e il tour operator finalizzata ad ottenere il rimborso di quanto speso dalla ragazza oltre che il risarcimento del danno morale da vacanza rovinata.
L'articolo Una modella 32enne di Torino spende 6 mila euro per una vacanza da sogno, ma si rivela un incubo: il caso finisce in tribunale proviene da Quotidiano Piemontese.