Una ferita aperta: Fascisti eretici. Un libro postumo di Francesco Grisi curato da Pierfranco Bruni

Fascismo e cultura. Un binomio tutt’ora aperto e sul quale necessariamente bisogna poter discutere con serenità nonostante le diverse posizioni. Un libro che va oltre il governare la politica culturale oggi.
Leggere questo volume di Francesco Grisi – corredato da un ricco saggio introduttivo di Pierfranco Bruni –, significa incamminarsi nelle eresie del Fascismo, ricercarne le radici profonde e penetrare in quel sottosuolo di anime che hanno formato un’epoca, lasciando un segno indelebile nella civiltà. “Pertanto, scrive Pierfranco Bruni, la questione non è circoscritta alle distorsioni in seno al movimento fascista e ai cosiddetti ‘personaggi eretici’ dentro di esso. Queste pagine sono nel contempo un itinerario e una testimonianza di notevole caratura umana nella storia del tempo, fra la tradizione e la contemporaneità dello scrittore-viandante Grisi”.
La sua parola esula dal racconto del quotidiano e costruisce un sentiero fatto di metafore, di memoria e di simboli, essendo la scrittura l’elemento di mediazione fra il tempo e la vita. Si tratta dunque di un’operazione culturale, in cui la dimensione onirica e quella storica, la favola e il mito sono in un rapporto di interazione costante.
Del resto, la storia ha bisogno della fantasia per essere ri-scritta e la letteratura necessita della memoria per ri-scoprire il sacro e sondare il mistero. In ambedue i casi è il viaggio dell’uomo nella sua propria coscienza, è la ricerca del senso delle cose impregnata di una profonda cristianità che è a sua volta “un viaggio alla ricerca del centro, del sogno, di un segno”, la metafora appunto, che ci riporta alla ciclicità temporale, alla geografia sacra dei valori e al cerchio della vita che mai si chiude.
Questo è un libro che percorre frammenti del movimento fascista che, con il consenso degli italiani, governò per oltre vent’anni. Dopo circa ottant’anni alcuni personaggi “eretici” sono ancora oggetto di studio e di sicura ricerca. Molte altre personalità potrebbero affiancarsi a quelle trattate nel libro. Alcuni nella idea di eresia rimasero fascisti, altri divennero mussoliniani e pochi abbandonarono la barca sulla quale erano saliti da ragazzi. La questione non riguarda soltanto la coerenza nel fascismo. Bensì si compie un viaggio molto più complesso sulla cultura italiana dell’intero Novecento. Bruni che parla di questo saggio fa molto meditare e il libro, nella sua complessità, apre prospettive nuove a una lettura comparata tra politica, storia e cultura.

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