Un viaggio nel cuore della storia: il borgo medievale più suggestivo d’Italia, un’oasi di pace che ti farà innamorare

  • Postato il 13 settembre 2025
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Nel cuore dell’Umbria, arroccato su un’altura a quasi 1.000 metri di quota, si trova un piccolo borgo medievale.

Questo suggestivo comune, il più alto della regione, è avvolto da un paesaggio montano incontaminato e custodisce un tesoro archeologico di fama mondiale: la celebre biga d’oro etrusca risalente al VI secolo a.C.

Monteleone di Spoleto è entrato a far parte del prestigioso circuito dei “Borghi più belli d’Italia” grazie al fascino delle sue mura, delle chiese medievali e del paesaggio naturalistico che lo circonda. Il vero gioiello del borgo, tuttavia, è la sua storia antica, testimoniata da ritrovamenti archeologici di eccezionale rilievo. Nel 1901, infatti, in località Colle del Capitano è stata rinvenuta una necropoli etrusca con corredi funerari di alto valore, tra cui spicca la famosa biga di Monteleone di Spoleto.

Questa biga, un carro da parata in legno di noce rivestito da lamine di bronzo dorato, è decorata con raffigurazioni mitologiche che narrano le gesta di Achille, l’eroe greco protagonista dell’Iliade. Il manufatto, datato intorno al 540 a.C., rappresenta uno degli esempi più raffinati dell’arte etrusca e offre un collegamento diretto con la cultura e la mitologia greca.

Purtroppo, il reperto originale non è presente nel borgo: la biga fu trafugata e venduta tramite un trafficante di antichità, finendo esposta al Metropolitan Museum di New York, dove tuttora si trova. Monteleone di Spoleto ha però una fedele riproduzione a grandezza naturale del carro, visibile nei sotterranei del complesso monumentale di San Francesco, uno degli edifici religiosi più suggestivi del centro storico.

La mostra “La biga di Monteleone di Spoleto: storia e restauro” a Postignano

Per far conoscere e valorizzare questo straordinario patrimonio, il borgo di Monteleone ha promosso una mostra dedicata alla biga al Castello di Postignano, a Sellano, a pochi chilometri di distanza. La rassegna, aperta fino al 31 ottobre 2025, narra la storia del reperto e il complesso restauro condotto tra il 2002 e il 2006 sotto la supervisione dell’archeologa Adriana Emiliozzi.

Dal momento che l’originale è in esposizione permanente al Metropolitan Museum, la mostra propone un ologramma tridimensionale del carro, insieme alla copia in bronzo realizzata negli anni ’80 dagli allievi di Giacomo Manzù. L’iniziativa nasce da una collaborazione virtuosa tra il Comune di Monteleone di Spoleto, la proprietà del borgo di Postignano (Mirto s.r.l.) e il museo newyorchese, che ha concesso fotografie e documentazione grafica.

L’esposizione è divisa in due sezioni principali: la prima dedicata alla storia della biga e la seconda focalizzata sul restauro, illustrando il meticoloso lavoro di smontaggio e ricostruzione del veicolo, che ha permesso di correggere gli errori nelle precedenti ricostruzioni e di restituire al carro la sua struttura originaria.

Oltre alla biga, il borgo è un autentico scrigno di storia medievale e architettura religiosa. Protetto da tre antiche cinte murarie
Monteleone di Spoleto: tra storia medievale e natura incontaminata (www.blitzquotidiano.it)

Oltre alla biga, il borgo è un autentico scrigno di storia medievale e architettura religiosa. Protetto da tre antiche cinte murarie, alcune ancora visibili e ben conservate, Monteleone di Spoleto conserva l’impianto originario di un castello fortificato. Tra i monumenti più rilevanti spiccano la Chiesa di San Francesco con il suo convento del XIV secolo, oggi sede della confraternita locale, e i ruderi del monastero di Santa Caterina, dalla forma unica a ovoide.

La Torre dell’Orologio, eretta nel XIII secolo e utilizzata come porta d’accesso al centro storico, domina il borgo e offre una vista panoramica straordinaria sulla vallata sottostante e sulle catene montuose degli Appennini che circondano la zona. La natura rigogliosa e i boschi circostanti completano un quadro di grande suggestione, ideale per escursioni e visite esperienziali.

Il legame con la mitologia di Achille

La decorazione della biga si ispira alla figura mitologica di Achille, semidio figlio di Peleo e della ninfa Teti, eroe leggendario della guerra di Troia. Le scene sul carro rappresentano momenti chiave della sua vita, tra cui il duello con il re Memnone e la sua ascesa al cielo a bordo di un carro trainato da cavalli alati.

Questo legame con il mito greco riflette la complessità culturale dell’antica Etruria, che integrava influenze elleniche nelle proprie espressioni artistiche e religiose. La biga di Monteleone di Spoleto, infatti, non è solo un reperto archeologico: è un ponte tra civiltà e un simbolo di prestigio sociale, essendo un oggetto utilizzato esclusivamente in parate e cortei di personaggi di alto rango.

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Autore
Blitz

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